Pagamento fatture, arriva la cambiale digitale: novità Legge di Bilancio 2020

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Cambiale digitale, un nuovo strumento per regolare i rapporti commerciali tra le imprese e per agevolare il finanziamento tra privati: la novità è contenuta nella Legge di Bilancio 2020, ed è frutto di un emendamento della Maggioranza approvato in Senato. Ecco cos'è e come funziona.

Pagamento fatture, arriva la cambiale digitale: novità Legge di Bilancio 2020

Arriva la cambiale digitale: la Legge di Bilancio 2020 introduce un nuovo strumento per regolare i rapporti commerciali tra le imprese.

Le nuove cambiali potranno essere utilizzate soltanto per il pagamento di fatture e sono pensate come strumento per agevolare l’auto finanziamento tra privati.

È il testo della Legge di Bilancio 2020, così come modificato dopo il lungo lavoro in Commissione Bilancio del Senato, ad introdurre la nuova cambiale digitale, rimandando tuttavia ad un successivo decreto del MEF per la definizione degli aspetti attuativi.

Le cambiali dovranno rispecchiare l’importo delle fatture da pagare, alla quale dovranno fare specifico riferimento. La durata viene fissata in un minimo di 6 mesi, ed eventuali contestazioni in caso di mancato pagamento potranno essere effettuate esclusivamente dopo 2 mesi dalla scadenza.

Pagamento fatture, arriva la cambiale digitale: novità Legge di Bilancio 2020

Il fine è quello di favorire l’auto finanziamento tra imprese, il mezzo è la cambiale digitale. La Legge di Bilancio 2020 introduce un nuovo titolo di credito dematerializzato che potrà essere utilizzato dalle imprese (e non da persone fisiche) per il pagamento di fatture commerciali.

La cambiale digitale dovrà avere una scadenza non inferiore a sei mesi, e potrà essere emessa, anche in forma frazionata, per un importo totale non superiore a quello complessivo delle fatture di riferimento.

Le cambiali digitali istituite dalla Legge di Bilancio 2020 dovranno riportare in maniera chiara il riferimento alla fattura o alle fatture per le quali sono emesse, e sono equiparate totalmente a quelle ordinarie.

Come funziona la cambiale digitale: dal termine minimo al protesto in caso di mancato pagamento

In attesa delle disposizioni attuative del MEF, è la Legge di Bilancio 2020 a dettare le prime regole e a spiegare come funziona la nuova cambiale digitale.

Viene definita come un “titolo di credito avente forma dematerializzata”, che potrà essere emesso con scadenza non inferiore a sei mesi.

Come sopra già anticipato:

“debbono essere emesse o girate esclusivamente per il pagamento di fatture commerciali e possono essere emesse, anche in forma frazionata, per un importo totale non superiore a quello complessivo delle fatture al cui pagamento sono destinate.”

Al nuovo strumento di pagamento delle fatture tra imprese e soggetti diversi dalle persone fisiche si applicheranno le regole generali previste per le cambiali ordinarie, tra cui l’obbligo di pagamento dell’imposta di bollo proporzionale del 12 per mille.

Il nuovo articolo 26-bis della Legge di Bilancio 2020 definisce la struttura della cambiale digitale. La denominazione del titolo di pagamento dovrà essere indicata nel titolo; inoltre, sarà necessario indicare i riferimento chiari alle fatture al cui pagamento sono state emesse o girate.

La girata sarà possibile esclusivamente in maniera piena ed incondizionata.

Infine, la Legge di Bilancio 2020 fissa tempi chiari anche in caso di controversie: il protesto per mancato pagamento di una cambiale digitale potrà essere avviato dopo 60 giorni dalla scadenza.

Quel che si evince dalla lettura della novità introdotta dalla Manovra è che servirà ancora tempo per capire come funziona la nuova cambiale digitale: il decreto attuativo del MEF, di concerto con il MISE, dovrà essere emanato entro il 30 settembre 2020.

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