Finanziamenti editoria, contributi per l’avvio di startup al centro degli Stati Generali

Anna Maria D’Andrea - Incentivi alle imprese

Finanziamenti editoria, nuovo bilanciamento tra contributi diretti ed indiretti e confronto sull'introduzione di fondi per l'avvio di startup durante gli Stati Generali. Queste alcune delle tematiche al centro della settimana dell'Amministrazione Aperta e degli eventi organizzati dal Dipartimento per l'Informazione ed Editoria.

Finanziamenti editoria, contributi per l'avvio di startup al centro degli Stati Generali

Finanziamenti all’editoria, contributi diretti ed indiretti: è questo uno dei temi protagonisti della Settimana dell’Amministrazione Aperta 2019 e dei workshop organizzati dal Dipartimento Informazione ed Editoria.

Settimana di approfondimenti che, per il settore editoriale, culminerà con gli Stati Generali dell’Editoria in programma a partire dal prossimo 25 marzo e che vedrà tra i temi centrali le forme di finanziamento pubblico alle nuove attività.

Startup per le quali, ad oggi, non esistono contributi specifici in ambito editoriale. La poca chiarezza su cosa e chi finanziarie è uno dei motivi per i quali ad oggi, pur essendo disponibili risorse nel Bilancio del Dipartimento, ancora non sono in vigore programmi appositamente dedicati.

A dichiararlo è il Capo del Dipartimento, il Consigliere Ferruccio Sepe che punta tuttavia sugli Stati Generali dell’Editoria in programma a Roma, dal 25 marzo in poi, per consentire allo stesso Dipartimento di avere idee più chiare su come agevolare le nuove iniziative economiche.

I contributi diretti ed indiretti all’editoria sono tra le tematiche centrali per l’attuale Governo, oggetto già di modifiche ed interventi di natura riduttiva. La Legge di Bilancio 2019 ha disegnato il piano per la totale abolizione dei contributi diretti all’editoria, per favorire un sistema maggiormente meritocratico.

Finanziamenti editoria, contributi diretti: agevolazioni verso l’abolizione totale

Ad approfondire la tematica dei finanziamenti diretti all’editoria nel corso della seconda giornata di workshop del Dipartimento Informazione ed Editoria incentrata su "Il sostegno pubblico all’editoria, in Italia ed in altri Paesi Europei", è la Dottoressa Stefania Palamara, Dirigente Servizio per il sostegno diretto alla stampa che cura i procedimenti di liquidazione dei contributi diretti alle imprese editrici.

In primis è bene ricordare che non vi è solo un tipo di contribuzione diretta ma ci sono diverse misure di sostegno, che si rivolgono a categorie particolari di beneficiari.

Ma cosa sono i contributi diretti?
Si tratta di forme di finanziamento concesse a domanda direttamente alle imprese che editano giornali, quotidiani e periodici online e su carta.

Perché si erogano i contributi? La finalità del sostegno pubblico è la tutela del principio del pluralismo dell’informazione, per dare voce a realtà informative che senza sostegno pubblico non potrebbero esistere.

Esistono diverse tipologie di contributi diretti, tra cui il più noto è sicuramente il sostegno imprese editrici. A questo si affianca il sostegno alla stampa italiana all’estero e il sostegno editoria speciale (minoranze linguistiche, periodici per non vedenti ed ipovedenti, editoria a tutela di consumatori ed utenti).

La Legge di Bilancio 2019 interviene in maniera corposa sul settore dei finanziamenti alla stampa e, a partire dal 2019 e fino al 2021, la contribuzione per le imprese editrici sarà progressivamente ridotta, fino a sparire totalmente nel 2022.

Resterà in vita esclusivamente il contributo previsto per l’editoria speciale e per la stampa all’estero.

Contributi diretti editoria: i destinatari dei finanziamenti

La normativa, oggetto di importanti modifiche nel 2012 e successivi interventi a partire dal 2016, definisce la platea dei beneficiari e dei destinatari dei contributi:

  • cooperative giornalistiche,
  • imprese editrici di quotidiani e periodici con maggioranza del capitale intestato a fondazioni, cooperative, enti morali,
  • enti senza fini di lucro,
  • associazioni (anche onlus).

Per una disamina più accurata di requisiti e beneficiari si rimanda alla normativa e agli approfondimenti pubblicati sul sito del Dipartimento Informazione ed Editoria.

Contributi indiretti editoria: finanziamenti per le startup al centro degli Stati Generali

A differenza di quelli diretti, i contributi indiretti si soffermano su specifici finanziamenti e aiutano l’impresa a “stare sul mercato”. Tra i finanziamenti ad oggi in vigore vi sono crediti d’imposta (come il bonus pubblicità), agevolazioni fiscali, riduzioni tariffarie e rimborsi spese.

Misure per le quali è fondamentale l’iniziativa legislativa finalizzata a garantire il pluralismo informativo e ad incentivare le imprese che investono nel settore.

Ad oggi non esiste uno specifico incentivo pubblico per chi intende avviare una nuova attività editoriale. Il tema delle startup, oggetto già di analisi da parte del Dipartimento, sarà affrontato durante gli Stati Generali dell’Editoria che inizieranno il 25 marzo.

Il motivo per il quale non sono ancora state disposte specifiche agevolazioni per le nuove attività è che, come dichiarato dal Capo del Dipartimento Ferruccio Sepe, vi sono ad oggi molte perplessità.

La contribuzione diretta, con i suoi limiti, ha dei riferimenti chiari su cosa finanziare e sulla base di quali requisiti ma, al contrario, sul fronte del finanziamento alle nuove attività c’è poca chiarezza. Dagli Stati Generali si attendono idee e ci si auspica il maggior confronto possibile per definire quali potrebbero essere misure e criteri idonei per nuove forme di finanziamento alle imprese.

Sarà questa la via delle novità in arrivo dopo l’abolizione dei contributi diretti a partire dal 2022?

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