Come funziona la carta dedicata a te 2025? Le istruzioni in attesa del decreto attuativo

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

La carta dedicata a te è prevista anche per il 2025: attesa per la ricarica e per le nuove assegnazioni. Ma, come per gli anni scorsi, serve il decreto attuativo con tempi e istruzioni

L’ultima Legge di Bilancio ha confermato anche per il 2025 la carta dedicata a te, la social card riconosciuta alle famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro in condizione di priorità nel Comune di riferimento.

A disposizione ci sono 600 milioni di euro. E per la ricarica e per le nuove assegnazioni anche questa volta servirà attendere il decreto attuativo, che non è stato ancora adottato.

Il testo dovrà chiarire nel dettaglio come funzionerà il bonus spesa e quali procedure dovranno seguire Poste Italiane, INPS ed enti locali.

In attesa del provvedimento, da quali requisiti serviranno a cosa si potrà comprare, è già possibile ipotizzare qualche risposta guardando agli anni scorsi.

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Carta dedicata a te anche nel 2025: importo più basso?

La carta dedicata a te lo scorso anno è stata assegnata a circa 1,3 milioni di famiglie.

Chi aveva già dall’anno precedente una prepagata a disposizione ha ricevuto una ricarica mentre i nuovi nuclei beneficiari della misura sono stati invitati, tramite una lettera del Comune, a ritirare la postepay del valore di 500 euro presso gli uffici postali.

Entro il 28 febbraio è stato possibile utilizzare il saldo a disposizione per non perderlo, mentre tempi e regole relative al 2025 saranno stabilite con un provvedimento attuativo, come accaduto in passato.

Dall’ultima Legge di Bilancio sono arrivate due notizie:

  • la conferma del bonus spesa anche per il 2025;
  • la riduzione del fondo a disposizione pari a 500 milioni di euro: per il 2024 era pari a 600 milioni di euro, a cui si sono aggiunte anche le risorse residue della precedente annualità.

Accanto alla conferma, quindi, si fa spazio l’ipotesi di una riduzione dell’importo a disposizione o della platea delle famiglie beneficiarie.

Carta dedicata a te anche nel 2025: come funziona? Nessuna domanda, ma verifica dei requisiti

Nelle precedenti annualità la carta dedicata a te è stata riconosciuta in via automatica, senza presentare domanda. Ed è verosimile ipotizzare che anche per il 2025 si confermerà la stessa procedura.

L’INPS, insieme ai Comuni, ha verificato i requisiti per poter erogare la social card. Prima di tutto sono state prese in considerazione le famiglie che hanno un ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, fino a 15.000 euro.

Sulla base di questa caratteristica, è stata stilata una graduatoria per ogni territorio, considerando i nuclei familiari con almeno tre componenti e tenendo conto della seguente scala di priorità:

  • la presenza di un componente nato entro il 31 dicembre 2010;
  • la presenza di un componente nato entro il 31 dicembre 2006;
  • e a seguire tutti gli altri.

A parità di condizioni, la carta dedicata a te è stata assegnata a chi presentava un ISEE più basso.

Sempre considerando le regole degli anni scorsi, con l’importo, riconosciuto tramite l’assegnazione di una prepagata o con una ricarica della social card già in possesso della famiglia, i beneficiari hanno potuto effettuare acquisti di tre tipi, usufruendo, in alcuni casi, anche di particolari sconti:

  • beni alimentari di prima necessità;
  • benzina;
  • abbonamenti ai mezzi pubblici.

Carta dedicata a te anche nel 2025: come funziona e cosa si può comprare?

Nelle precedenti annualità, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha stilato anche una lista della spesa per indicare cosa si può comprare con la carta dedicata a te:

  • carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
  • pescato fresco;
  • tonno e carne in scatola;
  • latte e suoi derivati
  • uova;
  • oli d’oliva e di semi;
  • prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
  • pizza e prodotti da forno surgelati;
  • paste alimentari;
  • riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
  • farine di cereali;
  • ortaggi freschi, lavorati, e surgelati;
  • pomodori pelati e conserve di pomodori;
  • legumi;
  • semi e frutti oleosi;
  • frutta di qualunque tipologia;
  • alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
  • lieviti naturali;
  • miele naturale;
  • zuccheri.
  • cacao in polvere;
  • cioccolato;
  • acque minerali;
  • aceto di vino;
  • caffè, tè, camomilla;
  • prodotti DOP e IGP.

Dall’elenco resta sempre esclusa “qualsiasi tipologia di bevanda alcolica”. Per il 2025 i dettagli dovranno essere ancora chiariti: manca il via libera sul provvedimento attuativo che dovrà chiarire, come per gli anni scorsi, le istruzioni operative.

Ed è proprio in questo periodo che si attendono notizie: nel 2023 è stato firmato a metà aprile mentre l’anno scorso tra fine maggio e inizio giugno.

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