Cassa integrazione Covid: controlli INL per i datori di lavoro che la richiedono

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Cassa integrazione Covid: i datori di lavoro che la richiedono al centro dei controlli nel piano messo a punto dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro per il 2021. In particolare le verifiche, anche per quanto riguarda la fruizione dei bonus, si concentrano nel primo semestre. I dettagli nel documento di programmazione della vigilanza.

Cassa integrazione Covid: controlli INL per i datori di lavoro che la richiedono

Nel primo semestre dell’anno i datori di lavoro che richiedono la cassa integrazione Covid sono nel mirino dell’INL: l’Ispettorato Nazionale del Lavoro vigila sulle aziende che accedono agli ammortizzatori sociali per verificare eventuali irregolarità e frodi relative alle misure di integrazioni salariali.

Grande attenzione anche sui lavoratori che hanno beneficiato e beneficiano dei bonus Covid.

L’emergenza coronavirus riscrive anche le priorità dell’attività ispettiva, come si legge nel documento di programmazione della vigilanza 2021 pubblicato dall’INL lo scorso 24 marzo.

Cassa integrazione Covid: i controlli dell’INL per i datori di lavoro che la richiedono

Anche i controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro stanno al passo con i tempi:

Oltre che a continuare a garantire la sua essenziale matrice di controllo e di presidio del territorio, l’operato del personale ispettivo dovrà perciò avere la capacità di modulare priorità e modalità d’intervento in aderenza all’evolvere del quadro di situazione ed in chiave di ottimizzazione delle attenuate potenzialità dello strumento, privilegiando azioni mirate che possano risultare qualitativamente più remunerative sotto il profilo sia della rilevanza delle fenomenologie emergenti che dell’ampiezza del bacino d’utenza “tutelato”.

Il quadro è in evoluzione, ma la programmazione redatta dall’INL stabilisce dei punti fermi. E tra questi c’è anche la necessità di vigilare su irregolarità e frodi relative alle misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito.

La pandemia e i diversi decreti emergenziali, dal DL Cura Italia in poi, adottati per contrastare le conseguenze delle restrizioni imposte hanno allargato l’accesso alla cassa integrazione a una platea più ampia di datori di lavoro.

Nuove regole ed eccezioni previste, sicuramente necessarie, hanno anche aumentato il rischio di un utilizzo indebito, improprio o fraudolento degli strumenti di sostegno.

Per questo l’INL in questi mesi, da gennaio a giugno 2021, sta mettendo in atto un piano di controlli nei confronti delle aziende che hanno richiesto di beneficiare della cassa integrazione Covid.

“Nell’ambito dell’ordinaria attività di vigilanza, il personale ispettivo procederà pertanto ai controlli di competenza in merito a eventuali comportamenti elusivi o fraudolenti in materia e, in caso di accertata occupazione irregolare di lavoratori, a verificare l’eventuale fruizione di reddito di cittadinanza, di emergenza o di altre misure di sostegno al reddito”.

Cassa integrazione e bonus Covid: nel mirino dell’INL datori di lavoro e lavoratori

Nel documento di programmazione della vigilanza per il 2021, l’Ispettorato specifica che in particolare, nel corso del I° semestre 2021, vigilare sulle prestazioni a sostegno del reddito, previste dalla legislazione d’urgenza e gestite dall’INPS rappresenta una priorità.

Destinatarie dei controlli, in particolare, saranno:

  • aziende che hanno fatto richiesta di trattamenti di Cassa Integrazione Ordinaria, Fondo di Integrazione Salariale e Cassa Integrazione in deroga;
  • aziende che hanno presentato domande di iscrizione, ripresa dell’attività, modifiche dell’inquadramento con effetto retroattivo in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamento delle varie forme di Cassa Integrazione;
  • aziende che operano in deroga alle misure restrittive previste dalla normativa emanata in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid 19.

Lente di ingrandimento anche su trasformazione e riqualificazione di rapporti di lavoro in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamenti delle varie forme di Cassa Integrazione.

E nello stesso piano di verifiche che riguardano gli strumenti di sostegno adottati per l’emergenza coronavirus rientrano non solo le aziende che hanno richiesto la CIG ma anche quelle che operano in settori produttivi connessi alla gestione delle misure anti-contagio, come quelle di sanificazione degli ambienti, lavanderie industriali, produzione di apparecchiature medicali e dispositivi sanitari.

E infine, oggetto di controlli da parte dell’INL sono anche i lavoratori, in particolare coloro che hanno presentato domanda per beneficiare dei bonus Covid:

  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori agricoli;
  • lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria (artigiani, commercianti, IAP, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).

Tutti i dettagli sull’attività ispettiva del 2021 nel testo integrale del documento di programmazione della vigilanza per il 2021.

INL - Documento di programmazione della vigilanza per il 2021
Il testo del Documento di programmazione della vigilanza per il 2021 pubblicato il 24 marzo 2021.

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