Punteggio ISA, il 40% arriva a 8: i dati MEF delle dichiarazioni fiscali 2019

Tommaso Gavi - Fisco

Punteggio ISA: con il comunicato numero 139 del 18 giugno 2020, il MEF fornisce i dati e le statistiche sulle dichiarazioni fiscali 2019, relative all'anno 2018. I soggetti ISA che hanno ottenuto almeno 8 su 10 sono circa il 40%. Il comunicato fotografa anche la situazione delle partite IVA e dell'Irpef in base al reddito prevalente.

Punteggio ISA, il 40% arriva a 8: i dati MEF delle dichiarazioni fiscali 2019

Punteggio ISA, con il comunicato numero 139 del 18 giugno 2020 il MEF diffonde i dati delle dichiarazioni fiscali 2019, relative al 2018: quasi il 40% ha ottenuto almeno 8 su 10.

Il periodo di riferimento è completamente diverso da quello della crisi collegata al Coronavirus: nel 2018, infatti il PIL è cresciuto dell’1,7% in termini nominali.

Le pagelle fiscali, nel 2018, hanno interessato 3.189.124 contribuenti con un aumento dello 0,18% rispetto ai contribuenti a cui sono stati applicati i precedenti Studi di Settore del 2017.

La maggior parte dei soggetti sono concentrati nel Nord Italia: il 51%, rispetto al 27% di Sud e Isole e 21% del centro.

Oltre agli ISA vengono forniti i dati dei titolari di partita IVA che hanno presentato dichiarazione: oltre 3,6 milioni.

Il 41,8% è costituito da imprenditori, il 20,6% da lavoratori autonomi, il 6,9% da agricoltori e il 30,7% da contribuenti in regime fiscale di vantaggio e da soggetti per i quali si applica il regime forfettario.

L’ultima parte del comunicato fornisce le statistiche Irpef in base al reddito prevalente.

Punteggio ISA, quasi il 40% raggiunge 8 su 10: i dati MEF sulle dichiarazioni fiscali 2019

Il comunicato numero 139 del 18 giugno 2020 del MEF diffonde i dati delle dichiarazioni fiscali 2019 relativi ad Irpef, ISA e partite IVA.

MEF - Comunicato stampa numero 139 del 18 giugno 2020
Analisi e statistiche sulle dichiarazioni fiscali 2019: indici sintetici di affidabilità fiscale, Irpef titolari di partita Iva e per reddito prevalente.

Il 40% dei soggetti ISA raggiunge il punteggio di 8 su 10.

Le dichiarazioni, riferite all’anno 2018, fotografano la situazione dei titolari di partita IVA, dei soggetti per i quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, ISA, e le statistiche Irpef in base al reddito prevalente.

Per quanto riguarda i soggetti interessati dalle pagelle fiscali, nel 2018 raggiungono il numero di 3.189.124 contribuenti, di cui il 60% persone fisiche.

A livello generale tale numero supera dello 0,18% quello dei soggetti per i quali sono stati applicati gli Studi di Settore del 2017, sostituiti dagli ISA.

A livello territoriale il 51% è concentrato nel Nord Italia, il 27% nel Sud e nelle Isole e il 21% nel Centro.

Poco più della metà, il 51% dei contribuenti, appartiene al settore dei servizi.

I ricavi e compensi totali si attestano a 795,5 miliardi di euro, con un aumento del 9,1% rispetto a quanto dichiarato dagli Studi di Settore del 2017.

A livello medio, i ricavi e compensi raggiungono i 249.430 euro, in aumento dell’8,9% rispetto al 2017.

Nella scala ISA, con punteggi da 1 a 10, il raggiungimento di 9 permette ai contribuenti un regime premiale crescente, a differenza dell’anno precedente in cui doveva essere valutata una congruità, coerenza e normalità agli Studi di Settore.

La percentuale dei soggetti che hanno potuto usufruire dei premi ha raggiunto il 39%, aumentando di oltre 14 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

I dati MEF sulle partite IVA delle dichiarazioni fiscali del 2019

I dati MEF del 2018 mostrano che i titolari di partita IVA che hanno presentato dichiarazione sono oltre 3,6 milioni.

La categoria è suddivisa nel modo seguente:

  • 41,8% di imprenditori;
  • 20,6% di lavoratori autonomi;
  • 6,9% di agricoltori;
  • 30,7% di contribuenti in regime fiscale di vantaggio e regime forfettario.

Quasi il 26% delle partite IVA è inserito nel regime forfettario: 856.800 soggetti.

Tra questi 161.800 hanno iniziato la propria attività nel 2018.

Il reddito imponibile è pari a circa 7,1 miliardi di euro, per un valore medio di 9.231 euro, ed un’imposta sostitutiva del 15% o 5% pari a 788 milioni di euro, per un valore medio di 1.026 euro.

I contribuenti per cui si applica il regime fiscale di vantaggio sono oltre 253.000: oltre l’83% degli utilizzatori dichiara un reddito imponibile di circa 2,6 miliardi di euro per un ammontare medio di 12.271 euro.

L’imposta sostitutiva al 5% dichiarata ammonta a 129,4 milioni di euro per un ammontare medio di 615 euro.

Nel 2018 i titolari di partita IVA che usufruiscono di regimi agevolati è di circa 1,1 milioni, mentre per il 2019 dovrebbero raggiungere il numero di 1,4 milioni.

Le statistiche Irpef in base al reddito prevalente

I nuovi dati statistici delle dichiarazioni Irpef delle persone fisiche comprendono al momento anche i contribuenti in base al reddito prevalente.

A partire dal 2018 il criterio di prevalenza ha considerato nella scelta anche i redditi soggetti a tassazione sostitutiva dei contribuenti in regime forfetario e di vantaggio.

Dei circa 41,4 milioni di contribuenti Irpef, l’84,1% detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione.

Soltanto il 6,3% del totale ha un reddito prevalente che deriva da attività d’impresa o di lavoro autonomo, (comprendendo anche i soggetti in regime forfetario e di vantaggio).

Nel 2018 il 75% dei dipendenti ha prestato servizio presso lo stesso datore di lavoro nell’arco dell’anno,

Il rimanente 25% ha invece svolto l’attività lavorativa presso più datori di lavoro.

La maggioranza dei lavoratori dipendenti (il 56%) ha svolto l’attività in società.

Solo il 15% presso enti pubblici, il 9% presso ditte individuali e il 6% in enti ospedalieri e istituti di previdenza ed assistenza sociale.

Il reddito medio da lavoro dipendente è variabile e dipende dal datore di lavoro:

  • il reddito medio più basso è pari a 9.951 euro, dei dipendenti il cui datore di lavoro è una persona fisica;
  • il reddito medio per i dipendenti di società di persone arriva a 13.950 euro;
  • per i dipendenti della Pubblica Amministrazione si attesta a 21.590 euro;
  • il reddito medio più elevato, pari a 23.630 euro, è quello dei dipendenti delle società di capitali.

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