Porta blindata, l’installazione rientra nella detrazione e dà diritto al bonus mobili?

Tommaso Gavi - Imposte

Porta blindata, l'installazione rientra nell'agevolazione al 50 per cento? La risposta è affermativa: l'intervento è tra quelli di prevenzione del rischio di atti illeciti da parte di terzi. Via libera al bonus mobili? In linea di massima no, ma con alcune eccezioni.

Porta blindata, l'installazione rientra nella detrazione e dà diritto al bonus mobili?

L’installazione di una porta blindata dà diritto a detrazioni? Il contribuente può anche richiedere il bonus mobili nel caso in cui venga realizzato l’intervento?

Il montaggio di un portone blindato o rinforzato e il costo dello stesso rientrano tra gli interventi per l’adozione di misure per la prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.

Tali interventi rientrano nella detrazione al 50 per cento delle spese per il recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.

In linea di massima, invece, dotarsi di una porta blindata non permette l’accesso al bonus mobili.

Porta blindata, l’installazione rientra nella detrazione e dà diritto al bonus mobili?

Si ha diritto alla detrazione del 50 per cento delle spese sostenute nel caso di acquisto e installazione di una porta blindata o rinforzata, che sostituisca quella precedentemente utilizzata?

Il quesito è stato posto da un lettore a FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

Il contribuente in questione chiedeva lumi anche sulla possibilità di accedere al bonus mobili, realizzando l’intervento in questione.

Al primo interrogativo, la risposta è piuttosto immediata. Il montaggio di una porta blindata o rinforzata rientra tra gli interventi relativi:

“all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.”

Un elenco degli interventi in questione è riportato nella circolare numero 13 del 2001 dell’Agenzia delle Entrate:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
  • porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • apposizione di saracinesche;
  • tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
  • apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

I lavori in questione rientrano tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, le cui spese possono essere portate in detrazione al 50 per cento sulla base di quanto previsto dall’articolo 16-bis del TUIR.

L’installazione di una porta blindata dà diritto al bonus mobili?

Il secondo quesito non ha invece una risposta netta, in quanto dipende dal complesso degli interventi realizzati.

In linea generale, l’installazione di una porta blindata non dà diritto al bonus mobili, non permette cioè di richiedere l’ulteriore detrazione del 50 per cento per le spese relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

C’è però un’eccezione alla regola generale: il contribuente potrà avere accesso al bonus mobili nel caso in cui la misura di prevenzione sia in quadrabile, per particolari caratteristiche, tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.

Se rientra tra i lavori previsti nell’articolo 3, comma 1, lett. a, b, c, d del Dpr numero 380 del 2001 si può richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici.

A fornire chiarimenti in tal senso è la circolare numero 10 del 2014 dell’Agenzia delle Entrate, al punto 7.1.

Sugli interventi per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi, l’Amministrazione Finanziaria sottolinea che:

“La fruizione della detrazione per le spese sostenute per l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, quindi, non consente di per sé di fruire dell’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.”

Tuttavia se gli interventi rientrano tra quelli previsti dalla disposizione citata danno diritto al bonus mobili.

In merito l’Amministrazione finanziaria sottolinea quanto di seguito riportato:

“Detta verifica, concretizzando un accertamento fattuale sulla tipologia di intervento, deve essere effettuata caso per caso, con riferimento alla fattispecie concreta.”

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