Spese sanitarie, addio fatture e scontrini per tutti: arriva la FAQ del Fisco

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione dei redditi

Spese sanitarie, stop a fatture e scontrini per tutti. Il prospetto disponibile sul portale TS salva dall'archiviazione dei singoli documenti di spesa, sia per il modello 730 che per il modello Redditi. Arriva la conferma dell'Agenzia delle Entrate

Stop a fatture e scontrini per la detrazione delle spese sanitarie, non solo per chi usa il modello 730 ma anche per il modello Redditi.

Per documentare il sostenimento delle spese è possibile usare il prospetto dettagliato delle spese sanitarie, disponibile sul Portale TS. A chiarirlo è una FAQ pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 17 luglio 2025, dopo l’intervento anticipato in Commissione Finanze della Camera.

Si tratta di un chiarimento importante, che arriva nel pieno della stagione dichiarativa e che snellisce gli obblighi di conservazione documentale, sia in relazione al modello 730 e Redditi PF precompilati che per le dichiarazioni trasmesse in modalità ordinaria.

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Spese sanitarie, addio fatture e scontrini anche per il modello Redditi

È stata la risposta letta in Commissione Finanze della Camera dalla Sottosegretaria al MEF Lucia Albano, sulla base di quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, ad aver posto in evidenza la possibilità di dire addio a fatture e scontrini per la detrazione delle spese sanitarie.

La documentazione cartacea può essere sostituita dal prospetto scaricabile dal Portale TS, all’interno del quale è contenuto il dettaglio dei costi sostenuti ai fini della detraibilità degli stessi in dichiarazione dei redditi.

Una chance che consente di snellire gli oneri documentali e che, come emerso dal chiarimento fornito il 9 luglio, non prevede differenziazioni. Sia per chi si avvale del modello 730 che per i contribuenti (tipicamente partite IVA), che usano il modello Redditi, conservare i singoli scontrini e le diverse fatture non è più un dogma.

Una semplificazione che l’Agenzia delle Entrate inserisce anche nelle FAQ relative alla dichiarazione dei redditi. Nella risposta pubblicata il 17 luglio 2025 si evidenzia quanto segue:

“Con riferimento alle spese sanitarie indicate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 e/o modello Redditi Persone fisiche), il prospetto di dettaglio delle spese sanitarie disponibile nel Sistema Tessera Sanitaria può essere conservato ed esibito in alternativa ai singoli documenti di spesa (scontrini, ricevute, fatture, ecc.), purché accompagnato da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con cui si attesta che tale prospetto corrisponde a quello scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria, come precisato nella circolare n. 14/E del 19 giugno 2023, richiamata nelle istruzioni per la compilazione dei modelli 730 e Redditi Persone fisiche. Resta fermo che se la detrazione spetta solo in presenza di determinate condizioni soggettive, il contribuente è tenuto a conservare ed esibire la relativa documentazione.”

Prospetto delle spese sanitarie tramite il portale TS, una via possibile per tutti

Sul tema della documentazione necessaria per usufruire della detrazione delle spese sanitarie, è stata la circolare n. 14/2023 ad aver chiarito che il contribuente può utilizzare il prospetto dettagliato delle spese sanitarie, accompagnato da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà utile, per attestare la corrispondenza dei dati scaricati rispetto a quelli disponibili sul portale TS.

Un principio che:

“trova applicazione a prescindere dal modello di dichiarazione utilizzato e, dunque sia se il contribuente utilizza il modello 730 che nel caso in cui venga utilizzato il Modello Redditi precompilato.”

Il prospetto è valido anche per i contribuenti che non intendono avvalersi del servizio web della dichiarazione dei redditi precompilata, e che quindi scelgono di inviare la dichiarazione in modalità ordinaria.

Pur venendo meno i vantaggi sui controlli previsti per chi si avvale del 730 o del modello Redditi precompilato, il fatto di non dover obbligatoriamente archiviare fatture e scontrini rappresenta una semplificazione importante, che non fa differenza tra modelli dichiarativi e categoria di contribuenti.

Spese sanitarie, uso del prospetto STS anche per il modello Redditi
Scarica il testo della risposta fornita in Commissione Finanze della Camera il 9 luglio 2025

Fatture e scontrini tornano in campo in caso di modifiche alla dichiarazione precompilata

La semplificazione relativa alla conservazione dei documenti di spesa non è in ogni caso generalizzata e fa i conti con gli obblighi di controllo previsti in caso di invio della dichiarazione dei redditi tramite CAF e intermediari.

Nel caso di modifiche ai dati riportati nel modello 730 o Redditi precompilati, torna infatti l’obbligo di acquisire, verificare e controllare i singoli documenti di spesa ai fini dell’apposizione del visto di conformità.

La possibilità di esibire e conservare il prospetto del STS, unitamente a una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà effettuata ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 2000, è ammessa in caso di corrispondenza tra i dati riportati nello stesso e l’importo indicato nel modello 730 o Redditi precompilato.

Solo in assenza di modifiche alle spese sanitarie, il CAF o il professionista è esonerato dalla conservazione della documentazione relativa alle spese sanitarie.

In caso contrario, ossia in caso di difformità tra i dati esibiti dal contribuente e le spese riportate nella dichiarazione precompilata, con conseguente modifica ai dati contenuti nel modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate, il CAF o il professionista abilitato è tenuto ad acquisire dal contribuente e a conservare i documenti di spesa (scontrini, fatture, ecc.) che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata o il cui importo risulta modificato.

Ai fini dell’apposizione del visto di conformità sarà quindi necessario verificare e archiviare fatture e scontrini delle spese modificate o aggiunte in dichiarazione dei redditi, unitamente al prospetto dettagliato consegnato dal contribuente per le restanti spese “non ritoccate”.

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