Buoni spesa, bollette e affitto: novità in arrivo con il DL Sostegni bis

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Buoni spesa, aiuti per bollette e per canoni di affitto nel decreto Sostegni bis. Nella bozza in circolazione risultano stanziati 500 milioni di euro per il 2021 che i rispettivi comuni destineranno alle famiglie in difficoltà economica.

Buoni spesa, bollette e affitto: novità in arrivo con il DL Sostegni bis

In arrivo nuovi buoni spesa e aiuti economici per pagare bollette e canoni d’affitto: nel decreto Sostegni bis, in fase di definizione, sono previsti altri 500 milioni di euro, rispetto a quelli già stanziati, destinati alle famiglie in difficoltà per il 2021.

Nella prima bozza del provvedimento, infatti, si legge di nuove risorse messe a disposizione dei Comuni italiani che confluiranno in un nuovo fondo, diverso rispetto a quello istituito con il decreto Ristori ter che vantava una dotazione di 400 milioni di euro.

Questi ulteriori 500 milioni, però, non serviranno solo ad acquistare generi alimentari e di prima necessità ma, da quanto emerge, andranno ad aiutare le famiglie anche nel pagamento di affitti e utenze.

Buoni spesa, bollette e affitto: novità in arrivo con il DL Sostegni bis

Confermati i buoni spesa anche per il 2021: questo si legge nella bozza del decreto Sostegni bis in circolazione che dovrebbe trovare l’approvazione definitiva entro la prima settimana di maggio.

Alla già rodata misura dei buoni per le spese alimentari si potrebbero aggiungere anche aiuti per affitti e bollette, una novità che arriverebbe soltanto con questo nuovo provvedimento.

Solo qualche settimana fa l’Associazione Italiana Comuni Italiani aveva proposto questa formula in occasione dell’audizione sul Decreto Sostegni che si è tenuta il 7 aprile dinanzi alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze.

Allo scopo dovrebbe venire istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Interno un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2021 che entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis dovrebbero essere distribuiti ai Comuni italiani in base ai seguenti criteri:

  • una quota pari al 50 per cento del totale, perciò 250 milioni di euro, da ripartire in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune;
  • il restante 50 per cento suddiviso in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderato per la popolazione rispettiva;
  • il contributo minimo spettante a ciascun comune non può in ogni caso risultare inferiore a 600 euro.

Buoni 2021, non solo solidarietà alimentare ma aiuti per affitti e bollette

Un supporto per i cittadini colpiti dagli effetti economici della pandemia a tutto campo, quello che dovrebbe essere introdotto con il nuovo provvedimento emergenziale.

Per quanto riguarda i buoni spesa, che fin dall’inizio della pandemia sono stati impiegati più volte, le regole sulla distribuzione dovrebbero rimanere quelle dettate dall’ANCI: ogni territorio stabilisce tempi, importi e requisiti per poter presentare domanda di accesso agli aiuti in maniera diversa, ma sempre attenendosi a dei parametri standard.

Sempre per i soli buoni spesa, si ricorda, le risorse erano utilizzate - e lo sono ancora per i comuni che non le hanno ancora esaurite - per garantire ai cittadini due tipologie di sostegno:

  • buoni spesa usati per l’acquisto di generi alimentari presso i negozi indicati in un elenco che il Comune deve pubblicare sul suo sito;
  • acquisto e distribuzione di generi alimentari o prodotti di prima necessità.

Un sostegno che, da quanto risulta dalla bozza di decreto, dovrebbe allargare il raggio d’azione includendo anche le spese sostenute per il pagamento delle bollette e i canoni d’affitto.

In ogni caso per avere certezza della conferma e dell’ampliamento della misura è necessario attendere il testo ufficiale del decreto Sostegni bis, atteso per fine settimana.

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