Il DL Economia è legge. Dal bonus asilo nido ai contratti a termine, le novità nel testo

Dal bonus asilo nido alle nuove disposizioni per i contratti a termine, sono diverse le novità entrate a far parte del corpo del decreto Economia durante l’iter parlamentare per la conversione in legge.
Dopo l’approvazione da parte del Senato, il testo è passato all’esame della Camera dove ha ricevuto oggi, 6 agosto, l’approvazione definitiva. Si attende ora solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento è diviso in tre capi: misure di carattere infrastrutturale e sociale, misure per sostenere le imprese e le attività economiche e disposizioni per gli enti territoriali.
DL Economia: le novità nel testo della legge di conversione
Domanda unica per il bonus asilo nido
Con la legge di conversione del DL Economia sono in arrivo importanti novità per le famiglie che beneficiano del bonus asilo nido.
Tra le modifiche, spicca l’interpretazione autentica della norma che disciplina le strutture per le quale è possibile beneficiare del rimborso delle rette e la disposizione relativa all’invio della domanda con l’obiettivo di semplificare le procedure per l’ottenimento delle somme spettanti da parte dell’INPS.
Per quanto riguarda le tipologie di strutture per le quali è possibile beneficiare del rimborso INPS, viene chiarito che il riferimento alla frequenza di asili nido pubblici e privati previsto dalla norma di riferimento (comma 355, articolo 1 della legge n. 232/2016) si intende riferito alla generalità dei servizi educativi per l’infanzia, come definiti dal decreto legislativo n. 65/2017.
Pertanto, il bonus INPS può essere richiesto per la frequenza di:
- nidi e micronidi;
- sezioni primavera, che accolgono bambine e bambini tra ventiquattro e trentasei mesi di età e favoriscono la continuità del percorso educativo da zero a sei anni di età;
- servizi integrativi quali spazi gioco, che accolgono per un massimo di 5 ore al giorno bambine e bambini da dodici a trentasei mesi, affidati a uno o più educatori, senza il servizio di mensa;
- servizi educativi in contesto domiciliare (nidi di famiglia) comunque denominati e gestiti.
L’altra novità, come detto, riguarda la domanda per il bonus nido e nello specifico il fatto che dovrà essere effettuata una sola volta e non più di anno in anno per tutti gli anni di frequenza.
Dal 1° gennaio 2026, quindi, una volta accolta la domanda sarà valida anche per gli anni successivi. Resta ovviamente l’obbligo di verifica dei requisiti e prenotazione delle mensilità per ciascun anno solare di frequenza.
Causali flessibili per il lavoro a termine fino al 2026
La Legge di conversione del DL Economia prevede anche delle novità in materia di lavoro e in particolare per quanto riguarda la disciplina dei contratti a termine.
Il testo, infatti, prevede di estendere per un altro anno la possibilità di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato oltre i 12 mesi indicando causali più flessibili.
La scadenza attuale fissata al 31 dicembre 2025 passa dunque al 31 dicembre del 2026. In sintesi, anche per tutto il prossimo anno, sarà possibile stipulare contratti a termine oltre i 12 mesi (ma comunque nel limite di 2 anni) per le esigenze specifiche individuate dalle parti introdotte dal decreto Lavoro del 2023:
- di natura tecnica;
- organizzativa;
- produttiva.
Anche per il prossimo anno, pertanto, i contratti a tempo determinato potranno avere una durata superiore ai 12 mesi, ma comunque non superiore a 2 anni:
- nei casi previsti dai contratti collettivi;
- in assenza delle previsioni di cui al punto precedente, nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2026, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti;
- in sostituzione di altri lavoratori.
Incremento del Fondo di garanzia per la prima casa
Novità anche per l’acquisto della prima casa: con la legge di conversione del DL Economia arriva il rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa.
Il fondo, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze dalla Legge di Bilancio 2014, prevede l’accesso alla garanzia pubblica per facilitare la stipula di mutui per l’acquisto della prima casa, per chi non è proprietario di altri immobili.
Per il 2025, le risorse sono incrementate di 30 milioni di euro.
Dal CPB ai contributi per radio e TV, le altre novità in arrivo
Tra le novità del testo di conversione in legge del Dl Economia si segnalano anche quelle in materia di concordato preventivo biennale.
Nello specifico, è considerato tempestivo il pagamento, in unica soluzione o della prima rata o unica rata degli importi dovuti, che viene effettuato entro i 5 giorni successivi alla scadenza prevista, purché il versamento sia comunque eseguito prima della notifica degli atti.
Il DL fornisce, poi, l’interpretazione autentica del comma 3-bis dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 81/2008, relativo all’applicazione delle disposizioni del testo unico per la salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nei riguardi delle cooperative sociali e delle organizzazioni di volontariato della protezione civile.
Le organizzazioni di volontariato della protezione civile, dei volontari della Croce Rossa Italiana, i volontari e i coordinatori comunali delle attività di volontariato non possono in alcun modo essere equiparati al datore di lavoro o al dirigente per quanto riguarda l’adempimento degli obblighi previsti all’articolo 18 del citato Dlgs.
In arrivo, infine, sostegni per il settore radiotelevisivo. Con l’obiettivo di ripristinare il livello di contribuzione per le emittenti radiotelevisive per il 2025, si stanziano 16,5 milioni di euro per l’erogazione di un contributo straordinario.
Il contributo sarà erogato entro il 31 dicembre 2025 in favore delle emittenti che si collocano nelle graduatorie approvate per l’anno in corso, in base ai criteri di riparto e con le procedure previste dal regolamento di cui al DPR n. 146/2017.
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