Modello ISEE corrente, sempre più famiglie ne hanno bisogno: i dati INPS sulle DSU

Domenico Catalano - Modello Isee

Modello ISEE corrente: dai dati pubblicati dall'INPS il 30 settembre 2021 sono sempre di più le famiglie che ne hanno bisogno, segnale della crisi economica dovuta alla pandemia. In generale, sono oltre 8 milioni le DSU presentate l'anno scorso, il 47 per cento in più rispetto a quattro anni fa.

Modello ISEE corrente, sempre più famiglie ne hanno bisogno: i dati INPS sulle DSU

Modello ISEE corrente e DSU: dalla lettura dei dati raccolti dall’INPS sempre più famiglie richiedono il calcolo aggiornato ai 12 mesi precedenti.

Dall’aumento costante di richieste, con un’accelerazione nel 2020, si nota quanto sia peggiorata per molte famiglie la situazione economica rispetto ai quella di due anni prima, che invece è presa a riferimento dall’ISEE ordinario.

Questo ed altri aspetti, sono emersi dall’Osservatorio su Dichiarazioni Sostitutive Uniche - DSU e ISEE, pubblicato dall’INPS il 30 settembre 2021, che prende in considerazione il periodo tra il 2016 e il 2020.

Più in generale, in questi quattro anni l’Istituto ha registrato un sensibile aumento dei nuclei familiari che hanno presentato la DSU per il rilascio del modello ISEE ordinario. Sono infatti 8.643.406 le famiglie che l’anno scorso hanno utilizzato la dichiarazione, un milione in più rispetto al 2019.

Una crescita costante che è legata, riferisce l’INPS, al fatto che sempre più prestazioni, tra bonus e contributi di sostegno al reddito, sono parametrate all’indice ISEE.

Modello ISEE corrente, sempre più famiglie ne hanno bisogno: i dati INPS sulle DSU

Sono state in tutto 189.259 le famiglie che nel 2020 hanno richiesto la DSU corrente, un valore più che triplicato rispetto all’anno precedente. Il 2019, infatti, contava 54.600 nuclei che avevano utilizzato questa dichiarazione.

Si nota un andamento crescente e costante dai dati registrati dall’INPS nel suo Osservatorio, con il picco massimo raggiunto nell’anno della pandemia. Periodo che per molti è stato teatro di una sensibile riduzione dell’attività lavorativa, con conseguente diminuzione di reddito e necessità di utilizzare il modello corrente per cui, come è noto, sono necessari determinati requisiti.

Per accedere all’ISEE corrente, infatti, devono essersi verificate delle condizioni, alternative l’una all’altra. Si tratta, in estrema sintesi, di cambiamenti rispetto a quanto dichiarato nella DSU ordinaria di due anni prima.

In particolare, ad oggi è possibile presentare questa particolare tipologia di DSU nei seguenti casi:

  • una variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente;
  • una diminuzione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25 per cento;
  • una diminuzione del patrimonio, mobiliare e immobiliare, del nucleo familiare di oltre il 20 per cento, novità appena introdotta.

Nelle quasi 200.000 famiglie che nel corso del 2020 si sono trovate nelle prime due condizioni, spiccano quelle del Sud Italia (73.356), seguite dalle Isole (37.042) e dal Nord Ovest (33.186).

DSU in aumento negli ultimi 4 anni, i dati INPS

L’altro dato che salta agli occhi, tra quelli raccolti nell’Osservatorio INPS, è quello sulle richieste complessive di DSU negli ultimi quattro anni.

Il periodo tra il 2016 e il 2020 ha visto un incremento significativo del numero di famiglie che hanno presentato una DSU per il rilascio della certificazione ISEE. L’anno scorso sono state il 47 per cento in più rispetto a cinque anni fa.

L’andamento crescente è arrivato, nel 2020, a quota 8.643.406 a fronte delle 5.870.387 riscontrate nel 2016. Un trend che prende le mosse dalle sempre più numerose prestazioni, assistenziali e non, che hanno come parametro l’indice ISEE.

Per avere un’idea di quanto e in che modo il numero delle DSU è aumentato si riportano di seguito i dati relativi agli ultimi quattro anni presi inconsiderazione dall’INPS.

AnnoNumero nuclei
2016 5.870.387
2017 6.000.019
2018 6.382.776
2019 7.619.858
2020 8.643.406

Questo aumento, come anticipato, trova la propria ragione nel rispettivo incremento delle misure a cui viene collegato l’indice ISEE: dal bonus bebè all’esenzione del ticket sanitario, dall’assegno di maternità al bonus baby sitter, e non solo.

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