Quota 100: possibile una nuova scadenza fissata al 2020?

Guendalina Grossi - Pensioni

Quota 100, con l'insediamento del Governo giallo-rosso, potrebbe terminare prima del previsto. L'Esecutivo, infatti, sta pensando ad una nuova scadenza per la misura che potrebbe essere fissata al 2020, invece che al 2021.

Quota 100: possibile una nuova scadenza fissata al 2020?

Con l’insediamento del nuovo Governo giallo-rosso, quota 100 rischia di subire alcune modifiche che riguardano anche la possibilità di una nuova scadenza fissata al 2020, invece che al 2021, come inizialmente previsto dal DL numero 4 del 2019.

Questo perché il nuovo Esecutivo vorrebbe cercare di destinare altrove le risorse previste per quota 100, misura fortemente voluta dalla Lega ed in particolare dall’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Nessun problema invece per il Reddito di Cittadinanza, che non subirà alcuna modifica.

Ma vediamo nel dettaglio a quando potrebbe essere fissata la nuova scadenza per quota 100 e quali altre modifiche potrebbero essere apportate alla misura introdotta dal Governo giallo-verde.

Quota 100: possibile che venga fissata una nuova scadenza al 2020?

Nelle ultime ore stanno circolando delle voci che potrebbero far pensare ad una nuova scadenza per quota 100.

Come noto, infatti, il nuovo governo vorrebbe apportare qualche modifica alla misura introdotta con il DL 4/2019, in modo tale da utilizzare le risorse previste per quota 100 per frenare l’aumento dell’IVA.

A quanto pare l’Esecutivo starebbe pensando di far terminare quota 100 nel 2020, invece che nel 2021 come era stato precedentemente deciso.

Questo vorrebbe dire che chi intende andare in pensione anticipata con quota 100 avrebbe tempo fino al 31 dicembre 2020 per farlo.

Ovviamente per ora questa rimane solo un’ipotesi, bisogna infatti aspettare e vedere quali decisioni prenderà il Governo in materia di riforma previdenziale.

Quota 100: le altre possibili modifiche

Oltre a fissare una nuova scadenza per quota 100, sembra che il Governo voglia modificarne anche altri aspetti.

In particolare sembrerebbe che l’intervallo di tempo delle finestre mobili potrebbe essere ridotto, limitando, così, la possibilità ai lavoratori che hanno raggiunto i requisiti necessari di andare in pensione anticipata in tempi brevi.

Inoltre, si pensa anche ad un innalzamento del requisito contributivo: gli anni di contributi minimi da versare potrebbero passare da 38 a 39.

Resta da vedere se le ipotesi avanzate dal Governo giallo-rosso verranno realmente realizzate.

Per ora ciò che sembra essere certo è che l’Ape sociale e l’Opzione donna verranno prorogate per tutto il 2020.

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