Flat tax del 5 per cento sugli stipendi dei giovani: in arrivo il DDL con la novità

Rosy D’Elia - Imposte

La Lega presenta in Parlamento il Disegno di Legge per garantire una flat tax del 5 per cento ai giovani neo assunti under 30. Come funzioneranno le novità?

Flat tax del 5 per cento sugli stipendi dei giovani: in arrivo il DDL con la novità

Dopo le anticipazioni, approda in Parlamento il disegno di legge con una flat tax al 5 per cento per i neoassunti under 30. Il provvedimento è stato presentato ieri in conferenza stampa.

Ridurre al minimo il peso fiscale sugli stipendi dei giovani: è questa la strategia che la Lega intende portare avanti per agevolare i contratti dei più giovani.

Previste agevolazioni anche per favorire il rientro dei cervelli. Vediamo quali sono le proposte presentate.

Flat tax del 5 per cento sugli stipendi dei giovani: in arrivo un DDL con la proposta

Nonostante la legge delega della riforma fiscale sottolinei a più riprese la necessità di adottare misure per favorire la crescita economica degli under 36, nell’ultimo periodo le agevolazioni fiscali per i giovani hanno fatto dei passi indietro.

E alla vigilia del 2025, mentre il Portogallo approvava un regime a tasse zero per i giovani, l’Italia andava in tutt’altra direzione.

Ora, però, una parte delle forze di Governo, la Lega, punta a invertire la rotta. E mette a punto una strategia per alleggerire il peso del Fisco sugli stipendi dei giovani appena assunti.

Ieri in conferenza stampa alla Camera Luca Toccalini, responsabile dei giovani della Lega, primo firmatario della proposta, assieme a Matteo Salvini, e al sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha presentato in Parlamento la proposta di legge.

Secondo la PdL, per 5 anni i dipendenti under 30 con redditi fino a 40.000 euro applicherebbero una flat tax del 5 per cento.

Proprio come accade attualmente per i titolari di partita IVA in regime forfettario nei primi 5 anni di attività, agevolazione riconosciuta, in questo caso, a prescindere dall’età.

Anche per i datori di lavoro ci sarebbe un vantaggio: un esonero totale dei contributi previdenziali per 2 anni e una deduzione fiscale del 140 per cento sul costo del lavoro.

Flat tax del 5 per cento sugli stipendi dei giovani per favorire il rientro dei cervelli

Per chi rientra dall’estero la soglia per ipotizzata per applicare la tassazione piatta sarebbe più generosa, pari a 100.000 euro. Inoltre, per chi acquista una casa dopo il suo rientro dall’estero, la flat tax si estende a 8 anni.

Nell’ambito dei lavori di riforma fiscale è stato ridisegnato in termini meno favorevoli il cosiddetto regime impatriati, finalizzato proprio ad agevolare il rientro dei cervelli.

D’altronde, c’è sempre tempo per rimediare. Ma servono anche le risorse. Secondo il sottosegretario non c’è alcun ostacolo, c’è una dote di 2,1 miliardi di euro da utilizzare per l’occupazione.

Meno tasse per tutti e tutte, non solo per i giovani, è la promessa contenuta nel disegno di legge che la Lega si appresta a presentare.

Dagli incentivi fiscali ai rinnovi contrattuali fino ad arrivare a una maggiore defiscalizzazione dei bonus dipendenti, i cosiddetti fringe benefit, sono diverse le novità che i due sottosegretari anticipano intervenire sugli stipendi. Nessun intervento, però, è a costo zero.

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