Riforma fiscale, obiettivo stop “tassa occulta” della complicazione: intervista ad Alberto Gusmeroli

Riforma fiscale, dalla rateizzazione del secondo acconto delle imposte sui redditi alla flat tax su tredicesime e straordinari per i lavoratori dipendenti: l'obiettivo è la semplificazione e la costruzione di un sistema “meno nemico” del cittadino. Informazione Fiscale ha intervistato Alberto Gusmeroli, Relatore della delega fiscale e Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera

Riforma fiscale, obiettivo stop “tassa occulta” della complicazione: intervista ad Alberto Gusmeroli

Riforma fiscale nell’ottica della semplificazione, con il fine di porre un freno alla “tassa occulta” dell’eccesso di burocrazia che svantaggia i cittadini e inibisce la crescita del Paese.

Il cammino intrapreso dalla legge delega in materia fiscale, approvata in prima lettura dalla Camera e attualmente all’esame del Senato, va verso la costruzione di un sistema “meno nemico” del cittadino, sia sul fronte delle misure in cantiere per i titolari di partita IVA che per i lavoratori dipendenti e i pensionati.

Queste le linee guida poste in evidenza da Alberto Gusmeroli, Relatore della delega fiscale e Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera, nell’intervista rilasciata ad Informazione Fiscale il 25 luglio.

Riforma fiscale, obiettivo stop alla “tassa occulta” della complicazione: intervista ad Alberto Gusmeroli

Un Fisco in ascolto dei cittadini e una riforma che “dopo 50 anni di astrusità” consentirà di iniziare un cammino di cambiamento.

La legge delega sulla riforma fiscale, attualmente all’esame del Senato, si pone l’ambizioso obiettivo della semplificazione e della costruzione di un sistema un po’ meno nemico del cittadino.

A dirlo è il Relatore della delega fiscale alla Camera, Alberto Gusmeroli, nell’intervista rilasciata ad Informazione Fiscale martedì 25 luglio.

Ma quali sono le novità in arrivo? Porta la firma dell’Onorevole Gusmeroli la possibilità di rateizzazione del secondo acconto delle imposte sui redditi del 30 novembre, misura che andrebbe a vantaggio:

“di 4 milioni e mezzo di attività economiche, artigiani, commercianti e liberi professionisti, ma anche lavoratori dipendenti e pensionati”.

Al pari di quanto previsto per il versamento del saldo e primo acconto dovuto entro la fine di giugno, anche per il secondo acconto si va quindi verso la possibilità di pagamento a rate, e la novità ha un peso rilevante.

L’acconto di novembre, evidenzia Gusmeroli, è un “acconto pesante” perché si paga al 50 per cento delle imposte dell’anno precedente in un colpo solo.

Dopo una lunga gestazione, la proposta di rateizzazione delle imposte di novembre inserita nella legge delega sulla riforma fiscale agevola la totalità dei contribuenti e, guardando alle imprese, consentirà di garantire maggiore liquidità:

“Al 30 di novembre si paga il 50 per cento delle tasse e le imprese fanno fuori tutta la loro liquidità, o addirittura non ne hanno, quindi rateizzare all’anno successivo permette di dare liquidità al sistema delle attività economiche”.

Per l’Onorevole Gusmeroli si tratta di una novità significativa:

“per la prima volta in 50 anni le tasse si pagherebbero all’anno concluso e sul reddito guadagnato, che non è poca cosa perché se io le posso ratizzare da gennaio a giugno dell’anno successivo sostanzialmente le posso anche calcolare e evito, non pagando in anticipo quando l’anno non si è ancora concluso, di finire a credito del Fisco. Perché sappiamo che poi quando si finisce il credito, il Fisco ti restituisce il credito con molta calma”.

Alla rateizzazione dell’acconto di novembre si affianca poi la riduzione della ritenuta d’acconto del 20 per cento, che secondo il progetto di Gusmeroli verrebbe inizialmente ridotta alla metà e successivamente potrebbe essere totalmente abolita.

Queste alcune delle novità che puntano a cancellare la complicazione del sistema, una “tassa occulta” secondo Alberto Gusmeroli che è a svantaggio non solo delle attività economiche ma per la crescita dell’intero Paese.

“Forse iniziamo un cammino di cambiamento e io me lo auguro. Ci siamo impegnati Tanto in questa delega per la riforma fiscale per far sì che il fisco diventi più semplice meno esoso e più equilibrato nel rapporto cittadino-fisco, perché in questo momento è fortemente squilibrato a favore del fisco”

L’incognita dei tempi per l’attuazione della riforma fiscale, prime novità già dal 2024

L’attesa sull’attuazione delle novità previste dalla legge delega sulla riforma fiscale fa i conti con i tempi tecnici necessari.

La legge delega, dopo l’esame della Camera che ha modificato la prima parte del testo, è ora in Senato per gli ulteriori ritocchi. Una suddivisione dei compiti che porterà alla necessità di una terza lettura e, quindi, difficilmente si riuscirà ad approvare la delega fiscale prima della pausa estiva.

Il tutto con un conseguente rallentamento dell’iter attuativo. Il Presidente Gusmeroli si dice in ogni caso “moderatamente ottimista” sulla possibilità di portare a casa in tempi brevi alcune delle misure previste, quale ad esempio la rateizzazione dell’acconto di novembre, ma è di tutta evidenza che il grosso del lavoro è rinviato al 2024.

Il primo banco di prova sarà quindi la Legge di Bilancio, sulla quale il Governo inizierà a lavorare dopo la pausa estiva.

Tra le novità in cantiere anche quelle relative anche ai lavoratori dipendenti, per i quali la riforma fiscale prevede l’introduzione di una flat tax su tredicesime e straordinari.

Si partirà però con il:

“rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, si cercherà di aiutare ancora famiglie e attività economiche. Alcune norme della delega fiscale potrebbero entrare in vigore dal primo gennaio 2024 a prescindere dai decreti attuativi”.

Il cammino della riforma fiscale è quindi appena iniziato e il punto di arrivo è una “grande semplificazione” che consenta ai cittadini di occuparsi più del proprio core business che della burocrazia.

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