Legge 104: ho diritto all’accompagnamento? Ecco i requisiti INPS

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Non sempre con la legge 104 si matura il diritto all'accompagnamento. Quando spetta e quali sono i requisiti specifici previsti dall'INPS? Di seguito tutti i chiarimenti.

Legge 104: ho diritto all'accompagnamento? Ecco i requisiti INPS

L’accompagnamento è una delle tutele previste per i titolari della legge 104, nel rispetto di specifici requisiti.

Chi ha diritto all’indennità di accompagnamento? Le persone alle quali è stata riconosciuta una disabilità grave alla legge 104 non hanno diritto automaticamente alla prestazione economica INPS.

Infatti, la visita per la 104 e quella per l’accompagnamento seguono due procedure differenti e può capitare che talvolta, pur essendo stata riconosciuta un’invalidità grave, sia negato il diritto all’indennità di accompagnamento.

Facciamo chiarezza e vediamo quali sono le regole previste e i requisiti per stabilire se e chi con la legge 104 ha diritto all’accompagnamento.

Legge 104 disabili e accompagnamento: ecco quando spetta

Uno dei primi chiarimenti necessari è che non sempre con la legge 104 si ha diritto all’indennità di accompagnamento.

L’assegno, erogato dall’INPS, è corrisposto soltanto agli invalidi al 100 per cento che hanno bisogno di un supporto continuo per lo svolgimento delle azioni quotidiane.

Pertanto, non sempre i disabili gravi ai sensi della legge 104, articolo 3, comma 3, hanno diritto all’indennità di accompagnamento, ma sarà necessario superare una visita a parte tenuta dai medici dell’INPS, che dovranno per l’appunto certificare la percentuale di invalidità riconosciuta.

Potrebbe essere frequente infatti che pur essendo riconosciuto il diritto alle agevolazioni per i disabili gravi della legge 104, non venga riconosciuto il diritto a beneficiare dell’indennità di accompagnamento INPS.

Legge 104 disabili gravi e accompagnamento: requisiti e quando spetta

Per aver diritto all’indennità di accompagnamento è necessario il riconoscimento della totale inabilità (100 per cento).

Per l’accertamento dell’invalidità totale sarà necessario sottoporsi ad apposita visita dell’INPS, durante la quale saranno accertate le condizioni che determinano l’impossibilità di deambulare in maniera autonoma e di compiere gli atti di vita quotidiana.

Per aver diritto all’assegno di accompagnamento, pari a 527,16 euro mensili nel 2023 (6.325,92 euro annui), è quindi necessario richiedere il riconoscimento dei requisiti sanitari per l’invalidità civile.

Indennità di accompagnamento INPS: requisiti

Per aver diritto all’indennità di accompagnamento dell’INPS sarà quindi necessario possedere ulteriori requisiti rispetto a quello della disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge 104, art. 3 comma 3 o dell’invalidità senza gravità (art. 3, comma 1).

L’indennità è riconosciuta a chi:

  • è stato riconosciuto totalmente inabile per minorazioni fisiche o psichiche;
  • è impossibilitato a deambulare autonomamente senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure a compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua;
  • è cittadino italiano;
  • è cittadino straniero comunitario iscritto all’anagrafe del comune di residenza;
  • è cittadino straniero extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno (articolo 41 Testo unico immigrazione);
  • ha residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Come si richiede l’accompagnamento

Per l’accertamento del requisito di inabilità al 100 per cento è necessario sottoporsi a visita INPS e ottenere quindi il rilascio del verbale sanitario nel quale è indicata la minorazione fisica o psichica.

La procedura da seguire per la richiesta dell’indennità di accompagnamento all’INPS si articola nei seguenti step:

  • acquisizione dal medico di base del certificato medico introduttivo con il codice allegato, da inserire nella domanda di accertamento sanitario;
  • invio della domanda di accertamento sanitario all’INPS;
  • invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A\R o a mezzo PEC.

Come evidenziato sul sito dell’INPS, nella domanda di avvio del procedimento devono essere inseriti anche i dati socioeconomici: eventuali ricoveri, svolgimento di attività lavorativa, indicazione delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione di un terzo o in favore delle associazioni.

Una volta ottenuto il certificato medico introduttivo e il codice allegato, la domanda per ricevere l’assegno di accompagnamento si presenta online all’INPS attraverso il servizio dedicato oppure tramite enti di patronato o associazioni di categoria dei disabili.

I lettori che intendono richiedere ulteriori informazioni possono far riferimento al gruppo Facebook di Informazione Fiscale per porre le proprie domande.

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