Bonus nido ad ampio raggio: spetta per tutti i servizi educativi per l'infanzia, compresi spazi gioco e nidi famiglia. Dal 2026 basterà una sola domanda per tutti gli anni di frequenza. Le novità inserite nel DL Economia approvato in Senato il 31 luglio 2025

Bonus nido esteso e semplificato.
Con il primo ok alla legge di conversione del DL Economia 2025, arrivato in Senato il 31 luglio, cambiano due regole relative al bonus INPS.
Tra le modifiche, spicca l’interpretazione autentica della norma che disciplina le strutture per le quale è possibile beneficiare del rimborso delle rette da parte dell’INPS.
In via retroattiva, e sciogliendo quindi i dubbi sorti in relazione alla nuova linea dettata dall’Istituto per il 2025, l’accesso è previsto per la generalità delle strutture in possesso di titolo abilitativo. Sezioni primavera, così come spazi gioco e nidi in famiglia rientrano tra i servizi ammessi al bonus nido.
Una seconda novità, prevista con decorrenza dal 1° gennaio 2026 prevede l’invio di un’unica domanda per tutti gli anni di frequenza del nido, con il fine semplificare le procedure per l’ottenimento delle somme spettanti da parte dell’INPS.
Bonus nido per tutte le strutture pubbliche e private abilitate: via libera anche a spazi gioco e nidi in famiglia
Sciogliere i nodi sorti nell’ultimo periodo e rendere più semplice l’ottenimento del bonus asilo nido. Queste le due direttrici delle novità inserite nel corso dei lavori per la conversione in legge del DL Economia n. 95/2025, che nella notte del 31 luglio ha ottenuto il primo via libera da parte del Senato.
Per quel che riguarda il novero delle strutture per le quali è possibile beneficiare del rimborso INPS, viene chiarito che il riferimento alla frequenza di asili nido pubblici e privati previsto dalla norma di riferimento (comma 355, articolo 1 della legge n. 232/2016) si intende riferito alla generalità dei servizi educativi per l’infanzia, come definiti dal decreto legislativo n. 65/2017.
Il chiarimento circoscrive quindi l’ambito di applicazione del bonus INPS a:
- nidi e micronidi;
- sezioni primavera, che accolgono bambine e bambini tra ventiquattro e trentasei mesi di età e favoriscono la continuità del percorso educativo da zero a sei anni di età;
- servizi integrativi quali spazi gioco, che accolgono per un massimo di 5 ore al giorno bambine e bambini da dodici a trentasei mesi, affidati a uno o più educatori, senza il servizio di mensa;
- servizi educativi in contesto domiciliare (nidi di famiglia) comunque denominati e gestiti.
Restano esclusi soltanto i centri centri per bambini e famiglie, che accolgono bambine e bambini dai primi mesi di vita insieme a un adulto accompagnatore.
La novità risponde alle criticità evidenziate nell’anno in corso per l’ampia gamma di servizi integrativi per l’infanzia, effetto dell’interpretazione restrittiva dell’INPS che ha di fatto chiuso le porte al bonus nido per molti di questi. La modifica avrà valenza retroattiva e quindi si va verso un riesame anche delle domande scartate.
Unica domanda per il bonus nido a partire dal 2026
Risponde invece alla necessità di semplificare le procedure l’ulteriore novità introdotta dal DL Economia, che con l’articolo 6-bis inserito in sede di conversione stabilisce che basterà fare una sola volta domanda per tutti gli anni di frequenza.
Dal 1° gennaio 2026, la domanda una volta accolta produrrà effetti anche per gli anni successivi. Resta ovviamente l’obbligo di verifica dei requisiti e prenotazione delle mensilità per ciascun anno solare di frequenza. Viene in ogni caso meno l’onere di dover fare istanza volta per volta e attendere i lunghi tempi di lavorazione da parte dell’INPS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus nido, unica domanda dal 2026. Via libera retroattivo per spazi gioco e nidi famiglia