Tredicesima: quando arriva?

Diego Denora - Irpef

La tredicesima è la mensilità aggiuntiva corrisposta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati nel corso del periodo di dicembre. Focus sulle date di pagamento per capire nel dettaglio quando arriva l'importo spettante

Tredicesima: quando arriva?

Tredicesima mensilità: con l’avvicinarsi del mese di dicembre si va verso il pagamento della mensilità aggiuntiva spettante ai lavoratori dipendenti e ai titolari di pensioni.

Questo il periodo in cui è erogata la mensilità ulteriore spettante ai dipendenti di aziende private, ai dipendenti pubblici ma anche ai pensionati.

Pur non essendovi una data unica entro quando arriva la tredicesima, è infatti dicembre il mese in cui INPS e datori di lavoro procedono con l’accredito della mensilità aggiuntiva.

Anche quest’anno saranno i pensionati a riceverla per primi: il pagamento della tredicesima 2023 arriverà insieme alla mensilità di dicembre che sarà erogata nel primo giorno del mese sia per coloro che ricevono gli assegni tramite Poste Italiane che per coloro che si affidano alle banche.

Più lunghi sono i tempi di erogazione per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, ma non c’è una data univoca per l’accredito della tredicesima mensilità.

Ed è proprio a fronte di ciò che di seguito approfondiremo le regole alla base del pagamento della gratifica natalizia, per rispondere alla domanda di chi si chiede quando arriva la tredicesima.

In ogni caso datore di lavoro o l’ente pensionistico sono tenuti a pagare la tredicesima prima delle festività natalizie.

Ogni lavoratore riceve la tredicesima mensilità nel mese di dicembre e ne hanno diritto sia i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato che quelli assunti con contratto a tempo indeterminato.

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Quando viene pagata la tredicesima 2023?

In linea di principio, la tredicesima viene erogata a titolo di gratifica natalizia ed è quindi una somma che dovrebbe entrare nella disponibilità del lavoratore entro il giorno di Natale, ovvero entro il 25 dicembre.

C’è da dire che la legge e i vari contratti collettivi di categoria non prevedono una data precisa in cui deve essere pagata la tredicesima; l’unico riferimento è il fatto che l’importo deve essere riconosciuto in occasione delle feste natalizie.

A differenza di quanto previsto per i lavoratori dipendenti del settore privato, la data di pagamento della tredicesima per gli statali è fissa, e le regole sono disciplinate dall’allegato 1 del decreto legge 350/2001.

Tale decreto fissa alla prima metà del mese la data in cui viene corrisposta la tredicesima mensilità per i dipendenti pubblici e, si ricorda, entro lo stesso termine verrà emesso anche il cedolino NoiPA con lo stipendio del mese.

Sia la tredicesima mensilità che lo stipendio di dicembre vengono quindi corrisposti in tre differenti date:

  • il 14 dicembre per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari;
  • il 15 dicembre per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
  • il 16 dicembre per il personale insegnante supplente temporaneo e per gli altri dipendenti pubblici.

Quando arriva la tredicesima 2023: accredito INPS il primo dicembre per i pensionati

Sono i pensionati INPS i primi a ricevere la tredicesima.

Il giorno che l’Istituto ha indicato come data di accredito della mensilità di dicembre e della tredicesima 2023 è fissato nel primo giorno del mese sia per coloro che ricevono le somme tramite Poste Italiane che per coloro che si affidano alle banche. Si ricorda che alla stessa data sarà erogato inoltre anche il conguaglio della perequazione.

Si ricorda che coloro che vorranno recarsi agli uffici postali distribuiti su tutto il territorio nazionale per ritirare in contanti la tredicesima dovranno far riferimento al calendario della singola sede.

Si segue l’ordina alfabetico partendo sempre dal 1° dicembre 2023.

Come si calcola la tredicesima mensilità

Quella che è anche nota come gratifica natalizia consiste nella tredicesima parte dell’intera retribuzione annua e matura anche in assenze per malattia, infortuni sul lavoro e maternità.

Ogni lavoratore può calcolarla in modo molto approssimativo seguendo questo schema:

Retribuzione mensile * Mesi lavorati / 12 = Importo tredicesima

Tuttavia sono esclusi dalla tredicesima mensilità prenatalizia i lavoratori straordinari discontinui, ma anche il lavoro notturno e festivo. Restano fuori dal calcolo anche le indennità per ferie non godute, le somme una tantum e i rimborsi spese erogati nel mese. Ulteriore motivo di esclusione è, inoltre, lo stato di aspettativa.

Vediamo di seguito alcune regole da conoscere per il calcolo della tredicesima, utile sia per il datore di lavoro che per i lavoratori.

Tredicesima mensilità: calcolo oneri del datore di lavoro

A pagare la tredicesima è il datore di lavoro: la quota è effettivamente una parte in percentuale della retribuzione mensile pagata ed è inclusa nel calcolo del TFR.

Riguardo alla tassazione del datore di lavoro, egli dovrà applicare le percentuali di lordizzazione previste dalla normativa, poiché le quote corrisposte dagli istituti non sono soggette a contributi previdenziali. In particolare:

  • con meno di 15 dipendenti si applica il 1,101201 per cento;
  • con più di 15 dipendenti invece è 1,104851 per cento;
  • per gli apprendisti l’1,062022 per cento.

Calcolo tredicesima mensilità, chi ha diritto: part-time, pensionati, colf e docenti

Anche i lavoratori part-time hanno diritto alla tredicesima mensilità, poiché di fatto l’importo della tredicesima corrisponde non solamente alla retribuzione fissa mensile globale ma anche all’importo determinato dalla paga oraria, moltiplicata per il divisore orario mensile previsto dal contratto.

Stesso discorso per colf e badanti: malgrado le ore lavorative possano essere distribuite in più luoghi di lavoro, per più datori di lavoro, si gode dello stesso diritto, quindi dello stesso metodo di calcolo.

Diverso è il caso di pensionati e docenti: per i primi la quota della tredicesima mensilità viene distribuita su tutti i 12 mesi; i secondi a differenza delle altre categorie lavorative, beneficiano della gratifica anche in malattia e maternità e basta un periodo lavorativo superiore ai 15 giorni per avviare il conteggio.

Tredicesima mensilità: dati utili per il calcolo online

Per chi si volesse cimentare nel calcolo dal sito INPS, proponiamo una lista di dati necessari alla compilazione:

  • retribuzione;
  • indennità di contingenza;
  • terzi elementi nazionali o provinciali;
  • scatti di anzianità, cioè tutto ciò che è considerato paga diretta all’interno della mensilità;

Da notare che anche alcuni fattori generalmente discontinui, accertati come continui, possono rientrare nel conteggio.

Tredicesima mensilità ecco come fare il calcolo
Ecco quali sono gli elementi necessari per il calcolo della tredicesima mensilità:

  • super minimo
  • assegno ad personam
  • straordinari forfetizzati o continuativi
  • provvigioni
  • cottimo
  • indennità sostitutiva di mensa
  • indennità per maneggio denaro
  • premi di produttività annuali

Occorre inoltre considerare che la tredicesima non matura per assenze non utili come il congedo parentale, la malattia e infortunio oltre il periodo previsto dal contratto, malattia bambino, congedo straordinario biennale o congedo per gravi e documentati motivi familiari, sospensione dal lavoro per provvedimento disciplinare, infine più generali assenze e permessi non giustificati.

Stessa cosa però avviene le assenze da sciopero, per cui, si presti bene attenzione al conteggio delle assenze: potrebbero far saltare le vostre stime sulla tredicesima.

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