Pensioni, Draghi: “quota 100 ha durata triennale e non verrà rinnovata”

Alessio Mauro - Pensioni

Pensioni, quota 100 ha una durata triennale e non sarà rinnovata. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Draghi a margine della conferenza stampa alla fine del Consiglio europeo del 21 e 22 ottobre. Discussione aperta sulle misure per rendere graduale il ritorno al regime ordinario.

Pensioni, Draghi: “quota 100 ha durata triennale e non verrà rinnovata”

Pensioni, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo del 21 e 22 ottobre il Presidente del Consiglio Mario Draghi non lascia spazio a interpretazione: “quota 100 ha una durata triennale e non verrà rinnovata”.

Il Presidente, nel corso delle domande a margine della Consiglio europeo, chiarisce che sono alla discussione del governo nuove misure per rendere meno netto il ritorno alla Legge Fornero.

Misure che saranno presentate nel corso della prossima settimana, insieme alla Legge di Bilancio 2022.

Viene dunque escluso il rinnovo per la misura, messa in campo nel triennio 2019-21, e si discute sulle possibili soluzioni per i prossimi anni, a partire da quota 102 per il 2022 e quota 104 per il 2023.

Pensioni, Draghi: “quota 100 ha durata triennale e non verrà rinnovata”

Sul nodo delle pensioni, uno dei punti che saranno presenti nella Legge di Bilancio 2022 che verrà presentata la prossima settimana, interviene direttamente il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Nella conferenza stampa a margine del Consiglio europeo che si è svolto il 21 e 22 ottobre 2021, Mario Draghi ha risposto a una domanda sul tema delle pensioni nella prossima manovra.

Il Presidente Draghi ha dichiarato quanto segue:

“Questo è oggetto ora di discussione della Legge di Bilancio che presenteremo questa settimana che viene. Io ho sempre detto che non condividevo quota 100, ha una durata triennale e non verrà rinnovata.”

Sul rinnovo della misura, quindi, strada chiusa.

La formula che prevedeva la possibilità di andare in pensione ad esempio a 62 anni, con 38 anni di contributi, è stata operativa per il triennio 2019-2021 e si concluderà alla fine di quest’anno.

Tuttavia, il ritorno alla Legge Fornero sarà graduale ed è oggetto della discussione in Consiglio dei Ministri.

A riguardo il Presidente Draghi ha sottolineato quanto segue:

“Quello che occorre fare ora è assicurare una gradualità nel passaggio alla normalità.

Ed è questo l’oggetto della discussione oggi. Quindi l’importante è tener fisso il fatto che la legge non verrà rinnovata tra tre anni, anzi per un triennio quindi. E che però nello stesso tempo occorre esser graduali nella sua applicazione.

Quindi questo è quello che stiamo facendo.”

Ulteriori dettagli verranno resi noti nel corso della discussione sulla prossima Legge di Bilancio.

Pensioni, discussione aperta sulle misure della Legge di Bilancio 2022 dopo quota 100

Il dibattito sul post quota 100, dunque, è ancora aperto.

La discussione continuerà probabilmente la prossima settimana e ulteriori dettagli sulle misure che permetteranno un graduale ritorno alla Legge Fornero saranno dettagliate prima della presentazione delle Legge di Bilancio 2022.

Interventi in tal senso erano già stati anticipati dal comunicato stampa di Palazzo Chigi del 19 ottobre scorso, in seguito all’approvazione del Documento Programmatico di Bilancio:

Vengono previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario.

Nello specifico, l’ipotesi al momento più discussa prevede una doppia modifica per il biennio successivo alla conclusione di quota 100:

  • dal 2022, quota 102, ovvero la possibilità di uscita anticipata dal lavoro al compimento di 64 anni di età e alla maturazione di 38 anni di contributi;
  • dal 2023, quota 104, ossia il raggiungimento della pensione con il compimento di 65 anni di età e 39 anni di contributi.

Non si esclude che vengano introdotte soluzioni diverse, ad esempio con deroghe per particolari lavori usuranti.

Si ipotizza, inoltre, una possibile proroga dell’ape sociale anche se i dettagli delle misure per rendere meno netto il passaggio da quota 100 alla Legge Fornero potrebbero essere definiti o modificati già la prossima settimana.

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