Morte pensionato, INPS: il recupero dei crediti pignoratizi è automatico

Tommaso Gavi - Pensioni

Morte pensionato, se il terzo creditore pignoratizio che ha percepito quote indebite è una persona giuridica titolare di flussi di versamento mensili, il recupero delle somme da parte dell'INPS avverrà in modo automatico. Lo spiega il messaggio numero 194 del 18 gennaio 2021.

Morte pensionato, INPS: il recupero dei crediti pignoratizi è automatico

Morte pensionato, con il messaggio numero 194 del 18 gennaio 2021 l’INPS spiega che il recupero delle quote di pensione versate, dopo che il debitore è deceduto, avverrà in modo automatico.

La funzione, precedentemente attiva per le società finanziarie cessionarie di quote di pensione, è stata messa a regime anche per i pignoramenti presso terzi.

Se il terzo, percettore di quote indebite in qualità di creditore pignoratizio, è una persona giuridica titolare di flussi di versamento mensili l’INPS provvede al recupero in automatico delle somme, secondo quanto dall’articolo 1241 del Codice civile.

In caso contrario sarà responsabile del recupero la struttura territoriale competente.

Morte pensionato, INPS: il recupero dei crediti pignoratizi è automatico

Il messaggio INPS numero 194 del 18 gennaio 2021 fa sapere che il recupero di quote della pensione versate indebitamente a favore di terzi, dopo la morte del pensionato debitore, avverrà in modo automatico.

INPS - Messaggio numero 194 del 18 gennaio 2021
Recupero automatico di quote di pensione versate a favore di creditori pignoratizi a seguito del decesso dei pensionati debitori.

La procedura automatizzata del recupero dei crediti pignoratizi era già prevista per le società finanziarie cessionarie di quote di pensione.

Tale procedura è stata recentemente implementata ed è operativa anche per i pignoramenti presso terzi.

Se il terzo, percettore di quote indebite in quanto creditore pignoratizio, è una persona giuridica titolare di flussi di versamento mensili con oggetto più quote di pensione prelevate per piani di ammortamento riconducibili a procedure esecutive o anche a contratti di finanziamento, l’INPS provvede al recupero in automaticamente.

Viene dunque semplificata l’azione amministrativa per la compensazione delle somme, prevista dall’articolo 1241 del Codice civile.

Se invece il creditore pignoratizio è una persona fisica, o comunque una persona giuridica titolare di un’unica quota di ammortamento, il recupero delle somme è compito della struttura territoriale competente.

Morte pensionato, INPS: le compensazioni sono gestite dal sistema centrale di pagamento UNIPAGA

Il recupero delle somme indebite ricevute dal terzo creditore pignoratizio, in presenza di flussi di pagamento in favore di una persona giuridica, avviene automaticamente sui versamenti mensili futuri disposti in suo favore dall’Istituto.

Tali versamenti avvengono attraverso il sistema “UNIPAGA”.

Il messaggio dell’INPS specifica che:

“Il recupero delle somme viene effettuato sul totale degli importi spettanti al creditore e, quindi, a prescindere dal titolo delle singole quote di pensione (pignoramenti presso terzi, contratti di finanziamento da estinguersi dietro cessione del quinto della pensione o traslazioni su pensioni di cessioni da stipendio).”

Se le somme dei flussi mensili non sono sufficienti per il totale recupero dell’importo versato indebitamente, la compensazione viene ripetuta nei mesi successivi.

Gli importi oggetto di compensazione automatica sono visualizzabili nel prospetto di rendicontazione inviato mensilmente ai creditori ed evidenziati nell’apposita sezione, in quanto contraddistinti dal segno negativo meno e dalla relativa causale “Compensazione - Trattenute per pignoramento/cessione a favore di persone giuridiche”.

Le procedure per il versamento mensile di una quota delle pensioni in favore di terzi creditori, per effetto di pignoramenti, prevedono tempistiche anticipate per rispettare i tempi dell’effettiva erogazione.

Il decesso del titolare della pensione, che di fatto elimina la pensione stessa, viene talvolta comunicato tardivamente.

Tale situazione può portare quindi a versamenti indebiti, nei confronti di terzi, che fanno sorgere il diritto ad un credito da parte dell’INPS.

L’Istituto ha quindi diritto al recupero, o ripetizione, delle somme. Il termine di prescrizione è di 10 anno dalla data di acquisizione dell’informazione del decesso.

Morte pensionato, INPS: le comunicazioni dell’indirizzo email

La comunicazione del recupero automatico delle somme viene inviata tramite indirizzo email con cadenza mensile, attraverso il prospetto riepilogativo delle informazioni relative alle posizioni creditizie.

Per permettere l’invio di tali comunicazioni a tutte le persone giuridiche e offrire una rapida consultazione degli importi rendicontati, l’Istituto invita tutte le società interessate ad effettuare la registrazione.

I soggetti devono comunicare l’indirizzo di posta elettronica, non PEC, [email protected].

Nell’oggetto deve essere specificato: “UNIPAGA - inserimento/aggiornamento indirizzo mail creditore”.

La stessa comunicazione deve essere inviata, esclusivamente da parte dei soggetti titolari del credito, anche per eventuali variazioni dell’indirizzo email e deve essere.

Deve inoltre essere sempre specificato il codice fiscale e la ragione sociale della società.

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