Navigator Campania, salta l’accordo: per il sistema reddito di cittadinanza nuovo tilt

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Navigator Campania, salta l'accordo: nella regione da cui arrivano più richieste un nuovo tilt compromette la fase 2 del reddito di cittadinanza. Dopo quattro mesi di stop, l'intesa tra ANPAL e il governatore Vincenzo De Luca avrebbe dovuto sbloccare i contratti dei 471 professionisti campani. Ma, con la notizia pubblicata l'8 novembre, l'Agenzia fa sapere che resta ancora tutto fermo.

Navigator Campania, salta l'accordo: per il sistema reddito di cittadinanza nuovo tilt

Navigator Campania, salta l’accordo: la fase 2 del reddito di cittadinanza nella regione da cui arrivano più richieste fa fatica a decollare. Dopo quattro mesi di stop, il 17 ottobre era arrivata la buona notizia per i 471 selezionati campani: raggiunta l’intesa tra ANPAL, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, e il presidente della Regione Vincenzo De Luca per sbloccare la firma dei contratti.

A loro spetta l’arduo compito, accanto ai Centri per l’Impiego, di traghettare oltre 178 mila beneficiari verso il mondo del lavoro, ma sono passati altri 20 giorni e ancora non hanno la possibilità di mettersi all’opera.

Con la notizia pubblicata l’8 novembre, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro fa sapere che la giunta regionale non ha approvato la convenzione, al centro del contendere da mesi, e che tutto torna al punto di partenza.

Il caso dei navigator in Campania rappresenta l’emblema di un sistema fragile che deve rispondere alla sfida complessa dell’occupazione. E che mostra le sue debolezze maggiori proprio dove ci sarebbe bisogno delle migliori energie.

Navigator Campania, salta l’accordo: nuovo titlt per il sistema reddito di cittadinanza

I navigator campani sono rimasti bloccati nel braccio di ferro tra due istituzioni che non riescono a trovare un accordo. Risale al 17 ottobre la foto che ritrae insieme Mimmo Parisi, presidente ANPAL, e Vincenzo De Luca, governatore della Campania, soddisfatti per aver raggiunto un’intesa.

Nero su bianco: Roma si impegnava a procedere, non solo con i navigator, ma anche per risolvere il problema del precariato nei Centri per l’Impiego campani. E Napoli si impegnava a collaborare ad ampio spettro per favorire sul territorio le attività di ricerca del lavoro legate al reddito di cittadinanza, anche mettendo subito a disposizione piattaforme informatiche per lo scambio di informazioni.

Ma dopo 20 giorni tutto è sfumato. E la speranza di firmare un contratto di collaborazione fino al 30 aprile 2021 con un compenso lordo annuo di 27.338,76 euro, come i colleghi di tutta Italia, per i navigator campani si allontana di nuovo.

Nella notizia pubblicata da ANPAL l’8 novembre si legge:

“Apprendiamo con rammarico e stupore che la giunta regionale della Campania non ha approvato la convenzione tra Anpal Servizi e Regione Campania che definiva le modalità di assistenza tecnica dei navigator.

In questi 15 giorni abbiamo accolto le molteplici modifiche richieste dagli uffici regionali per favorire l’avvio delle attività. Abbiamo operato con senso di responsabilità, forti dell’impegno sottoscritto con il Presidente della giunta Vincenzo De Luca lo scorso 17 ottobre.

Dobbiamo constatare che all’impegno sottoscritto e diffuso a mezzo stampa sui media non corrisponda la volontà fattuale del Presidente De Luca di far partire le attività dei navigator in Regione Campania, che potrebbero essere avviate come avvenuto nelle altre 19 Regioni un attimo dopo la stipula della convenzione”.

Nella stessa giornata, con un comunicato diffuso alla stampa il gruppo dei navigator campani esprime il suo rammarico:

“Risultano assolutamente inaccettabili e sconcertanti le posizioni della Regione e di Anpal, soprattutto alla luce dell’intesa firmata lo scorso 17 ottobre tra le parti e delle dichiarazioni rilasciate da diversi ministri proprio su questa vicenda.

Inoltre si sottolinea l’incongruenza delle posizioni e delle dichiarazioni in merito alla suddetta intesa, laddove Anpal sostiene di aver modificato un accordo seguendo le indicazioni della Regione, e la Regione risponde di non avere alcun ruolo nella nostra contrattualizzazione.

Di fatto, le vite di 471 famiglie oggi sono sacrificate sull’altare dello scontro politico”.

Navigator Campania, salta l’accordo: un nuovo imprevisto per la fase 2 del reddito di cittadinanza

In questa lunga diatriba, ANPAL e Regione Campania continuano da mesi a rimbalzarsi le responsabilità. Intanto i tempi per vedere gli effetti della fase 2 del reddito di cittadinanza si allungano sempre di più.

D’altronde dai primi numeri emersi sui patti per il lavoro, seppur parziali, emerge che sono solo 50 mila quelli già stipulati.

Dati irrisori se confrontati con il totale dei beneficiari che dovrebbero essere ricollocati sul mercato del lavoro: 704.595 in tutta Italia, 178.370 in Campania, 162.518 in Sicilia, 64.057 in Calabria solo per citare i primi tre territori. Stando ai dati diffusi da ANPAL a fine agosto e che verosimilmente ad oggi sono anche più alte.

Solo pochi giorni fa, infatti, il rapporto SVIMEZ 2019 elaborato dall’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, ha lanciato l’allarme sul rischio di un impatto zero e di un effetto boomerang del reddito di cittadinanza proprio nei territori del Mezzogiorno.

Nel comunicato stampa di presentazione dello studio si legge:

“La SVIMEZ giudica utile il Reddito di cittadinanza ma la povertà non si combatte solo con un contributo monetario, occorre ridefinire le politiche di welfare ed estendere a tutti in egual misura i diritti di cittadinanza. Peraltro l’impatto del RdC sul mercato del lavoro è nullo, in quanto la misura, invece di richiamare persone in cerca di occupazione, le sta allontanando dal mercato del lavoro.

ANPAL con una nota pubblicata il 5 novembre si è difesa: non ci sono i pericoli segnalati, ma c’è bisogno di tempo per verificare gli effetti della fase 2, partita da poco.

E in effetti è vero che è partita da poco. Ma anche questo è un dato rilevante. I tempi si allungano, giorno dopo giorno, imprevisto dopo imprevisto, e rallentano la possibilità di raccogliere i frutti del reddito di cittadinanza.

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