Concorsi all’Agenzia delle Entrate per 11.000 posti, l’aggiornamento di Ruffini e la “difesa” del lavoro svolto

Rosy D’Elia - Fisco

Un aggiornamento sui concorsi indetti dall'Agenzia delle Entrate arriva direttamente dal direttore Ernesto Maria Ruffini che, dati alla mano, mette in chiaro il ruolo e il lavoro svolto dai funzionari dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini sulla necessità di liberare i cittadini e le cittadine da anni ostaggio dell'AdE

Concorsi all'Agenzia delle Entrate per 11.000 posti, l'aggiornamento di Ruffini e la “difesa” del lavoro svolto

11.000 posti all’Agenzia delle Entrate saranno occupati da nuovo personale entro il 2024: nei primi mesi dell’anno 2.300 assunzioni si sono già concretizzate e sulle prossime si sta già lavorando.

A fornire l’aggiornamento è il direttore Ernesto Maria Ruffini che, evidenziando i risultati raggiunti, pone l’accento sul ruolo dell’Amministrazione finanziaria e mette in chiaro il lavoro svolto da funzionarie e funzionari, dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini sulla necessità di una nuova pace fiscale per i cittadini e le cittadine che sono “ostaggio dell’Agenzia delle Entrate da anni”.

L’occasione per fare chiarezza è l’evento che si è tenuto presso la sala Mauro Di Cocco dell’Agenzia delle Entrate, “Facciamo semplice l’Italia – Entrate in Agenzia” il 17 luglio.

Concorsi all’Agenzia delle Entrate per 11.000 posti, l’aggiornamento di Ruffini

Più volte il direttore dell’Agenzia delle Entrate è tornato sulla questione: il personale a disposizione non è abbastanza per affrontare la mole di lavoro che passa dagli uffici dell’Amministrazione finanziaria, ancor di più se si considera la costante sfida della digitalizzazione pienamente in atto.

Dal 2012 in poi c’è stata una progressiva flessione dell’organico che oggi tocca il 30 per cento e spesso incide, per forza di cose, anche sui servizi offerti ai cittadini e alle cittadine.

“Adesso, finalmente, possiamo iniziare a guardare al futuro con la prospettiva di un organico rafforzato, grazie al piano straordinario autorizzato dalla legge di Bilancio che ci consentirà di contare, entro la fine del 2024, su circa 11mila nuove risorse. Di queste, 2.303 sono state assunte nel primo semestre 2023 e altri colleghi arriveranno nei prossimi mesi. Si tratta di risorse preziose per il ruolo che lo Stato ci ha affidato, a cui l’Agenzia dedica costantemente cura e formazione”.

Sono queste le cifre che arrivano da Ernesto Maria Ruffini nella mattinata del 17 luglio in occasione dell’evento “Facciamo semplice l’Italia” e che fanno seguito all’aggiornamento del programma delle prossime assunzioni diffuso nei giorni scorsi.

Oltre alla disponibilità già annunciata di 4.500 nuovi posti di funzionari per attività tributaria e per servizi di pubblicità immobiliare, si apriranno nuovi concorsi per assumere:

  • funzionari per processi di logistica e approvvigionamenti;
  • funzionari analista dati, infrastrutture e sicurezza informatica.

Dal 2024, invece, saranno disponibili nuovi posti per:

  • funzionari per attività di selezione, valutazione, formazione e sviluppo delle risorse umane;
  • funzionari tecnici;
  • dirigenti di seconda fascia per la gestione delle risorse umane e materiali.

Ruffini difende il ruolo dell’Agenzia delle Entrate tra risultati raggiunti e concorsi per assumere personale

Nonostante un organico sotto dimensionato, nel 2022 l’Agenzia delle Entrate ha recuperato complessivamente la cifra record di oltre 20 miliardi di evasione.

Evidenziando questo risultato, ma anche i 9,5 miliardi di euro intercettati grazie all’attività antifrode e i 3,2 miliardi di euro recuperati tramite le lettere di compliance, il direttore dell’Agenzia delle Entrate evidenzia, e difende, il ruolo dell’Amministrazione finanziaria, chiamata in causa dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che, durante una visita allo stabilimento Mermec-Ferrosud di Matera, il 15 luglio ha dichiarato:

“Oltre alla riforma della giustizia, una grande e definitiva pace fiscale tra fisco, agenzia delle entrate e contribuenti italiani è fondamentale per liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle entrate”.

Alla prima occasione utile è arrivata, pronta, la risposta di Ernesto Maria Ruffini:

“Il contrasto all’evasione non è volontà di perseguitare qualcuno. L’Agenzia è un’amministrazione dello Stato e non è un’entità belligerante. Ma è un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che, e sono la stragrande maggioranza, le tasse anno dopo anno le pagano, le hanno pagate sempre, anche a costo di sacrifici e nonostante l’innegabile elevata pressione fiscale. È un fatto di giustizia anche nei confronti di coloro che hanno bisogno del sostegno dello Stato erogato attraverso i servizi pubblici con le risorse recuperate”.

Il pagamento delle tasse passa anche da duri sacrifici di cittadini e cittadine, dalla difficoltà di rispettare le scadenze imposte, senza dubbio, ma arriva a garantire “i diritti fondamentali della persona indicati e tutelati nella nostra Costituzione, come la salute dei cittadini, l’istruzione dei nostri figli, la sicurezza di tutti noi”. È in questo senso che, per Ruffini, va inteso l’impegno fiscale.

Ma il direttore tiene a sottolineare anche un altro fondamentale aspetto, rimandando di fatto ogni questione al mittente: l’Agenzia delle Entrate si muove esclusivamente nel percorso tracciato, nei tempi e nei modi, dal Legislatore.

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