Superdeduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2024

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

In arrivo una super deduzione del 120 e al 130 per cento per chi assume nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato. Il direttore di Informazione Fiscale, Francesco Oliva, ospite ai microfoni del Consulente del Lavoro, illustra la nuova agevolazione prevista per le imprese nel 2024 e gli altri bonus assunzione

Superdeduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2024

Nel 2024 arriverà una nuova agevolazione per favorire l’occupazione.

A prevedere la novità è il decreto attuativo del primo modulo di riforma dell’IRPEF, al momento all’esame della Camera.

L’incentivo è rivolto alle imprese che nel corso del prossimo anno assumeranno nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato.

Si tratta di una super deduzione al 120 e al 130 per cento che consiste nella maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione in presenza appunto di nuove assunzioni.

Di questa e delle altre agevolazioni per le assunzioni previste per il 2024 ha parlato Francesco Oliva, direttore responsabile di Informazione Fiscale ai microfoni del “Consulente del Lavoro”.

Superdeduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2024

Una delle novità in vista per il prossimo anno è la nuova agevolazione per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato nel 2024 e che va in parte a sostituire i bonus in scadenza a dicembre.

La misura è prevista dallo schema di decreto legislativo di attuazione del primo modulo di riforma dell’IRPEF, approvato dal Consiglio dei Ministri assieme al disegno della Legge di Bilancio 2024.

Ad illustrare le principali novità in arrivo è stato il direttore responsabile di Informazione Fiscale, Francesco Oliva, intervento il 18 dicembre 2023 nel webinar in diretta sul canale Instagram de Il consulente del Lavoro.

Qui il collegamento all’intervento completo.

Consiste nella maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni a tempo indeterminato, una variazione in diminuzione della base imponibile ulteriore rispetto a quella ordinaria.

Nello specifico, questa deduzione è pari:

  • al 120 per cento per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;
  • al 130 per cento per chi assume lavoratori “svantaggiati”:
    • persone con disabilità;
    • giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile (under 30);
    • donne di qualsiasi età con almeno due figli minori;
    • ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione;
    • minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare.

Si tratta, dunque, di incentivi che premiano i datori di lavoro che aumentano il numero di dipendenti a tempo indeterminato, ancora di più se appartenenti alle categorie più fragili.

Spetta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 per almeno 365 giorni.

“Al 31 dicembre 2024 si dovrà avere un saldo positivo di assunzioni rispetto al 31 dicembre 2023. Questa agevolazione poi la avremo materialmente nella dichiarazione dei redditi 2025.”

Nel corso dell’intervento il direttore Francesco Oliva si è soffermato anche sugli altri bonus assunzione come quelli in scadenza a dicembre 2023, come il bonus per l’assunzione di giovani under 36, NEET e donne, ma anche su quelli rinnovati al prossimo anno, come la decontribuzione Sud e il bonus per l’assunzione di donne in settori con elevato gender gap.

Restano strutturali, poi, sottolinea Oliva, l’incentivo per l’assunzione di giovani under 30 e per gli over 50, così come il bonus NASpI, per chi assume i lavoratori che la percepiscono.

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