Fattura elettronica, imprese e professionisti in piazza contro l’obbligo

Fattura elettronica, diretta manifestazione FdI. Giorgia Meloni: è solo un nuovo modo del Governo per trovare soldi, ma le imprese chiedono di poter lavorare. Ecco le voci dalla piazza.

Fattura elettronica, durante la manifestazione di Fratelli d’Italia di oggi, 12 dicembre 2018, era particolarmente atteso l’intervento di Giorgia Meloni.

Informazione Fiscale sta seguendo in diretta la manifestazione che si sta svolgendo a Montecitorio. Le richieste dei professionisti e dei rappresentanti delle imprese è quella di abolire l’obbligo di fatturazione elettronica o, alternativa più praticabile, di rendere l’avvio più soft.

L’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica ha sollevato le polemiche di molte imprese ed è per questo che Fratelli d’Italia si è schierata al fianco delle partite IVA, un popolo che “chiede soltanto di lavorare”.

Ci si nasconde dietro la lotta all’evasione fiscale ma, afferma Giorgia Meloni, l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica è solo un altro modo di fare cassa sulla pelle di chi produce e con questi temi si vuole solo cercare di trovare nuove risorse.

Fratelli d’Italia aveva richiesto di prorogare l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica e di renderla obbligatoria dal 1° gennaio 2019 soltanto per le operazioni di importo superiore a 10.000 euro.

Non serve più tempo, secondo Ivan Palasgo, presidente di Apindustria Venezia ma ad ormai 10 giorni lavorativi dall’avvio della fattura elettronica sono le stesse imprese a ritenere l’ipotesi inattuabile.

Fattura elettronica, Giorgia Meloni: il Governo vuole solo fare cassa

Fratelli d’Italia dice no all’obbligo di fatturazione elettronica che serve al Governo soltanto per reperire i soldi per attuare le misure care a Lega e Movimento 5 Stelle, tra cui il reddito di cittadinanza.

Sono queste le dure parole con le quali Giorgia Meloni saluta il popolo di imprese e professionisti scesi in piazza per protestare contro l’obbligo in avvio il 1° gennaio 2019.

“La malafede nei confronti delle partite IVA è evidente”, anche perché solo in Italia l’obbligo di fatturazione elettronica sta avviando in maniera così repentina e si avvierà per tutti in maniera indistinta dal 1° gennaio 2019.

Giorgia Meloni grida il suo no ad un adempimento che rischia di far chiudere molte piccole attività, ragion per cui la richiesta di FdI era quella di un avvio graduale dell’obbligo di fatturazione elettronica, che tuttavia il Governo ha prontamente escluso perché dalla misura sono iscritti in Bilancio 2 miliardi di euro di lotta all’evasione.

Fattura elettronica, Crosetto: serve avvio graduale

A prendere la parola dopo l’On. Meloni è Guido Crosetto. FdI in Parlamento ha espressamente fatto notare al Governo che c’è gente che ogni giorno fa sempre più fatica ad aprire la saracinesca del negozio e lo Stato ogni giorno fa una cosa nuova per rendere la vita difficile alle imprese.

Oggi, continua Crosetto, meno dell’1% degli italiani è in grado di emettere fattura elettronica e il Governo non si rende conto che dal 1° gennaio 2019 molte imprese rischiano di essere fuori legge.

Abbiamo intervistato l’On. Crosetto per chiedere quale sia la soluzione idonea, secondo Fratelli d’Italia, ad ormai pochi giorni dall’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica.

Manca pochissimo all’introduzione della fattura elettronica che oggi FdI chiede di abolire sapendo che non sarà possibile.

Crosetto specifica che quello che richiede la piazza non è l’abolizione dell’obbligo di fatturazione elettronica, ma scadenzarne la partenza partendo dalle grandi aziende prima e poi scendendo con anni a quelle piccole, escludendo le micro.

Le cose vanno fatte con buon senso, prosegue Crosetto. Quello di FdI non è un pregiudizio contro la fattura elettronica ma verso la possibilità per tutte le aziende partite IVA italiane di usare questo sistema. “Partiamo da quelle grandi che lavorano con la PA, ma diamo il tempo all’artigiano singolo di adeguarsi al futuro”, conclude l’Onorevole.

Fattura elettronica, imprese e professionisti in piazza per l’abolizione

Durante la manifestazione di FdI contro la fatturazione elettronica, Informazione Fiscale ha ascoltato i pareri delle imprese e dei professionisti scesi in piazza. Tra questi Ivan Palasgo, secondo cui le imprese soffrono l’attuale situazione e saranno penalizzate. Nel momento in cui si parla di semplificazione per le PMI la fattura elettronica sarà un’ulteriore “mazzata”.

La soluzione per un passo in avanti che sia indolore è, secondo il Presidente di Apindustria Venezia, quello di abolire l’obbligo di fatturazione elettronica e fare una seria caccia all’evasione partendo dalle multinazionali con sedi in Paesi a fiscalità privilegiata.

La fatturazione elettronica avrà un effetto contrario all’intenzione del Governo, non farà incassare più IVA. I soggetti “borderline” preferiranno affidarsi al nero e all’occulto e per questo il provvedimento è ritenuto poco efficace per l’obiettivo di contrastare l’evasione.

La richiesta di non introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica è tuttavia ritenuta impraticabile dagli stessi imprenditori contrari all’adempimento. Per questo, ad ormai 10 giorni lavorativi dal 1° gennaio 2019, lo scenario che si prospetta è quello di una proroga delle sanzioni che, tuttavia, non risolverà nulla.

“Subiremo l’ennesimo tribunale inquisizione contro PMI ma almeno c’è l’orgoglio di dire sono qua, dico no, protesto e alzo la testa”, l’unica concessione contro l’avvento di un adempimento tutt’altro che ben accetto.

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