Esonero canone RAI, la misura per bar ristoranti e strutture ricettive tra gli emendamenti al DL Sostegni

Tommaso Gavi - Tasse

Esonero canone RAI, bar, ristoranti e strutture ricettizie non dovranno pagare l'abbonamento per il 2021. A confermare l'emendamento approvato in Commissione Bilancio e Finanze del Senato è il testo della legge di conversione del decreto Sostegni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2021.

Esonero canone RAI, la misura per bar ristoranti e strutture ricettive tra gli emendamenti al DL Sostegni

Esonero canone RAI, la misura è stata inserita nella legge di conversione del decreto Sostegni da un emendamento approvato in Commissione Bilancio e Finanze del Senato ed e stata confermata nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2021.

L’intervento elimina abbonamento relativo all’anno 2021 in favore delle strutture ricettizie e di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, di bar e ristoranti.

Per i soggetti che hanno già provveduto a pagare il canone Rai ed hanno diritto all’esonero, riceveranno un credito d’imposta dello stesso importo delle somme versate.

Esonero canone RAI, la misura per bar ristoranti e strutture ricettive nel testo del DL Sostegni in Gazzetta Ufficiale

L’esonero del canone RAI rientra tra gli interventi che sono confluiti nel testo di conversione in legge del decreto Sostegni, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 maggio.

I destinatari della misura, che esclude dal pagamento dell’abbonamento per il 2021, sono le strutture ricettizie e di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, bar e ristoranti.

Ad inserire l’azione a sostegno di alcune delle attività particolarmente colpite dalle misure restrittive imposte dal governo per limitare i contagi da coronavirus è un emendamento al decreto Sostegni, approvato in Commissione Bilancio e Finanze del Senato tra il 3 e il 4 maggio.

L’emendamento, confermato con modifiche nel testo definitivo, interviene sui commi da 5 a 7 dell’articolo 6, che ha come oggetto, appunto la Tariffa speciale del Canone RAI, quella prevista per le strutture in questione.

Nel comma 5 viene, tra le altre cose, specificato che sono comprese nell’agevolazione anche le attività simili a quelle indicate che sono svolte da enti del terzo settore.

Esonero canone RAI: le risorse a disposizione e il credito d’imposta per chi ha già pagato

A definire le risorse economiche a disposizione per la misura sono i commi 6 e 7: il 6° comma indica l’impiego di 83 milioni di euro, il seguente ne individua le coperture.

Per i soggetti che hanno già provveduto al pagamento del canone RAI è previsto un credito d’imposta pari al 100% della somma versata nel periodo precedente all’entrata in vigore del decreto.

Tale credito di imposta, come previsto dal testo dell’emendamento, non concorre alla formazione del reddito imponibile.

In sostanza, quindi, la somma messa a disposizione della dotazione verrà dunque impiegata in due modi:

  • per coprire le spese relative al credito d’imposta stabilito in favore dei soggetti che hanno già versato il canone RAI;
  • per provvedere al trasferimento, in favore della RAI, delle somme corrispondenti alle minori entrate, per effetto dell’intervento in questione.

L’ultimo comma dell’articolo 6 stabilisce la copertura dell’azione che di fatto intensifica quanto già previsto nel testo del decreto Sostegni pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

L’articolo 6, con oggetto “Riduzione degli oneri delle bollette elettriche e della tariffa speciale del Canone RAI” al comma 5 stabiliva la riduzione del 30 per cento del canon e per gli stessi soggetti.

Con le attuali azioni, che non rientrano quindi nel decreto Sostegni bis ma nella legge di conversione del primo provvedimento economico dell’esecutivo Draghi, elimina completamente le spese per l’abbonamento relativo all’anno 2021.

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