Bonus in busta paga, istruzioni sul calcolo dalle Entrate: eventuali arretrati coi prossimi stipendi

Rosy D’Elia - Imposte

Arrivano le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate sul taglio del cuneo fiscale: i datori di lavoro devono adeguare il calcolo del bonus in busta paga e corrispondere eventuali arretrati con i prossimi stipendi

Bonus in busta paga, istruzioni sul calcolo dalle Entrate: eventuali arretrati coi prossimi stipendi

Dal 1° gennaio scorso, per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti con reddito fino a 40.000 euro hanno diritto a un bonus o una detrazione aggiuntiva in busta paga.

Dall’Agenzia delle Entrate arrivano le istruzioni per effettuare il calcolo corretto in base alla diversa situazione reddituale. E, come chiarisce la circolare n.4 del 16 maggio 2025, eventuali arretrati dovranno essere corrisposti con i prossimi stipendi.

Bonus in busta paga: eventuali arretrati del taglio del cuneo fiscale in arrivo con i prossimi stipendi

Il nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo, disegnato per garantire aumenti in busta paga ai dipendenti, si concretizza in un contribuito, per chi ha un reddito fino a 20.000 euro, e in una detrazione aggiuntiva sul lavoro dipendente fino ai 40.000 euro.

Gli importi vengono corrisposti automaticamente dai datori di lavoro: il dipendente non deve presentare alcuna domanda per ottenerli ma, al contrario, può chiedere espressamente di non applicare il taglio.

Già dal 1° gennaio i sostituti d’imposta avrebbero dovuto adeguare gli stipendi alle nuove regole: chi non ha applicato le nuove regole o non lo ha fatto correttamente, in linea con i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, dovrà rimediare “primo periodo di paga utile” successivo alla data di pubblicazione della circolare.

Il documento, inoltre, specifica:

“Laddove, per ragioni esclusivamente tecniche legate alle procedure di pagamento delle retribuzioni, non sia possibile riconoscere le somme, o applicare la detrazione, nei periodi sopra indicati, i benefici dovranno essere erogati nelle successive mensilità o, al più tardi, in sede di conguaglio”.

Bonus in busta paga, le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per applicare il taglio del cuneo fiscale

I datori di lavoro, che operano come sostituti d’imposta, devono applicare il taglio del cuneo fiscale e contributivo in busta paga in linea con i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate.

Il calcolo del contributo in busta paga si calcola applicando al reddito di lavoro dipendente una delle tre percentuali previste.

Taglio cuneo fiscale 2025Tipologia di bonusImporto
Fino a 20.000 euro di reddito Contributo aggiuntivo in busta paga Importo da calcolare in base a diverse percentuali:

  • 7,1 per cento fino a 8.500 euro
  • 5,3 per cento tra 8.500 e 15.000 euro
  • 4,8 per cento tra i 15.000 e i 20.000 euro

Fino a 32.000 euro nel calcolo dello stipendio viene considerata una detrazione aggiuntiva pari a 1.000 euro all’anno: superata questa cifra, il beneficio decresce progressivamente fino ad azzerarsi ai 40.000 euro.

Il taglio del cuneo fiscale e contributivo, quindi, non viene applicato con una formula fissa ed è fondamentale individuare correttamente il reddito del lavoratore o della lavoratrice rilevante per determinare il bonus spettante.

Bonus in busta paga, come calcolare il contributo aggiuntivo

Con le istruzioni contenute nella circolare del 16 maggio, l’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti su come calcolare il contributo aggiuntivo che spetta in busta paga per coloro che non superano la soglia dei 20.000 euro, anche nel caso in cui il dipendente lavori solo per una parte dell’anno.

In linea generale per calcolare il bonus da corrispondere è necessario individuare la percentuale in base al reddito annuale teorico di lavoro dipendente e applicare la relativa percentuale al reddito effettivamente corrisposto mensilmente.

Percentuale per calcolare il bonus dipendentiReddito
7,1 per cento fino a 8.500 euro
5,3 per cento tra 8.500 e 15.000 euro
4,8 per cento tra i 15.000 e i 20.000 euro

Le regole da applicare per chi non lavora tutto l’anno sono le seguenti:

  • è necessario calcolare il reddito annuale teorico: la cifra che avrebbe percepito se avesse lavorato per l’intero anno;
  • individuare la percentuale corrispondente;
  • e applicarla al reddito di lavoro dipendente effettivamente percepito nell’anno.

Chi percepisce più redditi di lavoro dipendente, nel calcolare il numero dei giorni per i quali dividere il reddito percepito nell’anno deve considerare una sola volta i giorni compresi in periodi contemporanei.

Come calcolare il bonus in busta paga fino a 20.000 euro?
Le istruzioni delle Entrate per chi lavora solo per una parte dell’anno
Circolare n. 4 del 2025
Un contribuente nell’anno 2025 ha un reddito complessivo pari a 6.000 euro ed è titolare di un contratto di lavoro dipendente dal 1° gennaio 2025 al 3 marzo 2025 (62 giorni di lavoro dipendente), per il quale percepisce complessivamente un reddito di lavoro dipendente pari a 2.000 euro.

Il reddito annuale teorico è pari a 11.744,19 euro [(2.000:62) x 365].
La somma spettante è pari a 106 euro, determinata applicando la percentuale relativa ai redditi da 8.501 euro a 15.000 euro (5,3 per cento) al reddito di lavoro dipendente effettivamente percepito nell’anno (2.000 euro).

Bonus in busta paga: i chiarimenti delle Entrate sul reddito da considerare

Anche per applicare il taglio del cuneo fiscale e contributivo sotto forma di detrazione aggiuntiva è fondamentale individuare correttamente il reddito da considerare.

Il calcolo si effettua in base al reddito complessivo che si determina sommando i redditi di ogni categoria che concorrono a formarlo.

In particolare, per calcolare il bonus in busta paga risultano rilevanti anche le quote considerate esenti applicando le agevolazioni per il rientro dei cervelli, ovvero i regimi fiscali previsti per docenti, ricercatori e ricercatrici e impatriati. Mentre deve essere sottratto il reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e quello delle relative pertinenze.

Una volta individuata la percentuale su cui calcolare la detrazione, sottolinea la circolare, il bonus si determina in relazione alla quota imponibile del reddito di lavoro dipendente soggetto a tassazione in Italia.

Tutte le istruzioni da seguire sono contenute nel testo integrale della circolare numero 4 del 2025.

Agenzia delle Entrate - Circolare n. 4 del 16 maggio 2025
Novità in materia d’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e sulla tassazione dei redditi di lavoro dipendente

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