Imprese del Sud, “Macchinari Innovativi”: requisiti, domanda e cosa finanzia

Anna Maria D’Andrea - Incentivi alle imprese

Macchinari innovativi, 340 milioni di euro per le imprese del Sud. Si apre il 29 gennaio 2019 lo sportello per fare domanda e le istruzioni, ovvero requisiti e scadenze sono contenute nel decreto MISE del 19 novembre 2018.

Imprese del Sud, “Macchinari Innovativi”: requisiti, domanda e cosa finanzia

Macchinari innovativi, si potrà fare domanda dal 29 gennaio 2019.

Regole e scadenze sono state stabilite dal MISE con il decreto direttoriale del 19 novembre 2018. Le indicazioni contenute consentiranno alle imprese del Sud di accedere all’agevolazione per l’acquisto di macchinari.

Le risorse stanziate sono pari ad oltre 340 milioni di euro e sono rivolte alle PMI del Sud che intendono effettuare investimenti nell’ambito della “Fabbrica Intelligente”: è questa la dotazione finanziaria della nuova agevolazione per le imprese denominata “Macchinari Innovativi”.

Con il decreto del MISE pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 luglio 2018, era stato dato il via al nuovo bonus per le imprese del Sud che effettueranno investimenti innovativi in macchinari, impianti e attrezzature, nonché programmi informatici e licenze.

Il decreto definisce i requisiti richiesti alle imprese nonché cosa finanzia l’agevolazione, fornendo l’elenco delle spese ammesse al bando “Macchinari Innovativi”.

Il decreto del 19 novembre 2018, invece, fissa i termini per fare domanda, nonché le scadenze e le modalità di accesso al contributo per gli investimenti in macchinari innovativi finanziati dal MISE.

Vediamo di seguito cos’è e come funziona la nuova agevolazione per le PMI del Sud Italia, compresa nel più ampio progetto di incentivi rientranti nel programma Industria 4.0.

Macchinari Innovativi, come fare domanda dal 29 gennaio 2019

È fissata al 29 gennaio 2019 la data a partire dalla quale si potrà fare domanda per accedere al bonus per l’acquisto di macchinari innovativi.

Le imprese del Sud potranno inviare domanda esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Macchinari innovativi” del sito web del Ministero (www.mise.gov.it), dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 29 gennaio 2019.

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, stabilito dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 novembre 2018 è articolato nelle seguenti fasi:

  • verifica del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10.00 del 9 gennaio 2019;
  • compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 15 gennaio 2019;
  • invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 29 gennaio 2019.

Bisognerà utilizzare i moduli di domanda allegati al decreto direttoriale del MISE, disponibili nella sezione dedicata del portale istituzionale del Ministero.

Ulteriori dettagli nel DD del 19 novembre 2018 che di seguito si allega:

Decreto Direttoriale MISE - Macchinari innovativi - 19 novembre 2018
Scarica il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico con regole ed istruzioni per fare domanda dal 29 gennaio 2019

Imprese del Sud, oltre 340 milioni di euro per la nuova agevolazione “Macchinari Innovativi”

Sono le PMI di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le destinatarie dei 340 milioni di euro messi a disposizione dal MISE. La misura Macchinari Innovativi, agevolazione che rientra nel piano Industria 4.0 e Fabbrica intelligente, mira a sostenere gli investimenti innovativi effettuati dalle imprese nelle Regioni meno sviluppate.

A spiegare cos’è e come funziona il nuovo bonus per l’acquisto di macchinari innovativi è il Decreto del MISE del 9 marzo 2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 luglio.

L’agevolazione per l’acquisto di macchinari innovativi mira ad agevolare il settore manifatturiero e, come dichiarato dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio:

Con questo programma s’intende favorire la crescita economica e al contempo rafforzare le piccole e medie imprese che sono più in ritardo nel fronteggiare la sfida del mercato globale, che per molte realtà - specialmente del Sud - rappresenta una montagna che non può essere scalata in solitudine”

Nell’allegare di seguito il decreto del MISE pubblicato in GU, vediamo quali sono i requisiti richiesti alle imprese, in cosa consiste nello specifico l’agevolazione e quali gli investimenti ammessi alla misura.

MISE - Decreto Ministeriale 9 marzo 2018
Scarica il decreto del MISE pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 luglio 2018 relativo all’agevolazione Macchinari Innovativi rivolta alle imprese del Sud

Macchinari innovativi, in cosa consiste la nuova agevolazione per le imprese del Sud

L’incentivo per gli investimenti in macchinari innovativi messo a disposizione dal MISE consiste in un contributo in conto impianti e in un finanziamento agevolato riconosciuto per una percentuale nominale pari al 75% delle spese ammissibili.

Il finanziamento agevolato per le imprese del Sud dovrà essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo massimo di 7 anni.

Il mix di agevolazioni istituite è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Le agevolazioni sono gestite ed erogate da Invitalia, alla quale è demandato il compito di disporre le modalità attuative.

Imprese ammesse alle agevolazioni macchinari innovativi

La possibilità di beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti in macchinari innovativi è rivolta alle micro, piccole e medie imprese del Sud che alla data di presentazione della domanda presentino i seguenti requisiti:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Possono accedere alle agevolazioni anche ai liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge.

Nello specifico, il decreto del MISE stabilisce che rientrano tra le imprese ammesse all’agevolazione quelle rientranti in tutti i settori manifatturieri della sezione C della classificazione ATECO 2007, ad eccezione di quelle connesse ai seguenti settori:

  • siderurgia;
  • estrazione del carbone;
  • costruzione navale;
  • fabbricazione delle fibre sintetiche;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Cosa finanzia l’agevolazione Macchinari innovativi

A spiegare cosa finanzia la nuova agevolazione per le imprese del Sud è l’articolo 5 del decreto del MISE del 9 marzo 2018, nel quale è stabilito che:

i programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi che, in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la Strategia nazionale di specializzazione intelligente, consentano l’interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica, con conseguente riduzione dei costi o incremento del livello qualitativo dei prodotti.

Nello specifico, i programmi di investimento ammissibili e agevolabili devono rispettare i seguenti requisiti:

  • prevedere spese non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00;
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all’area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di riferimento.

I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:

  • relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
  • riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
  • riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
  • conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
  • ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

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