Esonero contributivo imprenditori agricoli, come fare domanda: istruzioni INPS

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Esonero contributivo imprenditori agricoli e coltivatori diretti fino a 40 anni: istruzioni INPS su requisiti e modalità per presentare domanda. I dettagli su come beneficiare dell'agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 nella circolare numero 72 del 9 giugno 2020.

Esonero contributivo imprenditori agricoli, come fare domanda: istruzioni INPS

Esonero contributivo imprenditori agricoli e coltivatori diretti fino a 40 anni: domanda entro 120 giorni dalla comunicazione di inizio attività.

Con la Legge di Bilancio 2020, i nuovi iscritti alla previdenza agricola sono esonerati dal versamento dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti per una durata massima di 24 mesi.

Con la circolare numero 72 del 9 giugno 2020, l’INPS fornisce istruzioni sui requisiti necessari per l’accesso all’agevolazione destinata al settore dell’agricoltura e le modalità per richiedere il beneficio.

INPS - Circolare numero 72 del 9 giugno 2020
Esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola effettuate nell’anno 2020, ai sensi dell’articolo 1, comma 503, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020). Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.

Esonero contributivo imprenditori agricoli, come funziona? Lo chiarisce l’INPS

Secondo le novità introdotte, coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali fino a 40 anni, che si iscrivono alla previdenza agricola nel corso del 2020, possono beneficiare di un esonero totale dalla contribuzione dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS) per due anni.

L’esonero contributivo totale per imprenditori agricoli e coltivatori diretti fino a 40 anni non include i seguenti contributi:

  • contributo di maternità, dovuto, ai sensi degli articoli 66 e seguenti del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, per ciascuna unità attiva iscritta alla Gestione agricoli autonomi;
  • contributo INAIL, dovuto dai soli coltivatori diretti.

Nella circolare INPS numero 72 del 9 giugno 2020 si legge:

“Per ciò che riguarda la misura dell’esonero in questione, al fine del rispetto del limite “de minimis” previsto dalla normativa vigente, si rammenta che il coltivatore diretto può richiedere il beneficio per l’intero nucleo familiare ovvero solo per se stesso come titolare o per se stesso e per alcuni componenti del nucleo, in conformità al parere reso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Europee n. 66 P-4 del 5 gennaio 2018”.

L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente.

In caso di concorrenza di più esoneri, si applica l’incentivo più favorevole per il contribuente.

Perché coltivatori diretti e imprenditori agricoli possano accedere all’esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2020 è necessario essere in regola con alcuni obblighi:

  • adempimento degli obblighi contributivi;
  • osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
  • rispetto degli altri obblighi di legge;
  • rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Esonero contributivo imprenditori agricoli: istruzioni INPS su come richiederlo

La circolare INPS numero 72 del 9 giugno, oltre a indicare i requisiti da rispettare per accedere all’agevolazione, fornisce anche alcune istruzioni operative da seguire.

I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali interessati a beneficiare dell’esonero contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi devono inviare una domanda di ammissione al beneficio entro 120 giorni data di comunicazione di inizio attività autonoma in agricoltura, che deve essere effettuata utilizzando il relativo servizio on-line “ComUnica”.

Le domande presentate oltre il termine vengono respinte. Ma la circolare fissa la scadenza del 29 luglio 2020 per le attività iniziate in data 1° gennaio 2020.

La richiesta di accesso all’esonero contributivo deve essere inoltrata all’INPS accedendo al Cassetto previdenziale per autonomi agricoli secondo le istruzioni che seguono:

  • entrate nella sezione “Comunicazione bidirezionale”;
  • selezionare “Invio comunicazione”;
  • compilare il modello telematico “Esonero contributivo nuovi CD e IAP anno 2020 (CD/IAP2020)”.

Per le iscrizioni alla gestione agricola autonoma di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali non ancora perfezionate, per le quali vi è comunque l’attribuzione del codice azienda, le domande di ammissione al beneficio vengono acquisite ed elaborate dopo il perfezionamento dell’iscrizione alla gestione.

L’Istituto chiarisce:

“Le domande di ammissione al beneficio dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali per i quali non è stata ancora definita la richiesta di iscrizione ai fini previdenziali saranno definite dopo l’adozione del provvedimento relativo alla iscrizione alla gestione agricoli autonoma”.

Dopo le adeguate verifiche, l’INPS comunica il via libera sull’esonero contributivo sempre in via telematica nel campo “esito” del modulo di domanda specificando, per ogni anno, il valore del beneficio.

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