Bollo auto, cosa cambia? Le possibili semplificazioni in arrivo

Tommaso Gavi - Tasse

La riforma fiscale interverrà anche sul bollo auto. Quali sono le possibili novità in arrivo? La principale è una semplificazione sui soggetti obbligati a versare la tassa: saranno individuati al primo giorno del periodo tributario

Bollo auto, cosa cambia? Le possibili semplificazioni in arrivo

Possibili novità in arrivo anche sul bollo auto. La tassa automobilistica che deve essere pagata dai proprietari di veicoli, compresi quelli non circolanti, sarà oggetto di semplificazioni con la riforma fiscale.

I cambiamenti sono contenuti nella bozza del decreto legislativo attuativo della riforma fiscale.

A partire dal 1° gennaio 2025 i soggetti obbligati a versare la tassa saranno individuati il primo giorno del periodo tributario, anziché nell’ultima data valida per il pagamento.

La misura si inserisce tra gli interventi di semplificazione in fase di studio per i prossimi anni.

Bollo auto, cosa cambia? Le possibili semplificazioni in arrivo

Sono diverse le novità previste per il futuro, da mettere in campo con la riforma fiscale.

Tra queste ci sono quelle contenute nella bozza del decreto legislativo attuativo, relativo alle disposizioni in materia di tributi regionali e locali.

Uno degli interventi che potrebbero essere confermati è lo sconto fino a 1.000 euro sul pagamento di IMU e TARI, per i contribuenti che sceglieranno l’addebito sul proprio conto corrente.

Tale misura ha l’obiettivo di favorire la collaborazione con il contribuente per promuovere l’adempimento spontaneo.

Tuttavia non è l’unica semplificazione prevista. Un’altra riguarda anche il bollo auto.

Nella bozza del decreto legislativo attuativo della riforma fiscale è inserita la misura che, qualora approvato il testo, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.

I soggetti con obbligo di pagamento del bollo auto saranno individuati “al primo giorno del periodo di tassazione”, anziché nell’ultimo giorno valido per l’effettuazione del versamento.

La misura intende garantire maggiore chiarezza per le situazioni in cui è previsto un passaggio di proprietà nel mese in cui si deve provvedere al pagamento della tassa automobilistica.

Bollo auto: le scadenze dalla tassa automobilistica

Nella bozza del decreto legislativo attuativo della riforma fiscale viene prevista l’abrogazione del “Regolamento recante modalità e termini di pagamento delle tasse automobilistiche”.

Anche le norme relative alle scadenze del pagamento, nel caso in cui venissero approvate le nuove disposizioni, sarebbero assorbite dalla nuova legge.

Il testo stabilisce infatti il pagamento della tassa automobilistica in un’unica soluzione, per 12 mesi, a partire dal mese di immatricolazione del veicolo.

La prima scadenza è quella dell’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione.

I termini successivi sono fissati all’ultimo giorno del mese in cui il veicolo è stato immatricolato.

Nel caso di cessazione dal regime di esenzione o sospensione d’imposta, il versamento deve riguardare il periodo indicato a partire dal mese in cui è avvenuta la cessazione, al mese precedente a quello di prima immatricolazione.

La scadenza di tale versamento è il mese successivo a quello in cui è avvenuta la cessazione dall’esenzione o sospensione d’imposta.

Nel caso in cui le Regioni lo dispongano, il bollo auto potrà essere pagato quadrimestralmente a partire dal mese di immatricolazione del veicolo, per le specifiche tipologie individuate.

Specifiche disposizioni saranno inoltre previste per i veicoli immatricolati dopo il 31 dicembre 2024 e per quelli già immatricolati a tale data.

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