Bonus 600 euro partite IVA, nuove istruzioni INPS. Caos intermediari

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazioni e adempimenti

Bonus 600 euro partite IVA, nuove istruzioni dall'INPS: il messaggio n. 1464 del 2 aprile 2020 aggiorna le regole per l'invio delle domande per l'Indennità Covid-19, ma restano dubbi sulla possibilità di trasmissione da parte di intermediari.

Bonus 600 euro partite IVA, nuove istruzioni INPS. Caos intermediari

Bonus 600 euro partite IVA, l’INPS aggiorna le istruzioni per fare domanda.

Il messaggio n. 1464 pubblicato il 2 aprile 2020 illustra la procedura di compilazione e trasmissione delle istanze per l’Indennità Covid-19.

Nessuna novità particolare, bensì nuovi dubbi. La criticità maggiore prevista attualmente riguarda la possibilità per gli intermediari di trasmettere le domande per il bonus di 600 euro per i clienti in delega.

Il messaggio INPS n. 1464 del 2 aprile 2020 non contempla tale ipotesi, ma fornisce nuove istruzioni esclusivamente per inviare domanda personalmente, con la postilla che l’invio è ammesso anche tramite Patronati.

Bonus 600 euro partite IVA, nuove istruzioni INPS

Il sito INPS si snellisce considerando l’elevato afflusso di domande pervenute negli ultimi giorni e l’incapacità tecnica del sito di reggere la mole di accessi registrati.

Così come comunicato con il messaggio n. 1464 del 2 aprile 2020, l’istanza per l’Indennità Covid-19, accanto a quella per il bonus baby sitter e per il congedo parentale straordinario è disponibile direttamente nella home page del sito INPS.

Messaggio INPS n. 1464 del 2 aprile 2020
Indennità COVID 19 in favore di alcune categorie di lavoratori autonomi, liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori subordinati ai sensi del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18. Procedura per la presentazione delle domande

Le nuove istruzioni INPS comunicano che si può fare domanda con le seguenti credenziali:

  • PIN rilasciato dall’INPS (sia ordinario sia dispositivo);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Per coloro che non sono in possesso di nessuna delle credenziali di cui sopra, possono fare domanda con il Pin INPS semplificato. Basta la prima parte del PIN dell’Inps, ricevuto via SMS o e-mail subito dopo la richiesta.

In alternativa al portale web, la domanda per il bonus di 600 euro può essere presentata tramite il Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Anche in questo caso, il cittadino può avvalersi del servizio in modalità semplificata, comunicando all’operatore del Contact Center la sola prima parte del PIN.

Bonus 600 euro, gli intermediari possono fare domanda? Istruzioni INPS poco chiare

Nella giornata di ieri abbiamo pubblicato la notizia relativa all’apertura dell’INPS alla possibilità di invio della domanda per il bonus di 600 euro tramite intermediari. A comunicarlo erano stati commercialisti e consulenti del lavoro, dopo l’ok arrivato dal Presidente INPS, Pasquale Tridico.

Alla prova dei fatti, però, ancora oggi risulta impossibile l’invio delle domande di bonus 600 euro come intermediario. Una volta effettuato l’accesso, infatti, la pagina INPS riporta il messaggio che l’accesso alla procedura di invio dell’istanza per l’Indennità Covid-19 “non è consentito”.

Il messaggio INPS del 2 aprile 2020 riporta, con tanto di sottolineatura, che in alternativa all’invio diretto, è possibile trasmettere domanda tramite i Patronati. Nulla di specifico invece per quel che riguarda commercialisti e consulenti del lavoro.

A fare chiarezza è stato, in un’intervista pubblicata sul quotidiano Eutekne, il Tesoriere e delegato area lavoro del CNDCEC Roberto Cunsolo.

L’abilitazione per gli intermediari ci sarà, ma servirà almeno una settimana. Al momento commercialisti, consulenti del lavoro ed avvocati non possono accedere alla procedura per inviare domanda per il bonus di 600 euro con le proprie credenziali. Resta possibile l’uso del Pin del cliente per superare l’impasse.

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