Giornalisti liberi professionisti e Co.co.co: i contributi INPGI minimi 2024

Tommaso Gavi - Giornalisti professionisti e pubblicisti

A quanto ammontano i contributi INPGI minimi 2024 che i giornalisti liberi professionisti o Co.co.co. devono pagare? Le circolari 2 e 3 forniscono gli importi: quello ordinario è di 416,64 euro

Giornalisti liberi professionisti e Co.co.co: i contributi INPGI minimi 2024

L’importo dei contributi minimi 2024 per i liberi professionisti e quanti svolgono attività lavorativa nella forma della collaborazione coordinata e continuativa (senza essere assicurati presso altre forme obbligatorie) sono stati indicati dall’INPGI nelle circolari 2 e 3 dello scorso febbraio.

Dovranno provvedere ai pagamenti i giornalisti che abbiano svolto o abbiano in corso attività giornalistica in forma autonoma nel corso dell’anno.

Anche quest’anno la scadenza per il versamento è fissata al 31 luglio.

Il contributo minimo ordinario è di 416,64 euro. Quello ridotto, che deve essere versato dai giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale, è di 217,54 euro.

I giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto sono invece tenuti a corrispondere un contributo minimo di 267,31 euro.

L’INPGI ha inoltre spiegato che i giornalisti parasubordinati (co.co.co.) devono provvedere al pagamento minimo di 398,99 euro.

Giornalisti liberi professionisti: i contributi INPGI minimi 2024

La circolare INPGI numero 2 dello scorso 7 febbraio ha fornito gli importi da pagare per i contributi minimi 2024.

INPGI - Circolare numero 2 del 7 febbraio 2024
Contributi minimi 2024, liquidazione una-tantum, contributi volontari.

Gli importi devono essere versati dai soggetti che abbiano svolto o abbiano in corso attività giornalistica in forma autonoma, nell’anno di riferimento.

Come di consueto si dovrà rispettare la scadenza del 31 luglio prossimo, data entro la quale i soggetti dovranno provvedere ai versamenti delle somme riportati nella tabella presente all’interno del documento di prassi.

L’ISTAT, con comunicato del 16 gennaio scorso, ha determinato l’indice medio di variazione dei prezzi al consumo (indice FOI senza tabacchi) tra l’anno 2022 e il 2023 con un aumento del 5,4 per cento.

Le somme variano quindi come di seguito riportato.

TIPO CONTRIBUTO Contributo minimo ordinario Contributo minimo ridotto (per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale) Contributo minimo ridotto (per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto)
Reddito minimo di riferimento 2.488,84 euro 1.244,42 euro 2.488,84 euro
Contributo Soggettivo (12 per cento) 298,66 euro 149,33 euro 149,33 euro
Contributo Integrativo (4 per cento) 99,55 euro 49,78 euro 99,55 euro
Contributo di maternità 18,43 euro 18,43 euro 18,43 euro
Totale contributo minimo 2024 416,64 euro 217,54 euro 267,31 euro

Nel documento di prassi viene inoltre riportato quanto segue:

“Il contributo soggettivo a carico dei giornalisti che svolgono attività autonoma giornalistica (libero-professionale, come attività “occasionale”, come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti, mediante cessione di diritto d’autore) è confermato - per l’anno 2024 - nella misura del 12 per cento del reddito netto imponibile. Per le quote di reddito professionale netto eccedenti i 24.000 euro, il contributo soggettivo è elevato al 14 per cento. ”

Deve essere corrisposto anche un contributo integrativo del 4 per cento del reddito lordo, dovuto dal committente per il quale il giornalista ha diritto di rivalsa.

Per i giornalisti liberi professionisti il contributo soggettivo è dovuto nel limite del massimale annuo imponibile: per il 2024 è stato stabilito a 119.650 euro.

Il contributo integrativo deve essere corrisposto sull’intero reddito lordo, si considera nel calcolo anche l’importo che supera il massimale indicato.

Come di consueto i contributi minimi devono essere corrisposti entro la scadenza del 31 luglio 2024.

Nel documento di prassi vengono fornite istruzioni anche sulla liquidazione una tantum, l’importo riconosciuto e pari ai contributi utili al conseguimento della pensione, maggiorata degli interessi legali.

La somma prevista è a favore di:

  • iscritti che al compimento dell’età pensionabile (attualmente 66 anni) cessino o abbiano cessato per qualsiasi motivo dall’iscrizione all’INPGI senza aver maturato il diritto a pensione autonoma presso tale gestione;
  • superstiti, indicati all’art. 26 del Regolamento, di giornalisti deceduti che non abbiano maturato il requisito contributivo utile alla liquidazione della pensione ai superstiti.

