Direttiva sulla rendicontazione paese per paese: l’approfondimento dei commercialisti

Tommaso Gavi - Commercialisti ed esperti contabili

Direttiva sulla rendicontazione paese per paese, l'entrata in vigore dal 21 dicembre è uno dei temi dell'informativa periodica Attività Internazionale del 15 dicembre 2021, diffusa dal comunicato stampa di FNC e CNDCEC. Nel documento sono analizzate le misure economiche in risposta al coronavirus, in ambito europeo e internazionale.

Direttiva sulla rendicontazione paese per paese: l'approfondimento dei commercialisti

Direttiva sulla rendicontazione paese per paese, i cambiamenti a partire dall’entrata in vigore prevista per il 21 dicembre sono uno degli aspetti approfonditi nell’informativa periodica Attività Internazionale del 15 dicembre 2021, diffusa dal comunicato stampa di FNC e CNDCEC.

La Fondazione e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili analizzano le misure economiche adottate in ambito europeo e internazionale per contrastare il coronavirus e le diverse novità in arrivo.

Tra i focus inseriti nel nuovo numero c’è quello sulla direttiva sulla rendicontazione paese per paese, con la proposta di aumentare la trasparenza delle imprese e il controllo pubblico sull’imposta sul reddito delle società.

Gli oneri di comunicazione previsti dalla nuova normativa riguarderanno i gruppi multinazionali con un utile consolidato complessivo superiore a 750 milioni di euro.

Direttiva sulla rendicontazione paese per paese: l’approfondimento dei commercialisti

Tra gli approfondimenti contenuti nel nuovo numero dell’informativa periodica Attività Internazionale, diffusa con il comunicato stampa di FNC e CNDCEC del 15 dicembre 2021, c’è la direttiva sulla rendicontazione paese per paese.

FNC e CNDCEC - Informativa periodica «Attività Internazionale» del 15 dicembre 2021
Covid-19: International update n. 20/2021.

Il provvedimento che entrerà in vigore a partire dal prossimo 21 dicembre si propone di aumentare la trasparenza delle imprese e il controllo pubblico sull’imposta sul reddito delle società.

Gli oneri di comunicazione previsti dalla nuova normativa riguarderanno i gruppi multinazionali con un utile consolidato complessivo superiore a 750 milioni di euro.

Nel documento di approfondimento del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti è contenuta un’analisi sulle misure economiche adottate in ambito europeo e internazionale per contrastare la pandemia.

Tra i focus c’è anche la proposta della Commissione europea, ovvero il pacchetto d’autunno del semestre europeo basato sulle previsioni economiche d’autunno.

Viene delineato un passaggio, per l’economia UE, dalla ripresa all’espansione: di fondamentale importanza sarà la realizzazione di riforme e investimenti per preparare una crescita inclusiva, duratura e sostenibile.

L’analisi annuale della crescita sostenibile dell’anno in corso presenta un programma ambizioso per il 2022, che vede l’UE allontanarsi dalla gestione della crisi per dirigersi verso una ripresa sostenibile ed equa che rafforzi la resilienza della sua economia.

Il programma stabilisce inoltre le modalità per una maggiore integrazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: il perno centrale è rappresentato dal Next Generation EU nel nuovo ciclo del semestre europeo.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza conta su una dotazione di 723,8 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti e svolgerà un ruolo centrale.

Mediante l’integrazione delle priorità dell’UE nel dispositivo per la ripresa e la resilienza, il semestre europeo orienterà più efficacemente gli Stati membri nella realizzazione concreta della transizione verde e digitale e nella costruzione dell’economia dell’UE.

Direttiva sulla rendicontazione paese per paese, gli altri temi approfonditi nell’informativa periodica Attività internazionale

Tra i temi analizzati nell’informativa periodica ci sono anche i recovery plan: la Commissione ha avallato 22 piani nazionali di ripresa e resilienza, tutti approvati dal Consiglio.

Dall’agosto 2021 sono stati così sbloccati ed erogati prefinanziamenti per 52,3 miliardi di euro a favore di 17 Stati membri.

Nel complesso i piani approvati dal Consiglio hanno un valore di 291 miliardi di euro in sovvenzioni e 154 miliardi di euro in prestiti.

Lo stesso Consiglio europeo ha recentemente aggiornato l’elenco dei beni e servizi ai quali sarà possibile applicare aliquote IVA ridotte.

Tale aggiornamento tiene conto:

  • della trasformazione digitale dell’economia;
  • del vantaggio per il consumatore finale;
  • dell’interesse generale;
  • dell’eliminazione graduale degli accordi di preferenza sulle merci nocive per l’ambiente.

Nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, la Commissione europea ha inoltre adottato nuovi orientamenti per promuovere gli investimenti per il finanziamento del rischio.

Tale strumento può essere adottato dagli Stati membri per sostenere le start-up innovative e orientate alla crescita e le PMI e alcuni tipi di imprese a media capitalizzazione nelle prime fasi di sviluppo.

Il documento di studio si concentra, infine, sulla pubblicazione della versione italiana del documento di Accountancy Europe “3-step sustainability assessment for SMEs”, una check list per la valutazione della sostenibilità per aiutare i commercialisti a supportare le PMI e i loro clienti nell’elaborazione del proprio profilo di sostenibilità.

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