Bonus revisione auto 2022, domande al via dal 1° marzo

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Bonus revisione auto 2022, si parte dal 1° marzo con le domande di rimborso relative all'anno in corso. Per il 2021 sono già state presentate 40.918 richieste, secondo i dati forniti dal Ministero dei Trasporti.

Bonus revisione auto 2022, domande al via dal 1° marzo

Bonus revisione auto, dal 1° marzo 2022 parte la possibilità di richiedere il rimborso per le spese sostenute dal 1° gennaio.

A comunicarlo è il Ministero dei Trasporti, ai quali è affidato il compito di gestire le domande per l’accesso al buono veicoli sicuri, introdotto dal 1° novembre scorso alla luce dell’aumento delle tariffe per la revisione di auto, moto, ciclomotori e minibus.

Sarà in vigore per tre anni, dal 2021 e fino al 2023, il buono introdotto dalla Legge di Bilancio dello scorso anno di importo pari all’incremento della tariffa di revisione scattato da novembre. Chi presenta domanda potrà quindi ottenere un rimborso pari a 9,95 euro, nei limiti delle risorse a disposizione.

Bonus revisione auto 2022, domande al via dal 1° marzo

Sono già oltre 40.000 le domande presentate per il bonus revisione in relazione ai costi sostenuti da novembre e fino al 31 dicembre scorso.

Secondo i dati del MIT pubblicati il 7 febbraio 2022, a richiedere il rimborso sono state nel dettaglio 40.796 persone fisiche e 122 persone giuridiche, in relazione alla spesa sostenuta per revisionare autoveicoli fino a 35 quintali, motoveicoli, ciclomotori e minibus fino a 15 posti nelle officine autorizzate.

Un dato al quale si affianca la notizia dell’avvio delle domande anche per le revisioni sostenute nel corso dell’anno in corso. La piattaforma telematica dedicata al buono veicoli sicuri sarà aperta dal 1° marzo 2022 per le nuove richieste.

La misura compensativa di importo pari a 9,95 euro è rivolta ai proprietari di veicoli a motore, in relazione al costo di revisione di veicoli ed eventuali rimorchi.

L’accesso all’agevolazione è consentito per un solo veicolo a motore e per una sola volta, e così come previsto dal decreto attuativo del 24 settembre 2021 il bonus è accessibile previa registrazione sull’apposita piattaforma telematica, denominata “Buono veicoli sicuri” , accessibile tramite il sito del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Accedendo al portale, esclusivamente mediante le credenziali SPID, sarà quindi possibile inserire il numero di targa e la tipologia del veicolo per il quale si richiede il contributo e, dopo aver indicato i dati richiesti, sarà necessario indicare l’IBAN sul quale si intende ricevere il rimborso.

Bonus revisione 2022, guida alla domanda
Scarica il manuale utente messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti

Bonus revisione 2022, domande in ordine cronologico fino a esaurimento delle risorse

Ai fini del riconoscimento del buono veicoli sicuri la Legge di Bilancio 2021 ha stanziato un totale di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.

Risorse che costituiscono limite di spesa, e che pertanto rappresentano la soglia massima entro la quale il Ministero dei Trasporti potrà garantire l’erogazione del bonus revisioni.

Così come evidenziato dal decreto attuativo del 24 settembre 2021, il contributo è riconosciuto secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste, e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Non un click day , considerando le risorse a disposizione, ma in ogni caso dal 1° marzo 2022 partirà il contatore delle somme totali spese e di quelle che sarà ancora possibile richiedere per l’anno in corso.

Il bonus revisioni di 9,95 euro sarà accreditato sul conto corrente corrispondente all’IBAN indicato nella domanda di rimborso.

Il pagamento avverrà dopo i controlli effettuati dalla SOGEI, che verificherà la validità e la correttezza dei dati inseriti relativamente al codice fiscale del richiedente, alla targa del veicolo e all’effettuazione della revisione, incrociando le informazioni a disposizione dell’anagrafe tributaria e quelle del Centro elaborazione dati istituito presso la Direzione Generale per la Motorizzazione.

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