Sono esclusi dalla facoltà di richiesta della prestazione una tantum:

  • i giornalisti che si sono avvalsi della facoltà di ricongiunzione all’INPGI di contribuzioni versate in altre Gestioni previdenziali ai sensi della legge 5 marzo 1990, n. 45;
  • i giornalisti che abbiano maturato presso l’INPGI una posizione tale da consentire l’ottenimento di una pensione di vecchiaia supplementare di importo annuo pari o superiore al 50 per cento dell’assegno sociale, che per il 2024 è pari a 6.947,33 euro.

Nella tabella riassuntiva sono riportati gli importi del montante contributivo che permettono, nel 2024, la liquidazione di una pensione supplementare annua pari a 3.473,67 euro.

I limiti nella tabella escludono dalla liquidazione una-tantum.

Età Coefficiente di trasformazione in pensione (in percentuale) Montante contributivo che esclude la possibilità di ottenere la liquidazione una-tantum (in euro)
66 5,531 62.804
67 5,723 60.697
68 5,931 58.568
69 6,154 56.446
70 6,395 54.318
71 o più 6,655 52.196

Giornalisti liberi professionisti: il versamento dei contributi volontari

Il versamento dei contributi può superare anche il valore minimo. Il giornalista libero professionista potrà infatti anche scegliere di versare una quota relativa al contributo volontario, pari al contributo soggettivo maggiorato del contributo integrativo.

Per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, l’importo del contributo volontario viene calcolato sommando le seguenti voci:

  • l’importo medio dei contributi versati nell’anno precedente alla domanda;
  • l’aliquota IVS di finanziamento vigente per i soggetti privi di tutela previdenziale, attualmente pari al 26 per cento.

Il contributo volontario è pari all’importo del contributo soggettivo e integrativo versato nell’ultimo anno. Tuttavia si può corrispondere un’ulteriore quota per raggiungere i 12 mesi di anzianità assicurativa.

In questo caso il contributo soggettivo deve essere pari, almeno, a 2.209,80 euro annui, oltre contributo integrativo.

Giornalisti parasubordinati: i contributi INPGI minimi 2024

Per il 2024, per i parasubordinati (co.co.co.) gli importi minimi dovuti sono pari a 398,99 euro mensili.

A stabilire le aliquote contributive da versare è la circolare numero 1 del 7 febbraio scorso.

INPGI - Circolare numero 1 del 7 febbraio 2024
Gestione INPGI (CO.CO.CO.) - Valori minimi e massimali retributivi e contributivi per l’anno 2024

Il documento di prassi chiarisce che, dal 1° gennaio 2024, si devono applicare le seguenti aliquote:

  • IVS, 26 per cento;
  • prestazioni temporanee, 2 per cento.

In totale, l’aliquota del 28 per cento è così composta:

  • 18,67 per cento a carico del committente;
  • 9,33 per cento a carico del giornalista.

Tali aliquote sono relative a chi non è contestualmente assicurato presso altre forme obbligatorie.

L’aliquota contributiva dovuta dai committenti in favore dei collaboratori coordinati e continuativi che siano titolari contestualmente anche di un’altra posizione assicurativa in altri enti previdenziali o pensionati e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche è la seguente:

  • IVS, 17 per cento;
  • di cui in carico al committente, 11,33 per cento;
  • in carico al giornalista 5,67 per cento.

In merito all’assicurazione contro gli infortuni, il premio assicurativo deve essere corrisposto esclusivamente dal committente. Il contributo è fisso e non frazionabile ed è di 6 euro mensili per ogni collaboratore iscritto all’INPGI.

Il massimale imponibile, calcolato in base all’indice di variazione dei prezzi al consumo ISTAT, è di 119.650 euro.

La circolare, in merito al reddito minimo per l’accredito della contribuzione presso la gestione INPGI, chiarisce inoltre quanto di seguito riportato:

“Tale minimale per l’anno 2024 è determinato in 18.415 euro. Pertanto, nel caso in cui - alla fine dell’anno - il predetto minimale non fosse stato raggiunto si procederà ad una contrazione dei contributi mensili accreditati, in proporzione al contributo versato.”

Nel documento di prassi vengono inoltre fornite istruzioni in merito alla possibilità di scegliere la rateazione dei debiti contributivi e sui successivi aggiornamenti della procedura DASM.

Per tale procedura è in corso una nuova modalità di denuncia online per la quale sarà emanata un’apposita circolare. Per i primi mesi le due procedure si affiancheranno, poi la nuova procedura sostituirà la precedente.

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