Dall’INPS arrivano le istruzioni operative per la fruizione dell’ISCRO. Gli autonomi possono fare domanda dal 16 giugno 2025. Attenzione alla scadenza per l’invio

I lavoratori e le lavoratrici autonome potranno fare domanda per l’ISCRO a partire dal 16 giugno 2025.
Per richiedere il trattamento di continuità reddituale e operativa ci sarà tempo fino alla scadenza del 31 ottobre.
Queste le date comunicate dall’INPS nel messaggio n. 1858 del 12 giugno, nel quale sono fornite tutte le istruzioni operative per la fruizione dell’indennità.
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Anche per quest’anno arrivano dall’INPS le indicazioni operative per la fruizione dell’ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per i lavoratori autonomi.
La misura, ricordiamo, è stata resa strutturale dalla Legge di Bilancio 2024 dopo il periodo sperimentale del triennio 2021/2023. La stessa Manovra ha introdotto una serie di novità, a partire dal limite di reddito dell’anno precedente e dall’importo minimo e massimo del trattamento, da rivalutare annualmente in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.
Il nuovo messaggio dell’INPS fornisce le indicazioni per l’invio della domanda, che può essere trasmessa a partire dal 16 giugno.
A partire da tale data, pertanto, sarà nuovamente attivo il servizio di presentazione delle domande e resterà aperto fino al 31 ottobre 2025 che, come previsto dalla normativa, segna il termine ultimo per poter richiedere l’indennità ISCRO.
Gli interessati potranno utilizzare i consueti canali messi a disposizione sul portale web dell’Istituto previo accesso con credenziali SPID, CIE o CNS.
È sufficiente accedere alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, raggiungibile digitando il titolo della sezione nel motore di ricerca o seguendo il percorso:
“Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”; dopo l’autenticazione, è necessario selezionare la voce “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”
In alternativa è possibile fare domanda tramite il contact center dell’Istituto, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuito) o al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
ISCRO 2025: requisiti, limiti di reddito e importo
L’indennità ISCRO è riconosciuta ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplice con reddito da lavoro autonomo iscritti alla Gestione separata e in possesso dei seguenti requisiti:
- non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non beneficiano dell’assegno di inclusione;
- hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- hanno dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Come detto, i valori reddituali per l’accesso e l’importo della prestazione sono rivalutati annualmente. Quelli per l’anno in corso sono stati definiti dall’INPS nella circolare n. 25/2025 e sono i seguenti:
- il reddito dichiarato nell’anno che precede la presentazione della domanda non può superare 12.648 euro;
- l’importo non può essere inferiore a 252 euro e superiore a 806,40 euro.
L’INPS ricorda che l’ISCRO non può essere richiesta per il biennio successivo all’anno di inizio di fruizione. Pertanto, chi ha già fruito dell’indennità nel 2024 non potrà fare domanda nel 2025. Stessa cosa anche se di decade dalla prestazione.
Può invece fare domanda chi ha fatto domanda nel 2024 ma questa è stata respinta oppure la prestazione è stata revocata dall’origine.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partite IVA: le istruzioni INPS per fare domanda di ISCRO