Legge 104, art. 3 comma 3: tutti i diritti di disabili e familiari

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

L'articolo 3, comma 3 della legge 104 individua i casi di disabilità grave. Se indicato nel verbale consente di beneficiare delle agevolazioni previste per le persone con handicap. Di seguito il focus dei diritti riconosciuti.

Legge 104, art. 3 comma 3: tutti i diritti di disabili e familiari

La legge 104 individua all’articolo 3, comma 3 i casi di disabilità grave.

Si tratta di una condizione accertata in caso di riduzione dell’autonomia della persona, condizione per la quale si rende inoltre necessaria un’assistenza continuativa e permanente per lo svolgimento degli atti della quotidianità.

Il riconoscimento della disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104 consente pertanto di accedere a specifiche agevolazioni.

Vediamo quindi quali sono i diritti riconosciuti ai disabili gravi e ai propri familiari.

Quando arriva il risultato della visita medica di accertamento dell’invalidità, una delle diciture che può essere riportata nel verbale è quella del riconoscimento dei benefici di cui all’articolo 3, comma 3 della legge 104/92.

In molti si chiedono cosa significa e quali sono le agevolazioni fiscali previste non solo per il disabile ma anche per il familiare che presta assistenza.

Sono molte le agevolazioni riconosciute a chi è affetto da handicap grave, che vanno dai permessi, ai congedi fino ad agevolazioni fiscali specifiche.

In questo articolo vedremo quali sono tutti i benefici riconosciuti dal testo della legge 104 ai lavoratori e al disabile al quale è stato riconosciuto il diritto all’art. 3 comma 3.

Per capire cosa dice l’articolo 3 comma 3 è bene partire definendo cos’è la legge 104/92. Si tratta della normativa nazionale di riferimento sull’assistenza, l’integrazione e i diritti dei disabili affetti da handicap, che regola tra le altre cose anche il diritto all’assegno di accompagnamento nonché i permessi dal lavoro retribuiti per assistenza ai familiari.

Per avere diritto ai benefici e alle agevolazioni fiscali e sul lavoro previsti dall’art. 3 comma 3 della legge 104 del 1992 è necessario essere in possesso del certificato di accertamento dell’handicap emesso dalla commissione medica presso la USL e dai medici dell’INPS.

Di seguito l’elenco completo dei diritti dei disabili gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge n. 104 del 1992.

Legge 104 art. 3 comma 3: ecco il testo

L’art. 3 comma 3 della legge 104/92 disciplina i casi in cui la disabilità è connotata da particolare gravità. Il testo, nello specifico, stabilisce quanto segue:

Qualora la minorazione, singola o plurima, ab­bia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assi­stenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazio­ne assume connotazione di gravità. Le situazioni ri­conosciute di gravità determinano priorità nei pro­grammi e negli interventi dei servizi pubblici.”

Questa definizione si lega a quanto previsto dall’articolo 3, comma 1 della legge 104, che riconosce come persona affetta da handicap chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabile o progressiva nel tempo, che causa difficoltà nell’apprendimento, nell’integrazione lavorativa o nel lavoro.

Se nel verbale rilasciato è presente la dicitura di “disabile grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104” sono riconosciuti specifici benefici e agevolazioni fiscali e sul lavoro. Ecco nel dettaglio a cosa si ha diritto.

Tutti i diritti dei disabili gravi (art. 3, comma 3 legge 104)

Nei paragrafi seguenti affronteremo il tema dell’elenco completo dei diritti dei disabili gravi previsti dalla legge 104 per i disabili e per i loro familiari:

Ecco una sintesi delle principali agevolazioni previste.

Non potendo di seguito affrontare tutti i dettagli specifici, i lettori che intendono richiedere ulteriori informazioni possono far riferimento al gruppo Facebook di Informazione Fiscale per porre le proprie domande.

Legge 104, art. 3 comma 3: accompagnamento

La legge 104, anche nel caso in cui sia riconosciuto il possesso del requisito di gravità per richiedere i benefici dell’art. 3, comma 3 non dà automatico diritto all’assegno di accompagnamento.

Questo perché l’indicazione dello stato di handicap grave ha il fine di identificare quali sono i diritti in materia sanitaria e di assistenza del disabile grave ma non dà automatico diritto ad indennità di natura economica.

Per richiedere l’accompagnamento con la legge 104 è necessaria un’apposita visita e, quindi, per aver diritto ad assegni economici erogati dall’INPS è necessario richiedere il certificato di invalidità.

