Come richiedere il bonus mamme lavoratrici 2025? La domanda coinvolge l'INPS, ma le strade da seguire per l'esonero e il contributo fino a 480 euro sono diverse

Per il 2025 è previsto un bonus per le mamme lavoratrici con almeno due figli o figlie, a prescindere dalla tipologia di attività svolta e dal contratto. Fanno eccezione solo le donne che operano nel settore domestico.
Con le novità introdotte dal DL n. 95 del 2025, l’agevolazione si è sdoppiata, in campo una decontribuzione e un contributo netto, e anche le strade per richiedere l’agevolazione sono due.
In prima linea nelle procedure di domanda c’è l’INPS, ma se per l’esonero contributivo già in vigore le istruzioni sono disponibili, per l’accesso al contributo di 480 euro tutto è ancora da definire.
Quale bonus mamme lavoratrici si può richiedere? Dipende dal numero di figli e dal contratto
In ogni caso, la prima domanda da porsi non è “come richiedere il bonus mamme lavoratrici?” ma “per quale agevolazione si può presentare domanda?”
Bisogna considerare due aspetti: il numero di figli o figlie e la tipologia di contratto.
Diversamente dalle previsioni inziali, l’esonero contributivo parziale messo in campo dalla Legge di Bilancio 2025 sarà applicabile solo dal prossimo anno. Mentre resta in vigore la decontribuzione prevista dalla Manovra dello scorso anno destinata alle donne occupate a tempo indeterminato e con almeno tre figli.
Chi risponde a questi requisiti può beneficiare di un esonero contributivo totale, fino a un massimo di 3.000 euro, finché il più giovane non diventa maggiorenne.
Potranno ricevere, invece, un contributo totale fino a un massimo di 480 euro le madri con un reddito fino a 40.000 euro:
- lavoratrici dipendenti, a tempo determinato o indeterminato, autonome e professioniste con due figli o figlie fino ai 10 anni del più giovane;
- occupate a tempo determinato, autonome e professioniste con almeno tre figli o figlie fino ai 18 anni del più giovane.
Si stima una platea di beneficiarie composta da 695 mila dipendenti e circa 175 mila autonome.
Come richiedere il bonus lavoratrici madri? Istruzioni dall’INPS per la domanda
Individuare l’agevolazione accessibile è anche il primo passo per capire come richiederla, le due forme di bonus previste per le madri seguono logiche diverse.
Nel caso della decontribuzione messa in campo dalla Manovra 2024 non è necessario inviare una vera e propria richiesta, ma perché si possa applicare l’esonero contributivo la lavoratrice interessata deve comunicare i codici fiscali dei figli al datore di lavoro o direttamente all’INPS.
Per il bonus che ha la forma di un contributo fino a 480 euro, invece, le istruzioni da seguire per presentare domanda dovranno essere definite dall’INPS.
Diversamente da quanto annunciato in prima battuta dalla Ministra del Lavoro Calderone, che ipotizzava il coinvolgimento delle casse professionali, leggendo la norma dovrebbe essere l’Istituto a gestire le richieste di tutte le lavoratrici, anche quelle iscritte alle casse professionali.
Ma per ora non è arrivata nessuna indicazione: d’altronde per ottenere l’importo bisognerà attendere la fine dell’anno.
Restano, inoltre, da definire tramite decreto attuativo anche tutti i dettagli per applicare l’esonero contributivo parziale inizialmente previsto e posticipato al 2026.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mamme lavoratrici 2025, come richiederlo?