Commercianti e professionisti senza POS, la sanzione non è automatica

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Commercianti e professionisti senza POS, sanzione non automatica ma legata alla mancata accettazione di pagamenti con carte o bancomat. Dalla Guardia di Finanza arrivano i primi chiarimenti su quando scatta la doppia multa, in vigore dal 30 giugno 2022.

Commercianti e professionisti senza POS, la sanzione non è automatica

Commercianti e professionisti senza POS, prime indicazioni operative sui casi d’applicazione della doppia sanzione in vigore dal 30 giugno 2022.

L’applicazione della multa di importo fisso di 30 euro, maggiorata del 4 per cento del valore della transazione rifiutata, scatterà esclusivamente in caso di mancata accettazione dei mezzi di pagamento tracciabili indicati dalla norma.

Non quindi in automatico in caso di assenza di POS, ma esclusivamente in caso di mancata accettazione di carte e bancomat. Questo uno dei chiarimenti della Guardia di Finanza, che delimita i casi in cui commercianti e professionisti potranno essere sanzionati.

Commercianti e professionisti senza POS, la sanzione non è automatica

Non ci saranno specifici controlli da parte della Guardia di Finanza relativi all’installazione o meno di POS da parte di commercianti e professionisti. Questo è uno degli aspetti che emerge dalle indicazioni fornite ai reparti e rese note dal Sole24Ore.

Al contrario, la sanzione scatterà esclusivamente in caso di mancata accettazione del pagamento con i metodi indicati dall’articolo 15, comma 4 del decreto legge n. 179/2012.

Una conclusione desumibile anche dalla lettura della norma che, a decorrere dal 30 giugno 2022, ha introdotto la doppia sanzione nei confronti dei soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi, anche professionali.

L’articolo 4-bis dello stesso articolo 15 sopra citato, così come modificato dal decreto PNRR 2, prevede infatti che:

“A decorrere dal 30 giugno 2022, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento di cui al comma 4, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del citato comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.”

Non si parla quindi di obbligo di possesso di un POS, bensì dell’obbligatorietà di accettare pagamenti con mezzi diversi dal contante, e su questo punto un ulteriore chiarimento è stato fornito dalla Guardia di Finanza.

I metodi di pagamento da accettare non sono, in linea generale, quelli tracciabili, ma esclusivamente quelli indicati dalla norma.

Commercianti e professionisti senza POS, sanzione subordinata alla mancata accettazione dei pagamenti con carte e bancomat

La sanzione sarà quindi applicata in caso di mancato rispetto dell’obbligo di accettare mezzi di pagamento diversi dal contante. Ma quali sono gli strumenti tracciabili con i quali commercianti e professionisti dovranno consentire di pagare alla propria clientela?

Non metodi generici, ma anche in questo caso quelli esplicitamente citati dalla normativa di riferimento, ossia carte di debito, carte di credito e carte prepagate.

Su quest’ultimo punto è stata la legge di conversione del decreto legge n. 36/2022 ad introdurre l’ultimo tassello utile per l’avvio della disciplina sanzionatoria legata ai pagamenti con POS, includendo per l’appunto le carte prepagate tra i metodi da accettare.

Nessuna sanzione quindi se si rifiuta un pagamento tramite app o, ad esempio, mediante bonifico effettuato mediante i servizi di home banking.

Le sanzioni non saranno applicate anche in caso di “oggettiva impossibilità tecnica”, come ad esempio nelle ipotesi di assenza di connessione o problemi tecnici del POS.

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