Questo viene redatto a seguito di una visita specialistica da parte di medici competenti in materia di disabilità e accompagnamento.

Dopo questo necessario chiarimento, scendiamo invece nel dettaglio per vedere tutte le agevolazioni a cui ha diritto il disabile grave e il suo familiare, a partire da permessi e congedi della legge 104.

Legge 104, art. 3 comma 3: permessi e congedo

Sia i familiari che il disabile hanno diritto a permessi e ad un periodo di congedo retribuito.

In caso di riconoscimento di handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104 il disabile e il familiare ed affine entro il 2° grado hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni al mese da fruire in modalità continuativa o frazionata.

I permessi 104 sono fruibili solo nel caso in cui il familiare disabile non sia ricoverato in strutture di riabilitazione o in ospedale, tranne nei casi di ricovero a tempo pieno per disabili in stato di coma vigile o terminale.

Tra le ultime novità si segnala che dal 13 agosto 2022 è venuta meno la regola del referente unico e i permessi 104 possono essere richiesti anche da parte di più soggetti in relazione al medesimo familiare con disabilità.

Il disabile lavoratore a cui è stato riconosciuto l’handicap grave ha diritto ad un permesso retribuito di due ore al giorno o, in alternativa, di tre giorni di permesso al mese da fruire in modalità continuativa o frazionata.

Accanto ai permessi, la legge 104, articolo 3 comma 3 dà diritto al congedo straordinario retribuito di un massimo di due anni e l’indennità riconosciuta è calcolata in base all’ultima retribuzione.

Il congedo della legge 104 è riconosciuto ai genitori di figli con handicap grave, ai fratelli o alle sorelle conviventi con il disabile, al coniuge convivente o ad uno dei figli che assistono i genitori conviventi.

Anche il congedo straordinario spetta soltanto nel rispetto del requisito di assenza di ricovero a tempo pieno presso ospedali o strutture simili private o pubbliche.

Legge 104, art. 3 comma 3: agevolazioni in materia di lavoro e concorsi

I lavoratori con invalidità superiore al 74 per cento hanno diritto a richiedere per ogni anno di lavoro due mesi di contributi figurativi, per andare in pensione anticipata, fino ad un massimo di cinque anni.

Inoltre, la legge 104 per il disabile grave ai sensi dell’articolo 3 comma 3 prevede che il familiare possa scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e, sempre in merito ai diritti in materia di lavoro, è prevista la possibilità di rifiutare il trasferimento di sede se deliberato dal datore di lavoro senza il proprio consenso.

I familiari che hanno a carico soggetti disabili gravi ai sensi della legge 104/92 possono essere esonerati dai turni di lavoro notturno, questo al fine di garantire l’assistenza al parente affetto da disabilità.

In merito ai diritti dei disabili gravi, si segnala inoltre che chi ha un’invalidità superiore al 45 per cento può iscriversi alle liste di collocamento speciali per invalidi civili, previo accertamento delle proprie capacità lavorative.

Qualora il disabile riconosciuto ai sensi dell’art. 3 della legge 104 volesse partecipare a concorsi pubblici, la legge prevede inoltre la possibilità di utilzzare ausili tecnici necessari per lo svolgimento delle prove.

Agevolazioni legge 104, art. 3 comma 3: assegno unico più alto per i figli con disabilità

Sul fronte delle agevolazioni per i disabili gravi, è bene ricordare che esistono regole specifiche in merito all’assegno unico per i figli ai quali è stato riconosciuto il diritto alla legge 104.

L’assegno unico per portatori di handicap, per effetto delle novità previste dalla Legge di Bilancio 2023, a partire dal 1° gennaio è corrisposto per i figli disabili senza limiti di età con importi fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro.

Per i figli con disabilità sono inoltre previste specifiche maggiorazioni fisse dell’importo, in base al grado di disabilità, come di seguito riassunte:

  • non autosufficienti: 105 euro;
  • disabilità grave 95 euro;
  • disabilità media 85 euro.

Queste maggiorazioni sono riconosciute ai figli disabili minorenni e anche ai figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età.

Dai 21 anni, invece, l’assegno unico è pari a 85 euro mensili in caso di ISEE fino a 16.215 euro, mentre si riduce progressivamente fino all’importo minimo di 25 euro per i livelli superiori.

