Stipendi più alti con la nuova decontribuzione: le novità dal DEF ai microfoni di Giornale Radio

La giornalista di Informazione Fiscale, Rosy D'Elia, ai microfoni di Giornale Radio illustra le ultime novità per quanto riguarda la decontribuzione in favore dei lavoratori. Nella puntata di 120 Minuti del 13 aprile con Vicky Mangone, i dettagli sul nuovo taglio del cuneo fiscale in arrivo

Stipendi più alti con la nuova decontribuzione: le novità dal DEF ai microfoni di Giornale Radio

Nell’ultimo appuntamento di Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio si parla del documento di economia e finanza 2023 (DEF), in particolare della possibilità di un nuovo taglio del cuneo fiscale.

Questo il focus della puntata di “120 Minuti”, la trasmissione di Vicky Mangone, andata in onda nella mattinata del 13 aprile 2023. A fare il punto della situazione è stata la giornalista di Informazione Fiscale, Rosy D’Elia.

Si prevede una nuova decontribuzione da tre miliardi di euro per i lavoratori che andrebbe ad aggiungersi al taglio del cuneo fiscale stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.

Al momento è prevista una riduzione dei contributi dovuti dai lavoratori di 2 punti percentuali per i redditi fino a 35.000 euro e di 3 punti percentuali per quelli fino a 25.000 euro.

Stipendi più alti con la nuova decontribuzione: le novità dal DEF ai microfoni di Giornale Radio

La nuova decontribuzione da tre miliardi di euro per i lavoratori è al centro dell’appuntamento settimanale di Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio.

Nella puntata di 120 Minuti, il programma di Vicky Mangone, del 13 aprile 2023 la giornalista Rosy D’Elia ha fatto il punto della situazione riguardo la riduzione dei contributi sociali a carico dei lavoratori prevista dal DEF, il documento di economia e finanza 2023, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 aprile.

Il DEF contiene tutti i numeri utili per pianificare le strategie economiche e finanziarie future.

“L’aggiornamento del quadro macroeconomico deve essere presentato ogni anno al Parlamento entro la prima decade di aprile e rientra nei documenti di finanza pubblica che indicano le linee guida di politica economica del Paese.”

Nelle stime che emergono dal DEF 2023 il Governo ha annunciato la possibilità di un nuovo taglio del cuneo fiscale.

Nello specifico, per il taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, il Governo ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento per 3,4 miliardi di euro nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024.

“Una misura che dovrebbe agire nel periodo che va da maggio a dicembre di quest’anno.”

Un apposito provvedimento dovrebbe, quindi, essere adottato a breve.

Quando si parla di cuneo fiscale si intende l’insieme di imposte e contributi sul lavoro, sia le somme trattenute ai lavoratori sia gli oneri a carico delle aziende.

“Quello del cuneo fiscale è un doppio fronte ed è possibile intervenire su entrambe le parti. Ovviamente qualsiasi tipo di intervento ha un costo molto alto dato che si tratta di interventi ad ampio raggio.”

Il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2023

L’obiettivo di legislatura sottolineato più volte dal Governo è quello di un taglio del cuneo di almeno 5 punti, in favore di imprese e lavoratori. Quindi alleggerire il carico fiscale delle imprese e aumentare le buste paga dei lavoratori.

“Un primo passo è stato fatto già con la Legge di Bilancio 2023, che ha seguito la linea del precedente Governo. La manovra ha confermato un esonero di 2 punti percentuali sui contributi IVS per le retribuzioni fino a 35.000 euro, per tutti i dipendenti ad esclusione del settore domestico.”

Lo stesso esonero è stato aumentato di un ulteriore punto percentuale per le retribuzioni fino a 25.000 euro.

“Dal punto di vista operativo, la misura si è tradotta in una aumento della busta paga di circa 41 euro al mese per i redditi fino a 25.000 euro e di circa 33 per quelli fino a 35.000.”

Un nuovo taglio del cuneo fiscale, in arrivo con il provvedimento annunciato dal Governo, porterebbe un ulteriore incremento di tali benefici.

“Stando alle anticipazioni le misure avranno caratteristiche analoghe a quelle previste dalla Legge di Bilancio 2023. Riguarderanno i lavoratori e non le imprese e saranno destinate ai redditi medio-bassi.”

L’intervento dovrebbe avere effetto immediato perché agirebbe già dal prossimo maggio. Queste le ultime novità in attesa di notizie più certe che dovrebbero arrivare a breve.

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