Rottamazione bis, scadenza rate il 7 dicembre 2018

Giuseppe Guarasci - Imposte

Rottamazione bis, scadenza il 7 dicembre 2018 per pagare le rate scadute a luglio, settembre e ottobre. Chi paga avrà accesso automatico ai benefici della rottamazione ter.

Rottamazione bis, scadenza rate il 7 dicembre 2018

Rottamazione bis, scadenza il 7 dicembre 2018 per pagare le rate scadute di luglio, settembre ed ottobre ed accedere ai vantaggi della rottamazione ter delle cartelle.

La scadenza del 7 dicembre rappresenta il termine entro il quale i contribuenti potranno mettersi in regola e pagare le rate scadute a luglio e settembre per accedere alla rottamazione ter delle cartelle prevista dal decreto sulla pace fiscale.

A fornire chiarimenti è stata l’Agenzia delle Entrate Riscossione, con un comunicato nel quale conferma che i contribuenti con rateizzazioni in corso che avevano fatto domanda di accesso alla rottamazione bis delle cartelle avranno più tempo per pagare.

Il 7 dicembre 2018 sarà il termine entro il quale sarà possibile mettersi in regola con le rate scadute ed accedere ai benefici della rottamazione ter: l’importo delle ultime rate sarà dilazionato fino a cinque anni e il pagamento potrà essere effettuato in diciotto rate con due scadenze all’anno nel 2019 e quattro a partire dal 2020.

Non dovranno pagare le rate scadute entro i 7 dicembre 2018 i contribuenti che avevano fatto domanda di accesso alla prima rottamazione e i “ripescati” dal DL 148/2017 non in regola con precedenti piani di rateazione. In questi casi l’accesso alla nuova definizione agevolata sarà automatico.

Rottamazione bis, scadenza rate il 7 dicembre 2018

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL n. 119/2018, il decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019 che ha introdotto l’ampio progetto della pace fiscale, l’Agenzia Entrate Riscossione (ADER) ha fatto chiarezza sul rapporto tra rottamazione bis e rottamazione ter.

I contribuenti con rottamazione in corso dovranno pagare le rate di luglio, settembre ed ottobre entro il termine del 7 dicembre 2018 per essere automaticamente ammessi tra i beneficiari dei vantaggi della rottamazione ter.

Chi ha aderito alla rottamazione bis ma non è riuscito a pagare le rate può regolarizzare la propria situazione ed essere riammesso al pagamento agevolato dei carichi affidati ad Equitalia.

Alla rottamazione ter potranno accedere (o “riaccedere” nel caso dei decaduti per omesso, tardivo o insufficiente versamento delle rate) i soggetti con cartelle affidate all’Agente della Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017.

Proroga scadenza rottamazione bis, rottamazione ter automatica per chi paga entro il 7 dicembre 2018

Chi effettuerà il versamento delle rate scadute (prima rata rottamazione del 31 luglio e seconda rata del 30 settembre) e quella del 31 ottobre prorogata dal DL fiscale 2019 accederà automaticamente ai benefici della rottamazione ter delle cartelle.

I morosi della rottamazione bis non dovranno effettuare alcun adempimento e sarà direttamente l’Agenzia delle entrate-Riscossione ad inviare entro il 30 giugno 2019 una nuova “Comunicazione” con il differimento dell’importo residuo da pagare relativo alla Definizione agevolata 2000/17.

L’importo non ancora versato sarà ripartito fino a 18 rate di pari importo, da pagare entro il termine di 5 anni, e con scadenza fissata il 31 luglio e il 30 novembre nel 2019, e con quattro rate a partire dal 2020 e fino al 2023. Gli interessi dovuti a partire dal 1° agosto 2019 saranno calcolati nella misura dello 0,3%.

Per pagare le rate scadute entro il 7 dicembre 2018 i contribuenti con rottamazione in corso dovranno utilizzare i bollettini già inviati dall’AdER con la Comunicazione delle somme dovute. Qualora fossero stati smarriti, sarà possibile richiederne una copia nell’area riservata del portale.

Prima rottamazione, nessun versamento per l’accesso alla rottamazione ter

Chi ha aderito alla rottamazione bis potrà accedere alla rottamazione ter nel rispetto di un vincolo fondamentale: versare tutte le rate scadute entro il 7 dicembre 2018.

È questa una delle criticità principali per chi non è riuscito a rispettare le scadenze della definizione agevolata delle cartelle di cui al DL 148/2017, che si trova ora a dover pagare tutti gli importi in precedenza non versati per poter dilazionare fino a 5 anni le somme restanti. Nel caso di omesso, tardivo o insufficiente pagamento degli importi dovuti non sarà possibile accedere ai benefici della pace fiscale.

Il requisito della regolarizzazione non riguarda i contribuenti che avevano aderito alla prima rottamazione delle cartelle (DL n. 193/2016) e i “ripescati” dal DL 148/2017 non in regola con rateizzazioni in corso.

In tal caso l’accesso alla rottamazione ter delle cartelle sarà automatico e senza obbligo di preventivo pagamento di una parte delle rate scadute negli anni e nei mesi passati.

È forse questo uno degli aspetti più critici della nuova rottamazione delle cartelle, che rischia di compromettere la volontà del Governo di supportare i contribuenti in difficoltà economica.

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