Decreto Rilancio, bonus professionisti: le modifiche proposte dall’INT

Tommaso Gavi - Fisco

Decreto Rilancio, alcune modifiche al bonus professionisti sono inserite tra le proposte dell'INT alla commissione Bilancio e Finanze della Camera. Lo rende noto il comunicato stampa del 3 giugno 2020. Viene inoltre suggerita la sospensione delle scadenze delle imposte autoliquidate e la semplificazione della compensazione dei crediti erariali.

Decreto Rilancio, bonus professionisti: le modifiche proposte dall'INT

Decreto Rilancio, con il comunicato stampa del 3 giugno 2020 l’INT fa il punto sulle proposte relative al provvedimento del Governo che sta affrontando l’iter di conversione in Parlamento.

Tra i suggerimenti per gli emendamenti ci sono alcune modifiche al bonus professionisti, una delle quali è l’alternatività e non l’ostatività rispetto al contributo a fondo perduto.

L’INT propone inoltre un doppio rinvio dei versamenti relativi alle imposte autoliquidate: al 30 settembre per i saldi 2019 e al 30 novembre per gli acconti 2020 in unica soluzione.

Viene richiesta anche una semplificazione della compensazione di crediti erariali che, se non può essere inserita nella legge di conversione del DL Rilancio, potrebbe trovare spazio nel provvedimento apposito.

Decreto Rilancio, le proposte dell’INT: le modifiche al bonus professionisti

Le proposte dell’Istituto Nazionale Tributaristi sul decreto Rilancio affrontano diverse misure.

Come riportato nel comunicato stampa del 3 giugno 2020, le modifiche inviate alla commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati hanno come oggetto tre provvedimenti principali:

  • il bonus professionisti;
  • le scadenze delle imposte autoliquidate;
  • la semplificazione della compensazione dei crediti erariali.

Tra le proposte di modifica per l’indennità destinata ai professionisti senza cassa, iscritti alla gestione separata dell’INPS, c’è la modifica della modalità di calcolo.

Come riporta il comunicato stampa, viene richiesto di utilizzare come base i compensi e non il reddito, per evitare calcoli complessi, costi e possibilità di errori, dal momento che ad oggi si devono compilare due dichiarazioni dei redditi per i bimestri marzo e aprile del 2019 e del 2020 e confrontarle.

Viene inoltre richiesto che l’indennità diventi alternativa e non ostativa al contributo a fondo perduto, previsto dall’articolo 25 del decreto Rilancio.

Un altro tema su cui vengono avanzate proposte è la scadenza delle imposte autoliquidate.

Viene suggerito il rinvio dei termini di pagamento di imposte e contributi da autoliquidazione collegati alle dichiarazioni dei redditi: al 30 settembre per i saldi 2019 e al 30 novembre per gli acconti 2020 in unica soluzione.

In merito il presidente Riccardo Alemanno dichiara:

“Siamo lieti che alcuni parlamentari siano intenzionati a presentare emendamenti in tal senso, ma come abbiamo avuto modo già ribadire la proroga deve essere tempestiva e quindi non può aspettare l’iter di conclusione della conversione in legge, ma deve essere concessa con un apposito provvedimento del MEF o del Governo.”

Decreto Rilancio, le proposte dell’INT: la semplificazione e la sburocratizzazione

Le proposte di modifica del decreto Rilancio prevedono anche cambiamenti generalizzati.

Tra questi c’è l’esigenza di rispondere con la semplificazione e la sburocratizzazione delle procedure.

L’INT propone di ottimizzare i documenti ed i dati già a disposizione dell’Amministrazione finanziaria a partire, a titolo esemplificativo, dall’ecobonus e sismabonus al 110%.

Alcune passaggi burocratici, sottolinea il comunicato:

“potrebbero essere superati se la Pubblica Amministrazione utilizzasse i dati già in suo possesso sulle varie piattaforme telematiche come nel caso dell’introduzione del visto di conformità, un ulteriore costo per i contribuenti, che fornisce solo un controllo formale sui documenti cosa che può essere svolta dall’Amministrazione finanziaria sulle piattaforme digitali come quella della fatture elettroniche, altrimenti la digitalizzazione così oggi utilizzata costituisce una semplificazione solo per la P.A. ma non per i cittadini.”

La semplificazione dovrebbe inoltre essere prevista per le compensazioni dei crediti erariali, con la proposta di una soluzione che, a detta dell’INT, garantirebbe più semplicità e minori costi per il contribuente.

Tale soluzione, se non inserita nell’iter di conversione in legge, potrebbe trovare spazio nell’apposito decreto Semplificazione.

In merito, il presidente Alemanno dichiara che:

“Se anche in questa situazione di emergenza non vengono liberate dai lacci burocratici le compensazioni dei legittimi crediti erariali incomincio a pensare che non ci sia nessuna volontà di semplificare gli adempimenti in capo ai contribuenti e questo è veramente inaccettabile, oggi più di ieri, posso poi comprendere che forse il DL Rilancio già imbrigliato dai problemi di copertura non sia lo strumento per questa sburocratizzazione, ma l’annunciato Decreto Semplificazione non potrà non affrontare il problema della compensazione dei legittimi crediti d’imposta da parte dei cittadini contribuenti.”

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