Le porte della rottamazione quinquies restano chiuse per chi non paga la rata della quater entro la scadenza del 30 novembre: chi decade in questo periodo non può accedere alla nuova pace fiscale
 
                                    
                                    
                                Esclusi dalla rottamazione quinquies, in arrivo con la Legge di Bilancio 2026, anche tutti e tutte coloro che non pagano la rata della quater in scadenza il 30 novembre ma risultano attualmente in regola con i versamenti dovuti.
Non si può passare da una definizione agevolata all’altra: chi decade in questa fase può seguire solo la canonica via della rateizzazione ordinaria. Ma resta fuori dalla nuova pace fiscale.
No alla rottamazione quinquies per chi è in regola con la quater e non rispetta la scadenza del 30 novembre
Mentre il Parlamento è chiamato a discutere e approvare l’impianto di regole della rottamazione quinquies, insieme alle altre misure della Manovra, il calendario della quater scorre inesorabile.
E chi ha aderito alla definizione agevolata prevista per le cartelle fino al 2022 è chiamato a pagare la prossima rata in calendario alla fine del mese di novembre.
Chi non effettua il versamento, per scelta o per necessità, entro il termine di tolleranza del 9 dicembre perde i benefici della rottamazione quater senza avere la possibilità di accedere alla quinquies per i debiti oggetto di rateizzazione.
 
In altre parole, non è possibile lasciare la strada vecchia per la nuova con un percorso a staffetta e allungare i tempi per regolarizzare la propria posizione.
| Regole e condizioni | Rottamazione quater | Rottamazione quinquies in Legge di Bilancio 2026 | 
|---|---|---|
| Debiti ammessi | Carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 | Cartelle affidate dal 2000 al 2023 relative all’omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dai controlli automatizzati e formali (art. 36-bis e 36-ter del DPR n. 600/1973 e art. 54-bis e 54-ter del DPR n. 633/1972). | 
| Pagamenti | Fino a 18 rate mensili (5 anni) con prima e seconda rata pari al 10 per cento del dovuto | Fino a 54 rate bimestrali da versare in 9 anni. Rata minima di 100 euro | 
| Decadenza | Basta una sola rata, ma si accede alla rateizzazione ordinaria | 2 rate non pagate, anche non consecutive. Si decade se non si paga la prima e unica rata o l’ultima. Stop nuove rateazioni in caso di decadenza | 
| Interessi | 2% annuo dal 1° agosto 2023 | 4% annuo dal 1° agosto 2026 | 
Rottamazione quinquies solo per i decaduti della quater prima del 30 novembre
Rottamazione quater e quinquies sono compatibili, ma ad oggi non possono essere considerate in linea di continuità.
A definire il rapporto con le precedenti definizioni agevolate è il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2026, che durante l’iter parlamentare potrà essere rivisto e modificato, e in particolare il comma 17 dell’articolo 23.
Stando alle regole attuali, non ci sono ostacoli per i cosiddetti decaduti delle precedenti rottamazioni, ma per quanto riguarda la quater possono accedere alla nuova pace fiscale soltanto coloro che già non risultavano in regola con i pagamenti il 30 settembre scorso.
La data limite esclude, quindi, chi non rispetta la scadenza del 30 novembre proprio per evitare una decadenza strumentale, finalizzata a beneficiare delle nuove regole che prevedono 54 rate bimestrali e una durata, quindi, di 9 anni.
Per chi non riesce a versare la prossima rata della rottamazione quater resta percorribile la via della rateizzazione ordinaria della cartelle. Una possibilità che, invece, sarà preclusa a coloro che aderiranno alla rottamazione quinquies e non pagheranno due delle rate previste dal piano.
Per approfondire la risposta con commenti, motivazioni e considerazioni è possibile inviare una mail con oggetto “Rottamazione - sondaggio” all’indirizzo [email protected].
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quinquies: porte chiuse per chi non rispetta la scadenza del 30 novembre
 
                