Scadenza delle CU dei lavoratori autonomi al 30 aprile dal 2026 e, a cascata, precompilata più tardi per le partite IVA. Le novità approvate il 13 marzo 2025

Scadenza delle CU degli autonomi al 30 aprile dal 2026, mentre nulla cambia per il calendario del 2025.
La novità rientra tra i correttivi alla riforma fiscale approvati in Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025. A cambiare anche la data di avvio della precompilata per le partite IVA.
Scadenza delle CU autonomi al 30 aprile dal 2026: le novità per le partite IVA
Non c’è solo il concordato preventivo biennale al centro dei ritocchi previsti dal decreto correttivo approvato in Consiglio dei Ministri, ma anche il calendario delle scadenze fiscali.
Nel piano di revisione della riforma fiscale trova spazio anche la Certificazione Unica e, in particolare, gli adempimenti relativi alla comunicazione dei dati dei lavoratori autonomi.
Come noto, con l’avvento della precompilata per le partite IVA è stata anticipata la scadenza delle relative CU: per il 2025 l’invio deve essere effettuato entro il 31 marzo, mentre solo per le CU contenenti redditi esenti e non dichiarabili con la precompilata resta in campo il termine lungo del 31 ottobre.
Per le CU degli autonomi entra quindi in campo il rinvio della scadenza al 30 aprile, ma solo a partire dal prossimo anno. Resta quindi inalterato lo scadenzario relativo alla trasmissione delle certificazioni uniche relative a somme e compensi corrisposti nel 2024.
CU degli autonomi, scadenza ad aprile con impatto sulla precompilata
Il rinvio della scadenza delle CU degli autonomi al 30 aprile, a partire dal 2026, ritarda la data di messa a punto della dichiarazione precompilata per le partite IVA.
Alla base dell’anticipo dei tempi, rispetto al termine fissato al 31 ottobre fino allo scorso anno, c’è essenzialmente la necessità per l’Agenzia delle Entrate di avere a disposizione i dati utili alla predisposizione del modello Redditi in versione precompilata, accessibile dal 30 aprile.
Spostare in avanti la data ultima di invio delle CU degli autonomi comporta un inevitabile rinvio anche dell’avvio della stagione dichiarativa per le partite IVA. Si passa al 20 maggio, con qualche settimana di ritardo rispetto al modello 730 (che resta al 30 aprile).
Discutibile, in ogni caso, l’impatto pratico della novità sul fronte del “carico di lavoro” per sostituti d’imposta e intermediari.
Nell’ottica di costruire un sistema fiscale più lineare, avrebbe avuto più senso fissare una scadenza unica per le CU di dipendenti e autonomi.
Nel 2025 per le prime bisogna procedere entro il 16 marzo e per le restanti entro il 31 marzo. Dal 2026 per i dipendenti resterà in calendario l’appuntamento del 16 marzo e per gli autonomi debutterà la scadenza lunga del 30 aprile. In ogni caso è però necessario procedere alla consegna entro la metà del mese.
Un disallineamento che rischia di creare confusione e che, nei fatti, non produce benefici tangibili per imprese e professionisti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cambia la scadenza della CU degli autonomi: le novità in arrivo