Ritenute d’acconto: aliquota, imponibile e codice tributo

Redazione - Irpef

Le ritenute d'acconto consistono in un anticipo dell'IRPEF dovuta relativamente a specifiche tipologie di reddito: le istruzioni da seguire, considerando aliquota e base imponibile per il calcolo e regole per procedere con il versamento con codice tributo indicato dall'Agenzia delle Entrate.

Ritenute d'acconto: aliquota, imponibile e codice tributo

Le ritenute d’acconto consistono in un anticipo dell’IRPEF dovuta relativamente a specifiche tipologie di reddito disciplinate dal DPR 600/73.

Nel momento in cui il sostituto di imposta emette fattura è tenuto a operare una ritenuta d’acconto applicando una particolare aliquota, che solitamente è del 20 per cento, a una determinata base imponibile.

Successivamente deve procedere con il versamento tramite modello F24 indicando l’apposito codice tributo istituito dall’Agenzia delle Entrate.

Anche se ci sono delle specifiche indicazioni per ciascuna categoria di reddito soggetto all’anticipo del prelievo fiscale, solitamente si applica l’aliquota del 20 per cento.

Maggiore attenzione, invece, richiede la base imponibile necessaria per effettuare il calcolo dell’importo da versare, perché maggiormente variabile.

L’adempimento è a carico del datore di lavoro che opera come sostituto d’imposta che dovrà versare l’importo entro il 16 di ciascun mese con modello F24 indicando il codice tributo istituito dall’Agenzia delle Entrate per ciascuna tipologia di compenso.

Ecco quando si applicano le ritenute d’acconto e quali sono codici tributo da indicare nel modello F24, aliquota e imponibile per ciascuna tipologia di reddito prodotto.

Ritenute d’acconto: su quali redditi si applicano

I datori di lavoro che operano a titolo di sostituto d’imposta devono applicare le ritenute d’acconto d’imposta Irpef sulle somme corrisposte ai liberi professionisti per le prestazioni di lavoro autonomo, in caso di prestazione di lavoro occasionale, attività di intermediazione e sulle somme per le partecipazioni agli utili, ai sensi di quanto disposto dagli art. 25 e 25-bis del DPR 600/73.

Nello specifico, applicano all’imponibile l’aliquota di riferimento e versano entro il 16 di ciascun mese la ritenuta d’acconto sui compensi corrisposti i seguenti soggetti:

  • persone fisiche nell’ambito delle attività di impresa commerciale o imprese agricole;
  • enti e società;
  • società e associazioni;
  • persone fisiche che esercitano arti e professioni;
  • commissario liquidatore;
  • curatore fallimentare;
  • condominio che opera come sostituto d’imposta.

La ritenuta operata sui compensi corrisposti è a titolo di acconto d’imposta dovuta per i soggetti residenti nello Stato.

Al contrario, la ritenuta è a titolo d’imposta se operata sulle somme erogate per prestazioni effettuate da soggetti non residenti nel territorio dello Stato.

Ritenute d’acconto: aliquota, imponibile e codice tributo F24

Tenuto conto della varietà di compensi su cui si applicano le ritenute d’acconto, si riporta di seguito un’utile tabella riepilogativa predisposta sulla base delle informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con base imponibile, aliquota e codice tributo 1040 da utilizzare per il versamento con modello F24.

Tipologia di compensoAliquotaBase ImponibileCodice tributo F24
Compensi per prestazioni di lavoro autonomo da parte di esercenti arti e professioni 20% 100% 1040
Compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionale 20% 100% 1040
Compensi per prestazioni di amministratore di condominio 20% 100% 1040
Compensi per l’assunzione di obblighi di fare, non fare e permettere 20% 100% 1040
Compensi all’autore o inventore per la cessione di diritti d’autore e di diritti per opere dell’ingegno 20% 75% 1040
Compensi all’autore o inventore per la cessione di diritti d’autore e di diritti per opere dell’ingegno (di età inferiore a 35 anni) 20% 60% 1040
Utili derivanti da associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro 20% 100% 1040
Indennità per la cessazione di rapporti di agenzia delle persone fisiche e delle società di persone 20% 100% 1040
Partecipazione agli utili di soci fondatori o promotori 20% 100% 1040
Compensi per prestazioni di lavoro autonomo, anche occasionale (non residenti) 30% 100% 1040
Compensi per l’uso o la concessione in uso di attrezzature industriali, commerciali o scientifiche che si trovano nel territorio dello Stato (non residenti) 30% 100% 1040
Compensi per l’utilizzazione di opere dell’ingegno, di brevetti industriali e di marchi di impresa, di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico (non residenti) 30% 100% 1040
Provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari 23% 50% 1040
Provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari (con l’ausilio in via continuativa di personale) 23% 20% 1040
Incaricati alle vendite a domicilio 23% 78% 1040
Corrispettivi dovuti dal condominio all’appaltatore soggetto IRPEF 4% 100% 1019
Corrispettivi dovuti dal condominio all’appaltatore soggetto IRES 4% 100% 1020

Adempimenti dei datori di lavoro che effettuano le ritenute d’acconto

Dopo aver chiarito aliquota e base imponibile per il calcolo delle ritenute d’acconto vediamo quali sono gli adempimenti dei sostituti d’imposta, ovvero i datori di lavoro che stornano al compenso la quota d’imposta.

Innanzitutto, entro il 16 di ciascun mese successivo i datori di lavoro versano la ritenuta a titolo d’acconto o d’imposta utilizzando il modello F24.

Non finisce qui, perché anche nel caso di prestazioni di natura professionale o occasionale il datore di lavoro è tenuto a consegnare la Certificazione Unica al prestatore, entro il 28 febbraio dell’anno successivo, a trasmetterla entro il 7 marzo all’Agenzia delle Entrate ed, inoltre, a consegnare il modello 770 al lavoratore.

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