Legge 104: permessi lavoro, agevolazioni fiscali e detrazioni per disabili

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

La legge 104 prevede diverse misure in favore dei disabili, dai permessi retribuiti alle agevolazioni fiscali su specifiche spese sostenute. Tutte le istruzioni e le informazioni utili per conoscere i propri diritti

Legge 104: permessi lavoro, agevolazioni fiscali e detrazioni per disabili

Legge 104, quali sono le agevolazioni per le persone con disabilità?

Dai permessi 104 fino alle agevolazioni fiscali, la legge 104/92 prevede diverse misure a tutela di disabili e familiari che prestano assistenza.

L’obiettivo è anche quello di promuovere l’autonomia ed il benessere delle persone affette da disabilità.

La legge numero 104 del 1992 è il riferimento normativo chiave per orientarsi tra tutte le tutele a cui si ha diritto. Alcune novità sono state introdotte lo scorso agosto con la revisione della normativa dettata dal recepimento della direttiva UE sulla conciliazione vita lavoro.

L’attenzione solitamente è rivolta ai permessi, 3 giorni al mese, riconosciuti ai familiari di soggetti con disabilità. Regolati dall’articolo 33 della legge 104/92, rappresentano soltanto uno degli strumenti che la norma mette a disposizione.

Il panorama è ben più ampio. Esistono, infatti, anche altre agevolazioni fiscali e detrazioni che spettano sia per le cure mediche che per le prestazioni assistenziali, che per la rimozione delle barriere architettoniche e per l’acquisto di auto e mezzi informatici.

Agevolazioni specifiche sono inoltre previste per i figli con disabilità, beneficiari dell’assegno unico per un importo di misura maggiore.

Facciamo quindi il punto su cosa prevede la legge 104, quali sono le agevolazioni ed i diritti riconosciuti in favore di soggetti con disabilità e familiari che prestano assistenza.

Legge 104, permessi lavoro retribuiti: chi ne ha diritto e come richiederli

Una delle agevolazioni previste dalla legge 104 è la possibilità per i lavoratori dipendenti con disabilità grave riconosciuta, e per i lavoratori dipendenti che prestano assistenza a loro familiari, di beneficiare di permessi retribuiti e periodi di congedo straordinario.

Nello specifico, l’art. 33 della legge 104/92 stabilisce che i permessi retribuiti spettano:

  • alle persone disabili in situazione di gravità;
  • ai genitori, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità;
  • al coniuge della persona disabile in situazione di gravità;
  • ai parenti o affini entro il 2° grado della persona disabile in situazione di gravità.

Con la legge 103/2010 si è inoltre stabilito che possono usufruire dei permessi lavorativi ai fini della tutela prevista dalla legge 104, anche parenti o affini di 3° grado se il genitore o il coniuge della persona disabile in situazione di gravità abbiano compiuto 65 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti.

Chi può richiedere i permessi legge 104?

Per richiedere i permessi di tre giorni previsti dalla legge 104 è previsto il rispetto di determinati requisiti, ovvero:

  • essere lavoratori dipendenti, anche part-time, e assicurati per le prestazioni economiche di maternità presso l’INPS;
  • la persona che chiede o per la quale si chiedono i permessi sia in situazione di disabilità grave riconosciuta dalla Commissione Medica Integrata;
  • mancanza di ricovero a tempo pieno (per le intere 24 ore, presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa) della persona in situazione di disabilità grave.

La legge 104 riconosce, nei casi sopra descritti, il diritto ai lavoratori disabili di godere di riposi giornalieri di 1 o 2 ore (da valutare in base all’orario di lavoro) oppure 3 giorni al mese di permesso da lavoro.

I permessi della legge 104/92 sono riconosciuti anche ai parenti nelle condizioni sopra descritte: sono previsti 3 giorni di permesso di lavoro mensile, retribuiti regolarmente e coperti da contribuzione figurativa.

Il decreto numero 105 del 2022 ha introdotto importanti novità a partire dal 13 agosto 2023.

Non si applica più il principio del “referente unico dell’assistenza”, secondo il quale la fruizione dei giorni di permesso non poteva essere autorizzata a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona in situazione di grave disabilità, ad esclusione dei genitori.

