Modello ISEE 2021, novità per la DSU corrente: aggiornata la modulistica

Rosy D’Elia - Modello Isee

Modello ISEE 2021, aggiornata la modulistica della DSU corrente per allinearla alle novità introdotte: è possibile presentarla anche in caso di variazione patrimoniale superiore al 20 per cento per il nucleo familiare. Dopo la pubblicazione dei nuovi documenti da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si attendono le istruzioni INPS.

Modello ISEE 2021, novità per la DSU corrente: aggiornata la modulistica

Modello ISEE 2021, la modulistica viene aggiornata alle novità che riguardano la DSU corrente: è possibile presentare questa particolare dichiarazione sostitutiva unica, diversa da quella ordinaria, anche in caso di variazione patrimoniale per il nucleo familiare superiore al 20 per cento.

La modifica, approvata con il decreto del Ministero del Lavoro del 5 luglio 2021, prende forma nei moduli da utilizzare per ottenere l’ISEE corrente 2021.

I nuovi documenti in vigore dal 9 settembre sono stati pubblicati con un apposito Decreto Direttoriale del 7 settembre: si attendono ora le istruzioni dell’INPS.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Decreto direttoriale n. 314 del 7 settembre 2021
Decreto Direttoriale n.314 del 07 settembre 2021 di approvazione, ai sensi dell’articolo 10, comma 3, del D.P.C.M. n. 159/2013, del modello tipo della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) nonché delle relative Istruzioni per la compilazione, di cui all’Allegato A che costituisce parte integrante del decreto

Modello ISEE 2021, novità per la DSU corrente: aggiornata la modulistica

Il modello ISEE serve a fotografare la condizione economica dei nuclei familiari ed è utilizzato per accedere a una serie di prestazioni a cui si ha diritto in base a requisiti economici.

Si tratta di un indicatore che fa riferimento a redditi e patrimoni di due anni prima: ad esempio nel 2021 si prendono come base di calcolo i dati del 2019.

Ma in due anni possono verificarsi molti cambiamenti dal punto di vista economico. Accanto al modello ISEE ordinario, infatti, esiste anche quello corrente: questo tipo di DSU può essere presentata per avere un quadro più aggiornato.

In questo caso, infatti, ci si basa sui redditi degli ultimi dodici mesi, o anche solo degli ultimi due mesi in caso di perdita, sospensione o riduzione del lavoro o interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari. E grazie alle ultime novità introdotte, a partire dal 1° aprile di ogni anno, si prendono in considerazione i patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre precedente alla DSU.

È possibile utilizzare il modello ISEE corrente solo quando si verificano delle variazioni rilevanti. E con il decreto ministeriale del 5 agosto 2021, ai casi già previsti se ne è aggiunto uno nuovo che riguarda una variazione patrimoniale superiore al 20 per cento: da questa modifica nasce la necessità di aggiornare la modulistica.

I nuovi documenti che dovranno essere utilizzati a partire dal 9 settembre da coloro che presentano una DSU corrente per avere una fotografia aggiornata della loro condizione economica sono stati pubblicati con il decreto direttoriale numero 374 del 7 settembre 2021.

A questo punto per avere un quadro completo sulle novità introdotte mancano solo le istruzioni operative INPS.

Modello ISEE 2021, novità per la DSU corrente nella modulistica: quando si può presentare?

I nuovi moduli per l’ISEE corrente 2021, quindi, riportano la lista aggiornata dei casi in cui è possibile presentare questa particolare formula di DSU:

  • in caso di lavoro a tempo indeterminato e/o trattamenti esenti:
    • risoluzione del rapporto di lavoro o sospensione dell’attività lavorativa o riduzione della stessa per il lavoratore dipendente a tempo indeterminato;
    • occupazione come lavoratore dipendente a tempo indeterminato durante il periodo di validità di un ISEE corrente;
    • interruzione o attivazione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari che non rientrano nel reddito complessivo ai fini IRPEF;
  • in caso di lavoro a tempo determinato o autonomo:
    • lavoratore dipendente a tempo determinato ovvero impiegato con tipologie contrattuali flessibili, che risulti attualmente non occupato;
    • occupazione, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore dipendente a tempo determinato ovvero impiegato con tipologie contrattuali flessibili;
    • lavoratore autonomo, non occupato alla data di presentazione della DSU;
    • inizio di un’attività, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore autonomo;
  • rilevanti variazioni del reddito complessivo:
    • variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25 per cento rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE ordinario;
  • rilevanti variazioni del patrimonio complessivo dal 1° aprile di ciascun anno:
    • variazione della situazione patrimoniale complessiva del nucleo familiare superiore al 20 per cento rispetto a quanto evidenziato nell’ISEE ordinario.

Questa ultima motivazione da sola, o insieme alle altre, può portare alla presentazione di una DSU corrente.

In base alla tipologia di variazione che porta alla richiesta di un indicatore aggiornato, c’è una diversa validità del modello ISEE corrente 2021 per la richiesta di bonus e agevolazioni:

  • se cambiano solo i redditi l’ISEE corrente ha validità di sei mesi dal momento della presentazione della DSU;
  • se cambiano solo i patrimoni o i patrimoni e i redditi la scadenza della validità è fissata al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU.

Diverso è il caso dei cambiamenti che riguardano la situazione lavorativa o la fruizione di trattamenti: entro la scadenza dei due mesi dalla variazione è necessario rivedere l’ISEE ordinario.

Se dopo aver presentato la DSU per l’ISEE corrente a causa di variazioni patrimoniali si verificano modifiche anche alle condizioni reddituali, nel caso di nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica si dovrà aggiornare anche la parte patrimoniale. Bisognerà procedere allo stesso modo se accade l’inverso.

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