Detrazioni lavoro autonomo 2019: importo e calcolo

Detrazioni lavoro autonomo 2019: ecco l'importo riconosciuto e le regole per calcolare la detrazione Irpef riconosciuta e disciplinata dall'articolo 13 del TUIR.

Detrazioni lavoro autonomo 2019: importo e calcolo

Detrazioni lavoro autonomo 2019: le regole su importo e calcolo della detrazione Irpef riconosciuta ai titolari di partita IVA sono contenute all’articolo 13 del TUIR.

I lavoratori autonomi hanno diritto ad una detrazione Irpef di importo pari a 1.104 euro annui, da calcolare in base al reddito percepito nel corso dell’anno.

Così come per i lavoratori dipendenti, ai titolari di partita IVA che svolgono lavoro autonomo non occasionale e prestazioni di lavoro occasionali, l’importo della detrazione Irpef diminuisce progressivamente con l’aumentare del reddito dichiarato.

La detrazione Irpef per i lavoratori autonomi sarà riconosciuta e calcolata in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi annuale e di seguito vedremo punto per punto le regole per determinare l’importo delle detrazioni riconosciute nel 2019 ai sensi di quanto stabilito dal TUIR.

Detrazioni lavoro autonomo 2019: chi ne ha diritto

Le detrazioni Irpef per lavoro autonomo sono riconosciute di diritto nel 2019 ai soggetti che svolgono attività di lavoro non dipendente.

Si tratta di professionisti, titolari di impresa individuale, titolari di partita IVA e tutti i soggetti che svolgono in genere un lavoro autonomo, sia che esso abbia carattere continuativo sia che esso si svolga attraverso prestazioni occasionali.

Le detrazioni Irpef sui redditi da lavoro, che siano di tipo dipendente o autonomo, sono una delle agevolazioni riconosciute dall’ordinamento italiano e che consentono di ridurre l’importo dell’imposta dovuta.

Le regole per il calcolo dell’importo riconosciuto ai titolari di partita IVA sono contenute al comma 5, articolo 13 del TUIR.

Detrazioni lavoro autonomo: importo e calcolo

L’importo delle detrazioni Irpef sui redditi da lavoro autonomo è così stabilito:

  • detrazione di 1.104 euro, se il reddito complessivo non supera 4.800 euro;
  • detrazione di 1.104 euro, se il reddito complessivo è superiore a 4.800 euro ma non a 55.000 euro. In questo caso la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 50.200 euro.

Il calcolo dell’importo spettante dovrà quindi essere effettuato in base al reddito percepito per l’anno di riferimento.

La detrazione Irpef per lavoro autonomo è riconosciuta in misura piena per i redditi non superiori a 4.800 euro. In tal caso l’importo riconosciuto copre completamente l’ammontare dell’Irpef dovuta nell’anno.

Il calcolo della detrazione è differente per i redditi di importo superiore a 4.800 euro. In questo caso l’importo è riconosciuto esclusivamente per la parte di reddito corrispondente alla differenza tra l’importo di 55.000 euro e 50.200 euro.

Non spetta invece nessuna detrazione Irpef per i redditi da lavoro autonomo che superino i 55.000 euro.

Esempio calcolo detrazioni lavoro autonomo 2019

Per capire meglio come fare il calcolo delle detrazioni riconosciute sui redditi da lavoro autonomo è bene riportare un esempio.

Prendiamo il caso di un titolare di partita IVA con reddito pari a 20.000 euro. Per il calcolo della detrazione Irpef bisognerà utilizzare la seguente formula:

55.000 - 20.000 / 50.200,
35.000 / 50.200 = 0,69721116
0,69721116 x 1.104 = 769,72 euro (importo detrazione lavoro autonomo riconosciuta)

Detrazione redditi da lavoro autonomo nel Rigo RN7 del modello Redditi 2019

Nel rigo RN7 del modello Redditi 2019 i lavoratori autonomi dovranno indicare le detrazioni previste. Dovranno utilizzare lo stesso rigo anche i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

Per determinare la detrazione spettante si tiene conto della tipologia di reddito, dell’ammontare del reddito complessivo, al netto della deduzione per l’abitazione principale e le relative pertinenze, e, per alcuni redditi, dei giorni di lavoro o di pensione.

Al reddito complessivo va aggiunto anche il reddito dei fabbricati concessi in locazione e i redditi diversi derivanti dalla locazione breve di immobili assoggettati a cedolare secca.

Il reddito di riferimento per il calcolo delle detrazioni è quello indicato nella colonna 1 del rigo RN1. Come sopra anticipato, l’importo della detrazione diminuisce al crescere del reddito fino ad annullarsi del tutto, se il reddito complessivo supera euro 55.000.

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