Fermo restando il limite complessivo di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza allo stesso individuo, il diritto può essere riconosciuto a più persone, le quali possono fruirne in via alternativa tra loro.

I permessi legge 104 per figli disabili fino a 3 anni

I permessi 104 sono riconosciuti, inoltre, ai genitori (anche adottivi o affidatari) di figli disabili in situazioni di gravità, fino al compimento di 3 anni d’età.

Il genitore può usufruire di 3 giorni di permesso mensile, o del prolungamento del congedo parentale o di riposi giornalieri di 1 o 2 ore, regolarmente retribuiti; inoltre, può usufruire del prolungamento del congedo parentale fino al compimento dei 12 anni d’età del figlio, con un indennizzo calcolato sul 30 per cento della retribuzione corrisposta.

Come richiedere i permessi legge 104

Per richiedere il permesso 104/92 è necessario presentare domanda telematica all’Inps attraverso uno dei seguenti canali:

  • WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto - servizio di “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
  • Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
  • Contact Center Multicanale – attraverso il numero 803164 gratuito riservato all’utenza che chiama da telefono fisso e il numero 06164164 per chiamate da telefoni cellulari.

Scarica il modulo per richiedere i permessi 104 e consulta tutte le istruzioni Inps per la compilazione.

Non possono richiedere i permessi retribuiti legge 104 le seguenti categorie di lavoratori:

  • lavoratori a domicilio;
  • addetti a servizi domestici e familiari;
  • agricoltori a tempo determinato;
  • autonomi;
  • parasubordinati.

Legge 104: le agevolazioni fiscali per i disabili

Oltre ai permessi lavoro, sono previste per i cittadini disabili particolari agevolazioni fiscali collegate alla legge 104.

Si tratta di deduzioni e detrazioni fiscali per specifiche tipologie di spese, ovvero:

  • Detrazione per l’acquisto di veicoli: detrazione IRPEF 19 per cento sul costo del veicolo (fino a 18.057,99 euro), IVA 4 per cento sull’acquisto del veicolo; esenzione dal pagamento del bollo; esonero dell’imposta di trascrizione per i passaggi di proprietà.
  • Deduzione spesa di assistenza: i familiari con una persona disabile a carico, hanno diritto a dedurre integralmente dal reddito le spese di assistenza, ovvero le prestazioni OSS, gli educatori professionali, coordinatori, assistenti di base, animazione e terapia occupazionale. A queste si aggiungono le spese dell’assistenza infermieristica e riabilitativa.
  • Detrazione spese sanitarie: sono detraibili totalmente le spese sanitarie relative all’acquisto di mezzi per la deambulazione, spese mediche specialistiche, acquisto di poltrone per inabili e minorati.
  • Esonero da visite fiscali per patologie connesse alla disabilità.

Legge 104: assegno, pensione di invalidità e inabilità

La legge 104 riconosce, in casi di gravi disabilità, il diritto a ricevere una prestazione economica dallo Stato.

Si parla di assegno di invalidità, per riconosciuta riduzione della capacità lavorativa superiore al 67 per cento in presenza di almeno 5 anni di contributi versati di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni.

La pensione di invalidità (o assegno d’invalidità civile) è invece riconosciuta nel caso invalidità superiore al 74 per cento. L’invalidità è, in questo caso, subordinata alla prova dei mezzi, cioè al rispetto di determinati limiti di reddito.

La pensione di inabilità, invece, è riconosciuta dalla Commissione medica dell’Inps al lavoratore privato al quale è riconosciuta l’inabilità totale al lavoro. Per ottenerla, quindi, al lavoratore deve esser riconosciuta la totale inabilità allo svolgimento di lavoro e, anche in questo caso, la prestazione è garantita soltanto con il versamento di almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni.

La legge 104/92 prevede, però, importanti misure non soltanto per l’assistenza e la cura: nella legge, tra i principi generali è menzionata l’importanza della ricerca scientifica e della prevenzione, da attuare attraverso la diagnosi precoce e le terapie prenatali per prevenire e rimuovere le situazioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana e il raggiungimento dell’autonomia.

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