Per i nuclei con figli affetti da disabilità è stata inoltre confermata per il 2023 e il 2024 la maggiorazione transitoria di 120 euro prevista per coloro che nel 2021 hanno percepito gli ANF, assegni al nucleo familiare.

Agevolazione IVA e IRPEF per acquisto sussidi tecnici e informatici

I disabili gravi ai sensi della legge 104/92, art. 3 comma 3 hanno diritto all’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 4 per cento sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici, cioè tutti gli strumenti utili per la riabilitazione o per la comunicazione e la scrittura.

Sono molte le spese che rientrano in questa agevolazione per i disabili gravi, dai computer, fino ai touch screen, passando per i telefoni cellulare e in genere di tutti glu strumenti che hanno finalità di integrazione e comunicazione.

Per richiedere questo tipo di agevolazione è necessario richiedere un apposito certificato al proprio medico di base.

Queste spese possono inoltre essere portate in detrazione IRPEF con la dichiarazione dei redditi. Si ha pertanto diritto ad un rimborso d’imposta pari al 19 per cento della spesa sostenuta e fino a 2.840 euro.

L’agevolazione può essere richiesta anche dai familiari che hanno fiscalmente a carico il soggetto disabile.

Bonus ristrutturazione per rimozione barriere architettoniche

Per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ai disabili gravi e loro familiari è riconosciuto il bonus ristrutturazioni, la detrazione IRPEF del 50 per cento fino a 96.000 euro di spesa da richiedere con la dichiarazione annuale dei redditi.

La legge di bilancio 2022 ha introdotto una nuova agevolazione per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, prorogata al 31 dicembre 2025 dall’ultima Manovra.

La detrazione riconosciuta è pari al 75 per cento delle spese sostenute, è ripartita in cinque quote annuali di pari importo ed è calcolata su un importo complessivo fino al limite di:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Si ricorda inoltre che le opere di rimozione delle barriere architettoniche sono inoltre agevolate dalla normativa del superbonus 110 per cento. Le spese sostenute rientrano tra i lavori trainati, agevolabili quindi con la maggior aliquota se eseguiti congiuntamente a lavori trainanti, nel rispetto di specifici requisiti.


Inoltre per questi lavori è prevista l’applicazione dell’IVA al 4 per cento per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto. All’atto di pagamento bisognerà citare nella fattura il D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, punto 41 ter della tabella A - parte II.

Legge 104, art. 3 comma 3: spese detraibili e deducibili

Nell’elenco delle agevolazioni e benefici della legge 104 per i disabili gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3 è necessario citare le spese che possono essere portate in detrazione fiscale o in deduzione dal reddito.

Tra queste vi è senza dubbio l’acquisto dell’auto destinata al trasporto di persone con disabilità.

La spesa è detraibile al 19% e, inoltre, tra le agevolazioni riconosciute sul veicolo destinato alla persona con handicap è bene citare anche l’esenzione dal bollo auto e dal pagamento delle tasse di trascrizione.

Bisogna inoltre ricordare che ai disabili è riconosciuto il diritto di portare in deduzione fiscale dal reddito le spese sostenute per l’assistenza specifica. L’agevolazione è riconosciuta anche ai familiari con disabili a carico.

Le agevolazioni si estendono anche alle spese sostenute per l’assistenza domestica e personale.

Si riporta di seguito un’utile schema riassuntivo di tutte le agevolazioni fiscali che è possibile richiedere sulle spese di assistenza:

AgevolazioneA chiQuantoSu cosa
Deduzione per servizi domestici A tutti i contribuenti (diretto interessato o familiari cui sia a carico fiscale) Deduzione dal reddito fino a 1549,37 euro Solo sui contributi previdenziali e assistenziali
Detrazione per l’assistenza personale Solo per le persone non autosufficienti (diretto interessato o familiari cui sia a carico fiscale o civilmente obbligati) Detrazione del 19 per cento fino a 2.100 euro di spesa. Limite di reddito di 40.000 euro Spese per la retribuzione di addetti all’assistenza (anche colf e badanti)
Spese mediche e di assistenza specifica A tutti i contribuenti (diretto interessato o familiari cui sia a carico fiscale) Detrazione del 19% della spesa sostenuta Spese per operatori sanitari e di assistenza con qualifica professionale
Spese mediche e di assistenza specifica Alle persone con certificazione di invalidità o handicap (diretto interessato o familiari cui sia a carico fiscale o civilmente obbligati) Deduzione dal reddito della spesa sostenuta Spese per operatori sanitari e di assistenza con qualifica professionale

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network