Sotto la lente di ingrandimento i dati di fatture, scontrini e dichiarazioni IVA: eventuali anomalie fanno scattare le PEC dell'Agenzia delle Entrate con l'invito a mettersi in regola pagando sanzioni ridotte

L’Agenzia delle Entrate passa a rassegna fatture, scontrini e dichiarazioni IVA per verificare incongruenze tra i dati. Eventuali anomalie emerse dai controlli fanno scattare la PEC con l’invito a mettersi in regola.
Con il provvedimento del 9 ottobre, l’Amministrazione finanziaria annuncia un nuovo invio di comunicazioni.
Le partite IVA che ricevono le lettere possono regolarizzare la loro posizione beneficiando del ravvedimento operoso e, quindi, della riduzione delle sanzioni dovute.
Tutti i dettagli sulle incongruenze rilevate si trovano anche nel cassetto fiscale, accessibile tramite il portale Fatture e Corrispettivi.
Controlli su fatture e scontrini: PEC dall’Agenzia delle Entrate per le partite IVA
L’Agenzia delle Entrate ha messo a confronto tre elementi:
- i dati fiscali delle fatture elettroniche;
- i dati dei corrispettivi giornalieri;
- i dati indicati nella dichiarazione annuale IVA, da cui risulterebbero delle anomalie dichiarative per il periodo di imposta 2023.
Le irregolarità vengono comunicate alle partite IVA via PEC, all’indirizzo del proprio domicilio digitale. Le lettere contengono tutti i dati utili a verificare la propria posizione:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
- codice atto;
- totale delle operazioni IVA trasmesse telematicamente;
- tutte le istruzioni per consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata, per comunicare con l’Agenzia delle Entrate e per mettersi in regola.
Nel cassetto fiscale sono disponibili anche tutti i dettagli sugli elementi che hanno fatto scattare la PEC.
Dati presenti nel cassetto fiscale per le partite IVA destinatarie delle PEC sulle irregolarità |
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Disponibili online le seguenti informazioni:
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Controlli su fatture, scontrini, dichiarazioni IVA: come “rispondere” alla PEC dell’Agenzia delle Entrate
Coloro che, in seguito ai controlli su fatture, scontrini e dichiarazioni IVA, ricevono una lettera dall’Agenzia delle Entrate hanno due strade per procedere:
- richiedere informazioni o segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze che l’Amministrazione finanziaria non ha o non ha considerato, anche tramite il proprio intermediario;
- regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commesse, beneficiando del ravvedimento operoso che prevede la riduzione delle sanzioni in relazione al tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.
Questa strada è percorribile “a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza”, specifica l’Agenzia delle Entrate, “salvo la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché il ricevimento di comunicazioni di irregolarità e degli esiti del controllo formale”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Controlli su fatture, scontrini e dichiarazioni IVA: PEC dall’Agenzia delle Entrate in arrivo