Arriva il reddito di libertà destinato alle commercialiste: dalla Cassa della categoria 200.000 euro per garantire un contributo alle professioniste che hanno subito violenza maschile. Le domande partono dal 1° luglio

Le commercialiste avranno il loro reddito di libertà: ad annunciarlo è la Cassa Dottori Commercialisti. Il contributo destinato specificamente alle professioniste che hanno subito violenza maschile potrà rappresentare anche una integrazione della misura gestita dall’INPS che garantisce fino a 500 euro al mese per 12 mesi.
L’importo che arriverà dalla categoria è variabile: viene stabilito caso per caso.
In campo ci sono 200.000 euro e le domande partiranno dal 1° luglio 2025.
- Contributo vittime violenza di genere - Modulo di domanda
- Modulo per la richiesta di contributo alla Cassa Dottori Commercialisti
Nasce il reddito di libertà per le commercialiste: domande dal 1° luglio
Come segnalato più volte su queste pagine, i fondi stanziati per il reddito di libertà non bastano. Gli importi sicuramente disponibili per il triennio 2024-2026 sono sufficienti a garantire il sostegno economico pieno a circa 1850 donne per ogni anno.
Nel 2023, stando ai dati ISTAT, si sono rivolte ai Centri Antiviolenza 61.514 donne. Difronte a una necessità forte, le misure adottate sono ancora troppo deboli.
E iniziative come quelle della Cassa Dottori Commercialisti possono essere utili per potenziare lo strumento di sostegno gestito dall’INPS.
“Con l’introduzione di questa nuova misura assistenziale a favore delle Dottoresse Commercialiste vittime di violenza di genere, la Cassa testimonia il proprio impegno concreto a tutela delle iscritte in situazioni di particolare vulnerabilità”, ha dichiarato il presidente Ferdinando Boccia, annunciando l’apertura delle domande a partire dal prossimo 1° luglio.
Le commercialiste hanno il loro reddito di libertà: requisiti e modalità di domanda
Potranno richiedere il contributo le dottoresse commercialiste con i seguenti requisiti:
- iscritte alla Cassa al 31 dicembre 2025;
- che si trovano in una delle due condizioni:
- sono coinvolte in un percorso di protezione e fuoriuscita dalla violenza di genere avviato dopo gennaio 2021 e ancora in corso alla data di presentazione della domanda;
- hanno proposto azioni giudiziarie a propria tutela definite o in corso di definizione.
In fase di domanda le professioniste dovranno anche indicare se hanno richiesto o ricevuto il reddito di libertà, ma le due misure non sono incompatibili, tutt’altro. L’importo stanziato dalla cassa potrà integrare quello erogato dall’INPS.
Non c’è un importo massimo o fisso: la cifra sarà stabilita in base al singolo caso e al contesto di riferimento.
Il modulo di domanda messo a punto potrà essere inviato, tramite PEC o raccomandata, fino ad esaurimento fondi o fino alla scadenza del 30 giugno 2026.
Modalità di domanda | PEC all’indirizzo [email protected] raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo– Via Mantova, 1 – 00198 ROMA |
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Documenti da allegare alla domanda | Documenti e autocertificazioni da inviare:
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Arriva il reddito di libertà per le commercialiste: domande da luglio