Bonus affitto per la riduzione del canone: l’AdE ammette gli errori sui contratti già rinegoziati

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Bonus affitto per la riduzione del canone: difficoltà di accesso ai contributi a fondo perduto in caso di contratti già oggetto di rinegoziazione prima del 25 dicembre 2020. Nella risposta all'interpello numero 13 del 2022 l'Agenzia delle Entrate affronta la questione e ammette gli errori: necessaria un'istanza in autotutela. Ma non si tratta di un caso isolato.

Bonus affitto per la riduzione del canone: l'AdE ammette gli errori sui contratti già rinegoziati

Bonus affitto per la riduzione del canone: difficoltà di accesso ai contributi a fondo perduto per i contratti oggetto di rinegoziazione prima del 25 dicembre 2020.

La questione al centro della risposta all’interpello numero 13 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate, però, non è nuova.

Il problema era già stato segnalato nei mesi scorsi alla redazione di Informazione Fiscale da una lettrice, seppur con delle differenze, ed è ora sotto la lente di ingrandimento dell’Amministrazione finanziaria.

L’Agenzia delle Entrate ammette la presenza di errori nel sistema e suggerisce l’invio di un’istanza in autotutela per ottenere gli importi fino a un massimo di 1.200 euro stanziati dall’articolo 9 quater del Decreto Ristori.

La procedura di domanda, da quello che emerge, ha penalizzato proprio tutti i contribuenti che hanno concesso agli inquilini una riduzione già nella prima fase della pandemia e quindi prima del periodo coperto dall’agevolazione, dal 25 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021.

Ma è un paradosso se si considera la ratio della norma.

Bonus affitto per la riduzione del canone: l’AdE ammette gli errori sui contratto già oggetto di rinegoziazione

Il caso al centro della risposta all’interpello numero 13 dell’11 gennaio 2022 riguarda un contribuente, non residente in Italia, che ha sottoscritto un contratto di locazione come locatore di un immobile ad uso abitativo con canone annuo pari a 6.600 euro, con decorrenza dal 23 luglio 2015.

Le difficoltà economiche determinate dalla pandemia hanno portato a due rinegoziazioni:

  • una prima per il periodo dal 23 giugno 2020 al 22 giugno 2021 ha previsto una riduzione del canone annuo a 1.800 euro;
  • una seconda per il periodo dal 23 giugno 2021 al 22 luglio 2022 che ha confermato la riduzione già prevista.

Ci sarebbero, quindi, tutti i presupposti per accedere al bonus affitto ottenendo il contributo a fondo perduto spettante per la riduzione del canone.

Lo conferma anche l’Agenzia delle Entrate chiarendo, però, che nel caso analizzato è possibile accedere al beneficio solo per la seconda rinegoziazione:

“Si ritiene che il contributo in esame non spetta con riferimento ai contratti di locazione che, seppur in essere al 29 ottobre 2020, sono stati rinegoziati prima del 25 dicembre 2020, data di entrata in vigore dell’articolo 9- quater in commento”.

Stando a quanto riportato dal diretto interessato, però, il sistema ha respinto la domanda escludendo totalmente il beneficiario dall’agevolazione.

“La procedura per la presentazione dell’istanza di ottenimento del contributo non riconosce la diminuzione del canone, poiché già effettuata con la prima rinegoziazione, e pertanto, respinge l’istanza che l’interessato intende inoltrare”.

Bonus affitto per la riduzione del canone: istanza in autotutela per gli errori d’accesso ai contributi a fondo perduto

Gli errori legati a una riduzione del canone di affitto riconosciuta nel corso del 2020 non rappresentano un caso isolato.

Già dalla scorsa estate, quando è stata attivata la procedura per richiedere l’agevolazione, sono arrivate alla redazione di Informazione Fiscale le prime segnalazioni su un calcolo penalizzante del contributo a fondo perduto a causa di una precedente rinegoziazione del canone.

Il valore del bonus affitto 2021, pari al 50 per cento dell’ammontare complessivo delle rinegoziazioni e fino a un massimo di 1.200 euro, è commisurato all’importo complessivo delle riduzioni dei canoni di locazione degli immobili a uso abitativo relative alle mensilità dell’anno 2021, comunicate all’Agenzia delle entrate entro il 31 dicembre 2021.

Se il sistema prende come riferimento una base di calcolo già ridotta, e impossibile da modificare, calcola un beneficio ridotto.

Con il provvedimento n. 180139 del 6 luglio 2021, sono arrivate le istruzioni per presentare domanda entro la scadenza fissata prima al 6 settembre e poi prorogata al 6 ottobre 2021.

Fin dai primi invii i contribuenti hanno segnalato gli errori presenti nella procedura. E ci si aspettava, anche alla luce della proroga, un intervento per garantire a tutti, in presenza dei requisiti richiesti, il contributo a fondo perduto e per assicurare un giusto calcolo del bonus affitto, ma nulla è cambiato fino al termine del 6 ottobre.

Esaurito, ormai, il tempo a disposizione resta una sola strada, quella indicata dalla risposta all’interpello numero 13 dell’11 gennaio 2022:

“Si ritiene, pertanto, che il locatore possa essere ammesso a richiedere il contributo, a condizione che presenti all’Agenzia delle entrate una istanza volta alla revisione, in autotutela, dell’esito del rigetto sulla base di quella già trasmessa in pendenza dei termini, sulla scorta di quanto chiarito con risoluzione n. 65 del 2020.
[...]
Insieme al modello dell’istanza, occorrerà inviare altresì una nota con la quale il soggetto richiedente il contributo specifica in modo puntuale e chiaro i motivi dell’errore”
.

L’invio di un’istanza in autotutela è la soluzione da adottare, suggerita sia dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate alla contribuente che ha riscontrato problemi con il calcolo che nell’ultimo documento pubblicato sul tema.

Nel frattempo, però, chi ha tutte le carte in regola per ricevere il beneficio previsto continua a restare escluso dalla platea di beneficiari del bonus affitto e paga un prezzo alto per aver concesso in anticipo una riduzione del canone.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 13 dell’11 gennaio 2022
Contributo a fondo perduto per riduzione canone contratti di locazione

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