Pensioni dipendenti pubblici, pagamento INPS più veloce grazie alla collaborazione tra PA

Giulia Zaccardelli - Pensioni

Pagamento più veloce per le pensioni di dipendenti pubblici del comparto Giustizia e Istruzione. Dal 2019 l'INPS sta lavorando in collaborazione con i predetti Ministeri per eliminare i ritardi nella definizione delle pratiche pensionistiche, e ha presentato i risultati di questa sinergia al convegno dell'11 gennaio 2022 sul tema «Estratto conto dei dipendenti pubblici».

Pensioni dipendenti pubblici, pagamento INPS più veloce grazie alla collaborazione tra PA

Pagamento più rapido delle pensioni dei dipendenti pubblici.

È questo l’obiettivo a cui l’INPS lavora dal 2019, grazie alla collaborazione tra le pubbliche amministrazioni.

Negli ultimi due anni, infatti, l’Istituto ha lavorato a stretto contatto con i Ministeri della Giustizia e dell’Istruzione per digitalizzare le migliaia di pratiche pensionistiche rimaste cartacee, per acquisirle e poterle così liquidare in tempi più rapidi.

A renderlo noto è l’INPS stesso, con il comunicato stampa pubblicato l’11 gennaio 2022 a margine del convegno sul tema “Estratto conto dei dipendenti pubblici”.

L’obiettivo della cooperazione tra le pubbliche amministrazioni è stato quello di velocizzare la lavorazione di migliaia di pratiche, alcune in sospeso ancora dalla gestione ex INPDAP, così da permettere ai dipendenti pubblici di ricevere in tempi brevi la pensione.

I risultati positivi di questa sinergia aprono a possibili ulteriori collaborazioni tra l’INPS e le pubbliche amministrazioni, per snellire ulteriormente il processo di lavorazione delle pratiche. Per il cittadino ciò si può tradurre in un accesso più rapido alla pensione.

Pensioni dipendenti pubblici, pagamento INPS più veloce grazie alla collaborazione tra PA

Si è svolto l’11 gennaio 2022 il convegno sul tema “Estratto conto dei dipendenti pubblici”.

Durante l’evento l’Istituto ha presentato i risultati della collaborazione che ha avviato nel 2019 con il Ministero della Giustizia e dell’Istruzione, per la definizione delle pratiche pensionistiche.

Affinché i dipendenti pubblici dei predetti comparti ricevano la pensione in tempi più brevi, sono state valorizzate e sistemate le loro posizioni assicurative.

La cooperazione tra pubbliche amministrazioni si è resa necessaria a causa dell’elevato numero di pratiche cartacee e non ancora acquisite dall’INPS, che hanno causato ritardi nell’erogazione della pensione per i dipendenti pubblici dei predetti ministeri.

Nel comunicato pubblicato a margine del convegno sono riportate le dichiarazioni del Presidente INPS Pasquale Tridico, che afferma:

“Si è trattato di un’azione che è intervenuta per sciogliere problemi rimasti irrisolti già con l’ex Inpdap e che ha consentito di digitalizzare le pratiche dei dipendenti dei due ministeri.”

Ad oggi sono state definite quasi del tutto vecchie domande di riscatto, di ricongiunzione, di computo, di accrediti figurativi e di sistemazione delle posizioni assicurative del comparto giudiziario e amministrativo del Ministero della Giustizia.

Sul fronte scuola, invece, al centro del lavoro dell’INPS ci sono stati i fascicoli e le domande di prestazione dei dipendenti nati tra il 1953 e il 1965.

Gli Uffici scolastici provinciali interessati dagli accordi con l’Istituto sono quelli di Roma, Milano, Monza, Venezia, Genova, Bari e Cagliari, che hanno trasmesso circa 16.000 fascicoli personali e 35.000 domande di prestazione dei propri dipendenti.

Sul punto, il Presidente Tridico ha affermato:

“Oggi celebriamo un risultato importante, una collaborazione straordinaria tra pubbliche amministrazioni.”

Comunicato stampa INPS 11 gennaio 2022 sul convegno dal tema «Estratto conto dei dipendenti pubblici»
Scarica il comunicato stampa dell’INPS sul convegno «Estratto conto dei dipendenti pubblici»

Pensioni dipendenti pubblici: possibili nuove collaborazioni tra INPS e PA

A ritardare l’erogazione della pensione è stato il fatto che le pratiche cartacee rimanevano giacenti presso i ministeri, e l’INPS le acquisiva solo quando il dipendente andava in pensione.

Anna Macina, Sottosegretario di stato del Ministero della Giustizia, ha dato risalto ai processi di digitalizzazione e semplificazione che sono stati avviati dal 2019, che hanno permesso ai dipendenti INPS di lavorare più velocemente fascicoli e richieste di prestazioni.

Questi nuovi modelli utilizzati hanno permesso di semplificare il sistema di lavoro, ormai vecchio e poco efficace.

Considerati i buoni risultati della collaborazione tra INPS e Ministeri dell’Istruzione e della Giustizia, il presidente Tridico si dichiara favorevole a creare più accordi per migliorare l’operato della Pubblica Amministrazione, ed evidenzia l’importanza dell’alleanza tra enti pubblici per il buon funzionamento dei servizi offerti.

Nonostante siano stati risolti gravi ritardi nella lavorazione delle pratiche, c’è ancora tanto da fare.

Tridico auspica una maggiore collaborazione in tutta la Pubblica Amministrazione. Più accordi interni tra enti favoriscono il lavoro dell’INPS, in modo da garantire il diritto dei cittadini di ricevere in tempi celeri la pensione, dopo aver lasciato il lavoro.

E conclude con uno sguardo agli strumenti efficaci per realizzare nuove sinergie:

“L’occasione del PNRR per il Paese è una straordinaria opportunità, per coltivare la collaborazione tra amministrazioni, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, come la digitalizzazione.”

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