Reddito di libertà: nuove domande dal 12 maggio, ma dall’INPS nessuna notizia sui fondi disponibili

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

INPS: dal 12 maggio 2025 nuova fase per la presentazione della domanda del reddito di libertà, disponibili anche gli esiti delle richieste ripresentate fino alla scadenza del 18 aprile

Reddito di libertà: nuove domande dal 12 maggio, ma dall'INPS nessuna notizia sui fondi disponibili

Le porte del reddito di libertà, la misura di sostegno per le donne che hanno subito violenza maschile, si sono riaperte lo scorso marzo: fino alla scadenza del 18 aprile solo coloro che non avevano ricevuto il sostegno per mancanza di fondi hanno potuto presentare nuovamente domanda per ottenerlo.

Dal 12 maggio 2025 la possibilità di accedere ai 500 euro mensili diventerà concreta anche per tutte le altre donne seguite dai Centri Antiviolenza. Lo annuncia l’INPS.

I Comuni, i soggetti che materialmente sono chiamati a inviare le istanze, potranno procedere dal prossimo lunedì. Disponibili sul portale istituzionale anche gli esiti delle domande ripresentate entro la scadenza.

Nessun notizia, però, arriva dall’Istituto sull’importo dei fondi ancora disponibili.

Reddito di libertà: nuove domande all’INPS dal 12 maggio 2025

Potranno presentare domanda per accedere al reddito di libertà 2025 tutte le donne con i seguenti requisiti:

  • cittadine italiane, comunitarie o di uno Stato extracomunitario, in possesso di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea, di regolare permesso di soggiorno UE (o anche solo della ricevuta di richiesta o cedolino) o del permesso per protezione speciale.
  • seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali;
  • in un percorso di emancipazione e autonomia dichiarato dal rappresentante legale del Centro Antiviolenza;
  • in uno stato di bisogno certificato dal servizio sociale di riferimento.

Anche le donne che pur potendo presentare una nuova richiesta fino alla scadenza del 18 aprile non lo hanno fatto avranno la possibilità di presentare la domanda in questa nuova fase.

Chi si trova nelle condizioni descritte può accedere a un sostegno economico fino a un massimo di 500 euro per 12 mesi, che vengono erogati in un’unica soluzione. Il contributo è finalizzato a favorire l’autonomia abitativa e personale e il percorso scolastico di eventuali figlie o figli.

Per ottenerlo è necessario il coinvolgimento di Comuni, servizi sociali e CAV:

“Le domande devono essere presentate per il tramite dei Comuni di riferimento, ossia dal Comune nel cui ambito è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, a prescindere che in tale Comune la donna abbia fissato la residenza o il domicilio”.

Specifica l’INPS nel messaggio numero 149 del 7 maggio 2025.

INPS - Messaggio numero 1429 del 7 maggio 2025
Reddito di libertà: domande dal 12 maggio 2025

Reddito di libertà, nuove domande all’INPS dal 12 maggio 2025: quanti fondi sono disponibili per ogni regione?

Coinvolti in prima linea, gli enti territoriali possono anche controllare gli esiti delle richieste presentate nella prima finestra utile che, in ogni caso, vengono comunicati anche direttamente alle donne interessate, nel caso in cui siano stati inseriti correttamente i contatti.

In presenza dei requisiti previsti, la possibilità di ottenere il reddito di libertà è legata alla disponibilità dei fondi su base regionale: le richieste vengono accolte tenendo conto della data e dell’ora di invio. In sintesi: è preferibile presentare l’istanza prima possibile.

Dall’INPS, però, fino a questo momento non è arrivata alcuna notizia sui fondi ancora disponibili.

“Nel caso di domande non accolte, a decorrere dal 1° gennaio 2026 le interessate possono presentare un’autonoma nuova domanda”, specifica l’INPS.

In totale sono stati stanziati 10 milioni di euro per ogni anno dal 2024 al 2026 e 6 dal 2027, a cui l’ultima Legge di Bilancio ha aggiunto 1 milione da quest’anno. Anche le Regioni possono prevedere in autonomia un incremento della dotazione.

Gli importi sicuramente disponibili per il triennio 2024-2026 sono sufficienti a garantire il sostegno economico pieno, 500 euro per 12 mesi, a circa 1850 donne per ogni anno. Ma al momento è difficile stabilire quante ancora potranno ricevere il contributo e in quali territori.

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