La no tax area esonera dal pagamento delle tasse universitarie. Chi non paga nel 2025? Non cambiano i limiti generali, ma sono diversi gli Atenei che aumentano le soglie per garantire il diritto allo studio

Università, si va verso l’avvio delle nuove iscrizioni ed quindi è tempo di confrontarsi anche con le tasse dovute.
Nel 2025 è confermata la no tax area, beneficio che esonera totalmente dal pagamento delle tasse universitarie gli studenti con ISEE entro specifici limiti.
Secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Università, la soglia per accedere all’esonero integrale dal pagamento delle tasse universitarie è pari a 22.000 euro. In caso di ISEE di valore superiore è prevista una riduzione che va dall’80 al 10 per cento, fino al limite massimo di 30.000 euro.
I singoli Atenei possono fissare soglie più alte, ma al netto di ciò è bene capire come funziona la no tax area e quali sono i passaggi utili per beneficiare dell’esonero dal pagamento delle tasse universitarie.
Chi non paga le tasse universitarie? No tax area confermata nel 2025
La no tax area rientra tra le misure introdotte con il fine di garantire il diritto allo studio universitario. La soglia limite, che consente di beneficiare dall’esenzione integrale dal versamento delle tasse di iscrizione e frequenza, è aumentata progressivamente nel corso degli ultimi anni.
Fino al 2019 il limite, da calcolare sulla base dell’ISEE familiare, era pari a 13.000 euro. Dagli anni dell’emergenza pandemica in poi vi è stato un graduale rialzo: si è passati a 20.000 euro nel 2020 e a 22.000 euro a partire dal 2021.
Anche nel 2025 la soglia della no tax area è pari a 22.000 euro, ma c’è da dire che accanto all’esenzione totale sono previsti esoneri parziali, calibrati in via progressiva sempre tenuto conto del valore ISEE.
Queste in particolare le soglie da considerare:
Valore ISEE | Riduzione tasse universitarie 2025 |
---|---|
Fino a 22.000 euro | Esonero integrale |
22.000<X≤24.000 | 80% |
24.000<X≤26.000 | 50% |
26.000<X≤28.000 | 25% |
28.000<X≤30.000 | 10% |
No tax area automatica solo il primo anno: dal secondo contano anche i CFU
L’esenzione o la riduzione delle tasse universitarie si applica in automatico per gli studenti in possesso dei requisiti ISEE iscritti al primo anno di università.
Per le iscrizioni agli anni successivi, l’esenzione totale dal versamento delle tasse universitarie è legata anche al rispetto dei seguenti requisiti di merito:
- per l’esenzione dalle tasse universitarie del secondo anno bisognerà aver conseguito almeno 10 CFU entro il 10 agosto;
- per l’esenzione negli anni successivi bisognerà aver maturato 25 CFU nei 12 mesi antecedenti il 10/08 che precede l’iscrizione.
Tasse universitarie, soglie della no tax area modulabili dagli Atenei
Va però detto che le soglie della no tax area sono modulabili dai singoli Atenei e che in molti casi superano i valori previsti dal MUR.
È il caso, ad esempio, della Federico II di Napoli, che per lo scorso anno accademico ha estero l’esonero integrale fino a 30.000 euro, ma anche dell’Università Bicocca di Milano, che per l’anno accademico 2025/2026 ha alzato il limite dell’esonero integrale a 28.000 euro.
Da Nord a Sud, le università utilizzano quindi la propria autonomia per strutturare condizioni d’accesso ai propri corsi di studio più agevoli per gli studenti, mantenendo un criterio progressivo di calcolo delle tasse dovute: più alto è l’ISEE, maggiore sarà il contributo richiesto.
Esonero dalle tasse, centrale l’ISEE Universitario 2025
Tenuto conto che è l’ISEE il parametro che determina chi paga e chi no le tasse universitarie, è fondamentale richiedere per tempo l’attestazione.
Gli studenti universitari sono tenuti a presentarlo annualmente al proprio Ateneo, sia ai fini del pagamento delle tasse di iscrizione che per l’accesso a borse di studio e altre prestazioni agevolate.
Il modello ISEE universitario 2025 dovrà essere richiesto e compilato tramite CAF, professionisti o in autonomia sul sito INPS, mediante il portale unico.
Ai fini della compilazione della DSU, il documento sul quale è calcolato il valore ISEE, è necessario essere in possesso dei dati relativi al nucleo familiare, ai patrimoni e ai redditi percepiti che, per quel che riguarda l’attestazione 2025, dovranno essere relativi al periodo d’imposta 2023.
Si evidenzia che per quel che riguarda le scadenze è necessario consultare quanto previsto dal proprio Ateneo.
Ognuno di questi può infatti fissare specifici termini per l’acquisizione dei dati, così come per quel che riguarda le modalità. Non basta, insomma, richiedere e ottenere l’ISEE universitario, ma è necessario che entro i termini indicati l’attestazione venga “caricata” sul portale del proprio Ateneo.
Esonero integrale, senza ISEE, per gli studenti con invalidità
Il Ministero per le Disabilità nella nota pubblicata l’8 luglio 2024, ha specificato che l’esonero dalle tasse universitarie si applica anche agli studenti con invalidità.
A prescindere dal valore ISEE, gli studenti con invalidità pari o superiore al 66 per cento sono totalmente esentati dal versamento delle tasse universitarie.
L’esonero spetta anche ai figli delle persone che percepiscono la pensione di inabilità. In questo caso, però, si dovrà presentare il modello ISEE e un’autocertificazione del proprio stato di famiglia.
Ad ogni modo, il Ministero consiglia di rivolgersi all’Ateneo di riferimento per ogni eventuale altra informazione più dettagliata. Ogni università, infatti, dispone di un regolamento interno che disciplina anche questo aspetto.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Università, chi non paga le tasse? Come funziona la no tax area 2025